ACCORDO UNICREDIT, LA FABI SULLA STAMPA
La stampa nazionale e locale parla dell’accordo raggiunto in Unicredit: sì a 700 nuove assunzioni e a 2700 uscite tutte volontarie. Morelli: “Intesa che guarda al futuro e alla solidarietà generazionale”. Leggi la dichiarazione presente su tutti i quotidiani italiani
MF-MILANO FINANZA venerdì 5 febbraio 2016
Montezemolo: Ghizzoni resterà ad di Unicredit
di Manuel Costa
«Federico Ghizzoni resterà amministratore delegato di Unicredit ». Ne è sicuro Luca Cordero di Montezemolo, vicepresidente dell’istituto di credito milanese. Montezemolo ha infatti risposto con un netto «sì» a chi gli chiedeva se Ghizzoni manterrà il timone operativo di Unicredit .
Il presidente di Alitalia ha fornito la stessa risposta ai cronisti che gli chiedevano se il banchiere avesse la fiducia degli azionisti. «La banca non è solida, è solidissima», ha aggiunto Montezemolo, «Speriamo che questo brutto momento per le borse passi in fretta». Ieri il titolo Unicredit ha parzialmente approfittato del rimbalzo di Piazza Affari recuperando lo 0,87% al termine di una seduta caratterizzata da repentini alti e bassi. Intanto è stato firmato l’accordo tra sindacati e la banca di Piazza Aulenti sulla gestione della seconda fase del piano industriale 2014-18 del gruppo. L’accordo prevede 2.700 uscite tutte volontarie al 2018. Con l’intesa si dà il via libera a 700 nuove assunzioni di giovani. «Questo accordo guarda al futuro e alla solidarietà generazionale», ha afferma Mauro Morelli, segretario nazionale della Fabi. Chi aderirà al piano esodi, si legge in una nota, riceverà a titolo d’incentivo tre mensilità e mezzo, con clausola di salvaguardia in caso di cambiamento delle regole previdenziali. (riproduzione riservata)
IL SOLE 24 ORE venerdì 5 febbraio 2016
UniCredit, intesa su 2.700 uscite -Concordata una staffetta generazionale per l’ingresso di 700 giovani
Quasi un’assunzione di un giovane ogni due uscite tramite pensionamento o prepensionamento. Guardando i numeri nel complesso e mettendo insieme la fase e uno e la fase due del piano del gruppo Unicredit, quella che si sta concludendo in queste ore, dopo il raggiungimento di un accordo di massima tra le parti, è certamente una delle maggiori staffette generazionali del credito degli ultimi anni. Ma vediamo i numeri nel dettaglio.
Nel giro di un paio di anni il gruppo Unicredit ha messo a segno due staffette generazionali. Una si è realizzata con l’accordo firmato il 29 giugno del 2014, mentre l’altra è arrivata ieri sera. L’intesa di massima raggiunta da azienda e sindacati ha stabilito che di qui al 2018 usciranno dalla banca 2.700 bancari: tutte le uscite, come fortemente voluto dal sindacato, saranno volontarie e incentivate, e verranno fatte attraverso il fondo di solidarietà. Alle uscite per ò corrisponderanno anche assunzioni e stabilizzazioni: circa 700. Dopo una no stop che andava avanti da oltre tre giorni tra il sindacato rappresentato da Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca-Uil, Unisin, Sinfub e Ugl credito e il responsabile relazioni industriali, politiche del lavoro & hr services, Emanuele Recchia, questa è la conclusione di massima della fase due del piano di Unicredit. La fase uno si era invece chiusa con l’accordo siglato alla fine di giugno del 2014 che ha portato a 2.400 pensionamenti, ma anche a 800 nuove assunzioni di giovani, oltre a 670 stabilizzazioni di apprendisti. Guardando i numeri nel complesso, la fase due fa salire a 5.100 le uscite complessive entro il 2018, mentre porta all’interno della banca 2.140 giovani: una maxi-staffetta che prevede l’ingresso di un giovane ogni due pensionati.
Quanto alle 2.700 uscite, la banca ha previsto di aprire il fondo di solidarietà e ha condiviso con il sindacato che il piano di esodo sia volontario e incentivato: ai lavoratori che vi aderiranno a titolo d’incentivo verranno corrisposte tre mensilità e mezzo, con clausola di salvaguardia in caso di cambiamento delle regole previdenziali. Oltre alle uscite l’accordo ha anche definito il nuovo vap (valore aggiunto pro capite) che è stato fissato in mille euro, perché detassato, nel caso in cui il lavoratore scelga di investire la somma prevista in welfare o in 650 euro nel caso in cui opti per il contante. è stato inoltre previsto che a ogni dipendente venga assegnato un tablet. Il sindacato ha anche ottenuto l’impegno dell’azienda a sottoscrivere un’intesa esigibile sulle pressioni commerciali, a tutela dei lavoratori.
