Riunito a Firenze il Dipartimento Nazionale Salute e Sicurezza della FABI e l'assemblea dei Rappresentanti per la Sicurezza dei Lavoratori. Brizio, Coordinatore del Dipartimento: "Il ruolo degli RLS è indispensabile per il miglioramento'interno' della qualità di vita sul luogo di lavoro".
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SICUREZZA PRIMA DI TUTTO

Riunito a Firenze il Dipartimento Nazionale Salute e Sicurezza della FABI e l’assemblea dei Rappresentanti per la Sicurezza dei Lavoratori. Brizio, Coordinatore del Dipartimento: “Il ruolo degli RLS è indispensabile per il miglioramento’interno’ della qualità di vita sul luogo di lavoro”.
SICUREZZA PRIMA DI TUTTO

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Sotto la presidenza di Luca Bertinotti, Segretario Nazionale FABI, che è intervenuto in numerosi passaggi, mettendo al centro la linea politica della Federazione, dirigenti sindacali della FABI, provenienti un po’ da tutt’Italia hanno preso parte a due momenti d’incontro e studio, che hanno fatto il punto sul rinnovo degli accordi del 1997 sulle normative riguardanti i Rappresentanti del Lavoratori per la Sicurezza, nonché sulle più rilevanti iniziative della FABI, come la presentazione dell’Albo nazionale RLS e percorsi formativi dedicati e certificati.
Alla base di ci ò, c’è anche la formulazione di un codice deontologico per gli RLS FABI, a cui gli addetti alla sicurezza potranno aderire.
Brizio, Coordinatore del Dipartimento, ha insistito sulla necessità dell’ascolto delle esperienze, dei problemi, delle necessità portate dagli RLS, gli autentici interpreti delle esigenze dei lavoratori.
Fondamentale per la formazione degli RLS la partnership di A.I.PRO.S., un’associazione di persone, che ha fatto della sicurezza la sua ragion d’essere, proponendosi come punto di riferimento, di incontro e di confronto per quanti vogliano seguire da vicino, in modo dinamico e professionale, l’evolversi del settore.
Anche la necessità di saper comunicare a tutti gli associati il lavoro di chi si occupa di salute e sicurezza ha trovato attenzione da parte dell’assemblea e del Dipartimento, che si è impegnato ad organizzare corsi di formazione specifici ed a fornire dispense didattiche semplici, allo scopo di raggiungere l’obiettivo ineludibile di una corretta e diffusa comunicazione, alla base del coinvolgimento dei lavoratori su tematiche così importanti come la salute, la qualità del lavoro e di vita.
Stefano Tassi, Responsabile Nazionale Salute e Sicurezza BCC, ha poi aggiornato i presenti sull’evolversi della situazione nel settore del Credito Cooperativo, ancora alle prese col rinnovo del CCNL, in un momento assai complesso come quello dell’autoriforma.
I lavori si sono concentrati soprattutto sui aspetti tecnici e sulle novità normative, avendo particolare attenzione per gli aspetti legati non solo alla salute in generale, ma anche allo stress lavoro correlato e all’impatto psicologico delle rapine, che pur sono in calo.
Dato positivo, che trae origine da molti fattori, fra i quali riveste importanza essenziale la formazione dei lavoratori, che sono più preparati a comportarsi nella maniera giusta, sia in fase “preventiva” sia in occasione di eventi criminosi.
Nel pomeriggio il dibattito e gli approfondimenti sulle questioni sollevate sono proseguiti col convegno “L’RLS nel settore finanziario, tra normative e deontologia: realtà e prospettive”.
Qualificati gli interventi “esterni” di Angelo Giuliani (ABI), di Marco Masi (Conferenza delle Regioni), di Gianfranco Feroldi (RSPP UBI Banca), di Nicola De Carlo (Docente Università di Padova), di Fulvio Fornaro, (Presidente SAIL 626), di Franco Del Conte (V.Presidente A.I.PRO.S.).
A moderare gli interventi, che hanno presentato le varie esperienze sul campo, Luca Bertinotti.
Ne è derivata una linea condivisa sul futuro dei professionisti della sicurezza, che si prospetta sempre più ricco di occasioni. Insomma, Il professionista della sicurezza deve saper individuare la soluzione più valida, in funzione della specifica esigenza. Non visione necessariamente “sindacale” e “contro” da parte degli RLS, ma approccio “positivo”, finalizzato alla soluzione dei problemi, per la miglior salvaguardia della salute e della vita dei lavoratori.
Loris Brizio, facendo sintesi dei lavori, ha detto: “Vero che siamo di fronte ad una maggiore consapevolezza dei rischi in termini di sicurezza sul lavoro, mentre siamo più esposti ora al rischio terrorismo. Come addetti alla sicurezza, tuttavia, questo non ci deve spaventare, ma stimolare a studiare per trovare le giuste risposte alle tensioni dovute alla multiculturalità sia del pubblico sia degli addetti, nonché alla minaccia dei terroristi”.
“Sono convinto – ha infine concluso il Segretario Nazionale, Luca Bertinotti – che investire in sicurezza non abbia mai rappresentato una dispersione di risorse, perché ragionare di salute e di prevenzione significa non solo concepire un futuro migliore, ma anche adoperarsi nel quotidiano affinché nel DNA culturale di ciascun lavoratore cresca la consapevolezza di quanto sia irrinunciabile il diritto alla sicurezza”.
Firenze, 25/11/2015
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