BPM, S? AL NUOVO CONTRATTO INTEGRATIVO
Ripristinata la contrattazione di secondo livello sospesa dal 2012 e ridefiniti gli inquadramenti. Negoziato anche il premio sociale. Scarin: “Rafforzato quadro di tutele a favore dei lavoratori anche in vista delle prossime fusioni”
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I lavoratori del Gruppo BPM riconquistano il contratto di secondo livello. Grazie all’accordo raggiunto ieri notte dai sindacati con l’azienda, è stata, infatti, ripristinata la contrattazione aziendale, sospesa dal 2012.
L’accordo disciplina inquadramenti, part time, mobilità, relazioni industriali e rafforza il welfare. I sindacati hanno anche ottenuto il riconoscimento di un premio sociale per i lavoratori.
Grazie all’intesa, il sistema inquadramentale è stato reso coerente con la nuova organizzazione del lavoro: sono stati tracciati chiari percorsi di carriera con relativa progressione economica e definite le indennità dei Responsabili di Micro Mercato, Responsabili di Agenzia, Responsabili Servizi Operativi, Preposti e Gestori Clienti Family, Personal, Premium e Promotori.
I sindacati hanno, inoltre, ottenuto la piena riconferma e valorizzazione dell’architettura di welfare aziendale, in particolare per quanto riguarda la previdenza complementare, l’assistenza sanitaria integrativa, la mensa e i buoni pasto e le attività culturali e ricreative, e sono riusciti a portare a casa l’aumento della contribuzione sulla previdenza integrativa per i giovani assunti dopo il primo febbraio 2012 con contratto d’inserimento professionale. L’azienda innalzerà quest’anno il contributo al 3,30% e al 4% a partire dal gennaio del 2017.
Sono state, infine, contrattate condizioni migliorative per borse di studio a favore di dipendenti e figli, definite regole di miglior favore per la concessione del Part Time e disciplinata la mobilità territoriale, con rimborsi chilometrici e contributo spese per il pendolarismo.
Nell’accordo, i sindacati hanno anche negoziato un premio sociale del valore di 900 euro per ogni lavoratore senza distinzione d’inquadramento.
L’importo potrà essere utilizzato entro luglio di quest’anno in buoni benzina, spese sanitarie, d’istruzione, e in versamenti sul proprio fondo di previdenza complementare e sugli interessi passivi dei mutui.
“Dopo una complessa trattativa, siamo riusciti a restituire la contrattazione di secondo livello ai dipendenti del Gruppo, “blindando” così la rete di tutele in loro favore anche in vista delle prossime aggregazioni”, ha commentato Mauro Scarin, Segretario Nazionale della FABI, “Abbiamo messo in sicurezza e rafforzato il sistema di welfare aziendale e stabilito percorsi certi e trasparenti di carriera per tutti i lavoratori, ottenendo inoltre il riconoscimento del premio aziendale, nonostante la difficile situazione di mercato”.
Milano 29/01/2016
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