Per Mauro Morelli, segretario nazionale della Fabi, «grazie all’unità e determinazione del tavolo sindacale, siamo riusciti a garantire tutte uscite volontarie e ad assicurare nuova occupazione giovanile, pur in un difficile contesto di mercato. Questo accordo guarda al futuro e alla solidarietà generazionale».
Elena Aiazzi, segretario nazionale della Fisac Cgil, aggiunge che «c’è una valutazione di massima positiva sulle intese, in riferimento soprattutto al rapporto tra uscite e nuovi ingressi, ma non è stata ancora posta la sigla sull’accordo di massima che è stato raggiunto dalle parti».
A proposito dell’accordo di massima Mariangela Verga, segretario nazionale della Uilca, parla di «buon equilibrio tra le esigenze dell’azienda di riduzione del costo del lavoro e degli organici e l’obiettivo del sindacato che era di garantire il percorso attraverso un’uscita senza traumi per i lavoratori coinvolti e valorizzare i lavoratori che hanno dato il loro apporto in questi anni». Ora l’attesa è sui conti che Unicredit licenzierà la prossima settimana. © RIPRODUZIONE RISERVATA Cristina Casadei
IL GIORNALE (ED. NAZIONALE) venerdì 5 febbraio 2016
Montezemolo: «Ghizzoni rimarrà l’ad» – Il vicepresidente: soci Unicredit lo appoggiano». C’è l’intesa su 2.700 esuberi in Italia
L’amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, ha la fiducia degli azionisti e resterà alla guida della banca. confermarlo è il vicepresidente dell’istituto di credito, Luca Cordero di Montezemolo sottolineando come Unicredit non sia solo «solida, ma solidissima». Il riferimento è al prametro Cet1 Il gruppo ha intanto chiuso l’accordo con i sindacati sui tagli previsti in Italia della seconda fase del piano industriale 2014- L’intesa prevede 2.700 uscite, tutte volontarie: chi aderirà al piano esodi, si legge in una nota, riceverà a titolo d’incentivo tre mensilità e mezzo, con clausola di salvaguardia in caso di cambiamento delle regole previdenziali. stesso tempo Unicredit dà il via libera a 700 assunzioni di giovani. «Questo accordo guarda al futuro e alla solidarietà generazionale», af- Mauro Morelli della Fabi. Per i 540 tagli (circa 470 i dirigenti coinvolti) del nuovo piano, invece, la trattativa corre in parallelo e l’accordo è previsto in una fase successiva. Ora l’attesa è sui conti che Unicredit licenzierà il prossimo 9 febbraio. Gli analisti vedono un rosso di 140 milioni nel quarto trimestre ma per l’intero anno un utile di 1,4 miliardi (i 9 mesi si erano chiusi con un utile a oltre 1,5 miliardi). La perdita, secondo gli addetti ai lavori, deriva da elementi straordinari quali il piano esuberi (oltre 18mila i tagli a livello di gruppo), le cessioni e il costo di salvataggio delle quattro banche (Etruria, Banca Marche, CariFe CariChieti soccorse dal fondo di risoluzione. Bernstein ha intanto confermato il rating «market perform», limando per ò il target price da 5,7 a 5,5 euro.
AVVENIRE venerdì 5 febbraio 2016
Unicredit, siglata l’intesa per 2.700 uscite volontarie
è stato firmato l’accordo tra sindacati e Unicredit sulla gestione della seconda fase del piano industriale 2014- del Gruppo. L’accordo prevede 2700 uscite tutte volontarie al 2018. Con l’intesa si dà il via libera a 700 nuove assunzioni di giovani. «Questo accordo guarda al futuro e alla solidarietà generazionale», afferma Mauro Morelli, segretario nazionale della Fabi. Chi aderirà al piano esodi riceverà a titolo d’incentivo tre mensilità e mezzo, con clausola di salvaguardia in caso di cambiamento delle regole previdenziali. Nell’ambito dell’accordo è stato anche negoziato il premio aziendale e l’assegnazione di un tablet per ogni dipendente. L’importo del premio sarà di mille euro, perché detassato, nel caso il lavoratore scelga di investire la somma in spesa di welfare o in alternativa di 650 euro qualora opti per la forma cash. Infine, con l’accordo l’azienda si è impegnata a sottoscrivere un’intesa esigibile sulle pressioni commerciali.
