La FABI a fianco delle donne di tutto il mondo per combattere la violenza di genere. Ecco il vademecum a cura del Coordinamento femminile per riconoscere gli abusi e contrastarli
Cos'è la violenza
Per violenza di genere si intende ogni atto che produce, o è probabile che produca, un danno o una sofferenza fisica, sessuale, psicologica ed economica alle donne, commesso in luogo pubblico o privato (ONU - 1995).
La violenza contro le donne è un problema socio-culturale ed è la conseguenza di come il rapporto tra i sessi si sviluppa, tramite stereotipi, rappresentazioni e convenzioni sociali.
I dati Istat riportano dati scoraggianti: in Italia una donna su tre tra i 16 e 70 anni è stata vittima almeno una volta nella vita dell'aggressività di un uomo. 100 donne vengono uccide ogni anno dal partner o da un ex. 700.000 donne hanno subito violenze ripetute. Nella maggior parte dei casi le violenze non vendono denunciate! Per questo motivo le stime sono sicuramente in difetto, e purtroppo la violenza sulle donne è un fenomeno sottostimato.
NON CONOSCE DIFFERENZE
La violenza sulle donne non conosce differenze sociali, economiche e culturali, non ci sono differenze in base all'età, alla religione o alla razza. Le donne di tutte le età, razze, religioni, condizioni economiche, sociali e culturali sono ugualmente esposte.
I LUOGHI DELLA VIOLENZA
Al contrario di quanto si pu ò pensare, è proprio all'interno delle mura di casa, che avvengono i maltrattamenti. Il posto dove ci si dovrebbe sentire più al sicuro. Gli aggressori sono i mariti, i compagni, gli ex partner, gli amici, i colleghi, i vicini di casa.
LE CREDENZE ERRATE
Se ti picchia e non te ne vai, allora è perché lo vuoi. Spesso si pensa che alle donne che subiscono violenza in fondo piaccia essere picchiate, perché altrimenti se ne andrebbero, lascerebbero il compagno aguzzino. Invece non è facile uscire da una relazione violenta. I motivi sono molti, economici, paura, mancanza di relazioni amicali al di fuori del rapporto, paura delle critiche da parte della famiglia d'origine e della società, paura di perdere i figli, certezza che "questa sarà l'ultima volta"
Se una donna viene picchiata se lo merita. Nessuno si merita di essere maltrattato, non ci sono giustificazioni a comportamenti violenti.
Chi picchia è stato picchiato a sua volta. Non sempre chi è stato maltrattato diventa da adulto un maltrattante, un violento.
QUALI VIOLENZE?
Violenza fisica: percosse, spintoni, lesioni, ma anche la distruzione di documenti, attestati di studio, permesso di soggiorno
Violenza Domestica: quando avviene in abito familiare. Spesso scatenata da motivi futili
Violenza Assistita: quando si assiste alla violenza su qualcuno
Violenza sessuale: costringere ad avere rapporti sessuali indesiderati, imporre utilizzo di materiale pornografico, obbligare a rapporti sessuali in presenza di o con altre persone
Violenza culturale: crimini d'onore, pratiche rituali come le mutilazioni genitali femminili, matrimoni forzati, schiavizzazione, isolamento fisico e morale, tratta e riduzione in schiavitù
Violenza economica: divieto di lavorare, segreto sulle entrate familiari, non consentire l'accesso al denaro personale o comune, controllo assoluto del patrimonio familiare, estorsione di firme, mancato adempimento degli obblighi di mantenimento
Stalking: telefonate e lettere anonime, sms ed e-mail assillanti, invio di fiori, pedinamenti, appostamenti, sorveglianza sotto casa, violazione di domicilio, minacce di violenza, aggressioni, omicidio o tentato omicidio
Violenza sul lavoro: ogni comportamento lesivo dell'integrità psico-fisica della persona nel rapporto e nel luogo lavorativo. Ricatti sessuali al momento dell'assunzione, o per un avanzamento di carriera o per il rinnovo del permesso di soggiorno, ricatto occupazionale legato alla gravidanza, violenze sessuali, lavoro forzato, mobbing.