IL MATTINO E. NAZIONALE (TUTTE LE EDIZIONI LOCALI) venerdì 5 febbraio 2016
Unicredit: 2700 esodi volontari e 700 neoassunti
Unicredit e sindacati definiscono un accordo sui tagli già previsti in Italia. Dopo due giorni di confronto, arriva un’intesa sulla gestione della seconda fase del piano industriale 2014 del tutte come richiesto sindacali. stesso tempo si dà il via libera a 700 assunzioni di giovani. «Questo accordo guarda al futuro e alla solidarietà generazionale», f Mauro Morelli, segretario nazionale della Fabi. Per i 540 tagli (circa 470 i dirigenti coinvolti) del nuovo piano, invece, la trattativa corre in parallelo e l’accordo è previsto in una fase successiva. Nel dettagli dell’intesa chi aderirà al piano esodi riceverà a titolo d’incentivo tre mensilità e mezzo, con clausola di salvaguardia cambiamento regole previdenziali. «Grazie all’unità e determinazione del tavolo siamo riusciti garantire tutte uscite volontarie e ad assicurare nuova occupazione giovanile, pur in un difficile contesto di mercato», aggiunge ancora Morelli. Nell’ambito stato negoziato il premio aziendale e l’assegnazione di un tablet per ogni dipendente. L’importo del premio sarà di mille euro, perché detassato, nel la somma in spesa di welfare o in alternativa di 650 euro qualora opti per la forma cash.
L’ARENA, GIORNALE DI VICENZA, BRESCIA OGGI venerdì 5 febbraio 2016
UNICREDIT – Esuberi, c’è l’accordo su 2.700 uscite volontarie
MILANO. Unicredit e sindacati definiscono un accordo sui tagli già previsti in Italia. Dopo due giorni di confronto, arriva un’intesa la cui firma è prevista nelle prossime ore, sulla gestione della seconda fase del piano industriale 2014- del gruppo di Piazza Gae Aulenti. L’intesa prevede 2.700 uscite, tutte volontarie; si dà anche il via libera a 700 assunzioni di giovani. «Questo accordo guarda al futuro e alla solidarietà generazionale», afferma Mauro Morelli, segretario nazionale della Fabi. Per i 540 tagli (circa 470 i dirigenti coinvolti) del nuovo piano, invece, la trattativa corre in parallelo e l’accordo è previsto in una fase successiva. NeI dettagli dell’intesa chi aderirà al piano esodi riceverà a titolo d’incentivo tre mensilità e mezzo, con clausola di salvaguardia in caso di cambiamento delle regole previdenziali. Nell’ambito dell’accordo è stato anche negoziato il premio aziendale e l’assegnazione di un tablet per ogni dipendente. L’importo del premio sarà di mille euro, perchè detassato, nel caso il lavoratore scelga di investire la somma in spesa di welfare o in alternativa di 650 euro se opta per la forma cash. Ora l’attesa è sui conti: gli analisti vedono un rosso di 140 milioni nel quarto trimestre e per l’intero anno un utile di 1,4 miliardi. La perdita deriva anche dal costo di salvataggio delle 4 banche (Etruria, Banca Marche, Carife, Carichieti).
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (TUTTE LE EDIZIONI LOCALI)
venerdì 5 febbraio 2016
ACCORDO «Così si garantisce il cambio generazionale – Unicredit, intesa sugli esodi previsti 700 nuovi assunti – I sindacati concordano 2.700 uscite su base volontaria
Unicredit e sindacati chiudono sui tagli già previsti in Italia. Dopo due giorni di confronto, arriva l’accordo sulla gestione della seconda fase del piano industriale 2014- del gruppo di Piazza Gae Aulenti. L’intesa prevede 2.700 uscite, tutte volontarie, come richiesto dalle sigle sindacali. Allo stesso tempo si dà il via libera a 700 assunzioni di giovani. «Questo accordo guarda al futuro e alla solidarietà generazionale», afferma Mauro Morelli, segretario nazionale della Fabi. Per i 540 tagli (circa 470 i dirigenti coinvolti) del nuovo piano, invece, la trattativa corre in parallelo e l’accordo è previsto in una fase successiva. Nei dettagli dell’intesa chi aderirà al piano esodi riceverà a titolo d’incentivo tre mensilità e mezzo, con clausola di salvaguardia in caso di cambiamento delle regole previdenziali. «Grazie all’unità e determinazione del tavolo sindacale, siamo riusciti a garantire tutte uscite volontarie e ad assicuare nuova occupazione giovanile, pur in un difficile contesto di mercato», aggiunge ancora Morelli. Nell’ambito dell’accordo è stato anche negoziato il premio aziendale e l’assegnazione di un tablet per ogni dipendente. L’importo del premio sarà di mille euro, perchè de- nel caso il lavoratore scelga di investire la somma in spesa di welfare o in alternativa di 650 euro qualora opti per la forma cash. Infine, con l’accordo l’azienda si è impegnata a sottoscrivere un’intesa esigibile sulle pressioni commerciali. Ora l’attesa è sui conti che Unicredit licenzierà domani. Gli analisti vedono un rosso di 140 milioni nel quarto trimestre e per l’intero anno un utile di 1,4 miliardi (i 9 mesi mesi si erano chiusi con un utile a oltre 1,5 miliardi). La perdita, secondo gli addetti ai lavori, deriva da elementi straordinari quali il piano esuberi (oltre 18mila i tagli a livello di gruppo), le cessioni e il costo di salvataggio delle 4 banche (Etruria, Banca Marche, Carife, Carichieti).
IL FATTO QUOTIDIANO venerdì 5 febbraio 2016
AVRANNO 3,5 MENSILITà – Unicredit, raggiunta l’intesa 2.700 esuberi volontari in Italia
IN BORSA, da un po’ non va per niente bene. Pure la redditività non è quella che si sperava e allora Unicredit si consola almeno trovando un accordo coi sindacati sulle persone da mandare a casa in Italia. Dopo due giorni di confronto, infatti, ieri sarebbe stata raggiunta l’intesa sulla gestione della seconda fase del piano industriale 2014- del gruppo: sono previste 2.700 uscite, tutte volontarie, in parte mitigate da 700 assunzioni (ma col Jobs act sono praticamente tutte a termine). "Questo accordo guarda al futuro e alla solidarietà generazionale", sostiene Mauro Morelli, segretario nazionale della Fabi. L’esodo ovviamente, sarà incentivato: tre mensilità e mezzo almeno, con una clausola di salvaguardia in caso di cambiamento delle regole previdenziali per evitare nuovi fenomeni sul tipo degli "esodati" appunto. Ancora aperta, invece, la trattativa sui nuovi 540 esuberi (circa 470 i dirigenti coinvolti) del nuovo piano presentato da Unicredit.
IL SECOLO XIX (TUTTELE EDIZIONI LOCALI) venerdì 5 febbraio 2016
SINDACATO – Unicredit, firmata l’intesa sulle 2.700 uscite volontarie
MILANO. Unicredit e sindacati definiscono un accordo sui tagli già previsti in Italia. Dopo due giorni di confronto, arriva un’intesa sulla gestione della seconda fase del piano industriale 2014- del gruppo di Piazza Gae Aulenti. L’intesa prevede 2.700 uscite, tutte volontarie, come richiesto dalle sigle sindacali. stesso tempo si dà il via libera a 700 assunzioni di giovani. «Questo accordo guarda al futuro e alla solidarietà generazionale», afferma Mauro Morelli, segretario nazionale della Fabi. Per i 540 tagli (circa 470 i dirigenti coinvolti) del nuovo piano, invece, la trattativa corre in parallelo e l’accordo è previsto in una fase successiva. Nei dettagli dell’intesa chi aderirà al piano esodi riceverà a titolo d’incentivo tre mensilità e mezzo, con clausola di salvaguardia in caso di cambiamento delle regole previdenziali. «Grazie all’unità e determinazione del tavolo sindacale, siamo riusciti a garantire tutte uscite volontarie e ad assicurare nuova occupazione giovanile, pur in un difficile contesto di mercato», aggiunge ancora Morelli. Nell’ambito dell’accordo è stato anche negoziato il premio aziendale e l’assegnazione di un tablet per ogni dipendente. L’importo del premio sarà di mille euro, perché detassato, nel caso il lavoratore scelga di investire la somma in spesa di welfare o in alternativa di 650 euro qualora opti per la forma cash. Infine, con l’accordo l’azienda si è impegnata a sottoscrivere un’intesa esigibile sulle pressioni commerciali.