Violenza psicologica: offendere, disprezzare, denigrare, umiliare, ossessionare, svalutare, privare della libertà e privacy, ricattare, mentire, inadeguato supporto economico, tradire la fiducia, noncuranza, trascuratezza fisica e affettiva, esclusione dalle decisioni familiari. Spesso è sottovalutata poiché è difficile identificarla e le stesse vittime faticano a riconoscerla come una violenza. è causa di grande sofferenza e disagio in chi la subisce. La violenza psicologica è la messa in atto di una serie di atteggiamenti e discorsi volti direttamente a denigrare l'altra persona e il suo modo di essere. Comprende tutte le parole e i gesti che hanno lo scopo di rendere l'altro insicuro per poterlo controllare e sottomettere. Sono comportamenti e atteggiamenti che si ripetono e rafforzano nel tempo, una serie di microviolenze che mirano al controllo sistematico dell'altro, e arrivano ad umiliare, ridicolizzare e disprezzare l'altro. Le critiche ripetute mirano ad intaccare l'autostima e l'identità della persona (es: critiche all'aspetto fisico, denigrata per come fa le cose,
). La vittima di violenza psicologica fatica a chiedere aiuto, perché si ritiene inadeguata, prova vergogna. Spesso la violenza psicologica è accompagnata da azioni di violenza indiretta che servono ad intimorire l'altro, facendogli intendere che gli si potrebbe fare del male fisico (es sbattere le porte, rompere oggetti, maltrattare gli animali domestici
). è la ripetitività di questi gesti e comportamenti che li configurano come violenza psicologica.
Piccoli suggerimenti per riconoscerla (dal sito del Dipartimento per le Pari Opportunità )
Potrebbe trattarsi di violenza psicologica se, sempre più spesso:
- il tuo partner critica il tuo modo di parlare, di muoverti, di vestire;
- ti critica anche davanti i figli;
- ti rimprovera davanti agli amici per quello che dici o per come ti comporti;
- ti chiede di cambiare il tuo aspetto fisico per compiacerlo;
- non ti permette di telefonare e/o di vedere i tuoi familiari;
- non ti permette di uscire da sola o con le tue amiche;
- ti segue;
- controlla le tue telefonate e i tuoi sms;
- ti accusa di non essere una buona madre;
- ti accusa di non essere una buona moglie;
- minaccia di non farti vedere più i tuoi figli;
- minaccia di ucciderti;
- minaccia di uccidersi se non acconsenti a fare ci ò che vuole.
I numeri della violenza (dati istat 2014)
6 milioni 788 mila: donne vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della vita
652 mila: donne che hanno subito stupri
746 mila: donne vittime di tentati stupri
3 milioni 466 mila: donne che hanno subito episodi di stalking
62,7%: stupri subiti ad opera del partner
10,6%: donne che hanno subito violenze sessuali prima dei 16 anni
26,4%: donne che hanno subito violenza psicologica
88,2%: violenze non denunciate
24,1%: donne che non parlano con nessuno delle violenze subite
65,2%: figli che hanno assistito ad uno o più episodi di violenza da parte del partner sulla madre
Fonti: Indagine Istat "la violenza contro le donne dentro e fuori la famiglia anno 2014"
Numeri di emergenza
1522
Se hai subito violenza, anche in passato e solo ora hai deciso di chiedere una consulenza. E’ un servizio di accoglienza telefonica gratuito, con personale esclusivamente femminile e specificatamente formato, operante 24h su 24 per 365 giorni all’anno, in più lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, russo).
Fornisce una prima risposta e l’eventuale attivazione di servizi d’aiuto, garantendo la privacy.
118
Se sei ferita, se hai contusioni o lividi vai al Pronto Soccorso di un Ospedale. Se sei grave chiama il 118.
113/112
Se hai appena subito violenza, ti hanno minacciata o ti senti in pericolo chiama il 113 Polizia o il 112 Carabinieri per chiedere aiuto o per la denuncia.
LINK UTILI:
CASA DELLE DONNE BRESCIA
ELENCO DEI CENTRI ANTIVIOLENZA IN ITALIA
SPORTELLO ANTIVIOLENZA ONLINE PANGEA ONLUS
SPORTELLO ANTIVIOLENZA DEL DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITà
RETE DI.RE
http://www.direcontrolaviolenza.it/
Roma 25/11/2015