LA STAMPA ED. NAZIONALE (TUTTE LE EDIZIONI LOCALI)
venerdì 5 febbraio 2016
Accordo Unicredit-sindacati sui 2700 esuberi volontari
è stato firmato l’accordo tra sindacati e Unicredit sulla gestione della seconda fase del piano industriale 2014- del gruppo. L’accordo prevede 2700 uscite, tutte volontarie, al 2018. Con l’intesa si dà il via libera a 700 nuove assunzioni di giovani. «Questo accordo guarda al futuro e alla solidarietà generazionale», afferma Mauro Morelli, segretario nazionale della Fabi. Chi aderirà al piano esodi, si legge in una nota, riceverà a titolo d’incentivo tre mensilità e mezzo, con clausola di salvaguardia in caso di cambiamento delle regole previdenziali. Nell’ambito dell’accordo è stato anche negoziato il premio aziendale e l’assegnazione di un tablet per ogni dipendente. L’importo del premio sarà di mille euro, perché detassato.
IL MESSAGGERO NAZIONALE (TUTTE LE EDIZIONI LOCALI)
venerdì 5 febbraio 2016
Escono in 2.700 – Unicredit, accordo su esuberi volontari
Siglato ieri l’accordo tra sindacati e Unicredit sulla gestione della seconda fase del piano industriale 2014- del gruppo. Con l’intesa si dà il via libera a 700 nuove assunzioni di giovani. «Grazie all’unità e determinazione del tavolo sindacale, siamo riusciti a garantire tutte uscite volontarie e ad assicurare nuova occupazione giovanile, pur in un difficile contesto di mercato», commenta Mauro Morelli, segretario nazionale Fabi. L’accordo prevede 2700 uscite tutte volontarie da qui al 2018, come fortemente voluto dalla Fabi e dagli altri sindacati, che avevano posto la volontarietà come conditio sine qua non per il buon esito del negoziato. lavoratori che aderiranno al piano riceveranno a titolo d’incentivo tre mensilità e mezzo con clausola di salvaguardia in caso di cambiamento delle regole previdenziali.
IL RESTO DEL CARLINO, LA NAZIONE, IL GIORNO, LA CITTA’ (TUTTE LE EDIZIONI)
venerdì 5 febbraio 2016
ACCORDO SINDACALE VIA ALLA SECONDA FASE DEL PIANO INDUSTRIALE. PREMIO DA MILLE EURO – Unicredit, ok a 2.700 uscite volontarie e 700 assunti
LA FABI (Federazione Autonoma Bancari Italiani) ha annunciato che è stato firmato ieri l’accordo tra sindacati e Unicredit (nella foto, l’ad Federico Ghizzoni) sulla gestione della seconda fase del piano industriale 2014- del gruppo bancario. Con l’intesa si dà il via libera a 700 nuove assunzioni di giovani. «Grazie all’unità e determinazione del tavolo sindacale, siamo riusciti a garantire tutte uscite volontarie e ad assicurare nuova occupazione giovanile, pur in un difficile contesto di mercato. Questo accordo guarda al futuro e alla solidarietà generazionale», ha commentato Mauro Morelli, segretario nazionale della Fabi. L’ACCORDO prevede 2.700 uscite tutte volontarie da qui al 2018, come fortemente voluto dalla Fabi e dagli altri sindacati, che avevano posto la volontarietà come condicio sine qua non per il buon esito del negoziato. lavoratori che aderiranno al piano esodi riceveranno a titolo d’incentivo tre mensilità e mezzo, con clausola di salvaguardia in caso di cambiamento delle regole previdenziali. sindacati sono, inoltre, riusciti a ottenere 700 nuove assunzioni di giovani, che saranno consequenziali alle uscite. Nell’ambito dell’accordo è stato anche negoziato il premio aziendale e l’assegnazione di un tablet per ogni dipendente. L’importo del premio sarà di 1.000 euro, perché detassato, nel caso il lavoratore scelga di investire la somma in spesa di welfare o in alternativa di 650 euro qualora opti per la forma cash. Infine, con l’accordo l’azienda si è impegnata a sottoscrivere un’intesa esigibile sulle pressioni commerciali. LA FASE uno si era chiusa con l’accordo siglato alla fine di giugno del 2014 che ha portato a 2.400 pensionamenti, ma anche a 800 nuove assunzioni di giovani, oltre a 670 stabilizzazioni di apprendisti. La fase due fa salire a 5.100 le uscite complessive entro il 2018, mentre porta all’interno della banca 2.140 giovani.
IL GIORNALE DI SICILIA (TUTTE LE EDIZIONI LOCALI)
venerdì 5 febbraio 2016
Unicredit, 2.700 in uscita e 700 giovani assunti
Unicredit e sindacati chiudono sui tagli già previsti in Italia. Dopo due giorni di confronto, arriva l’accordo sulla gestione della seconda fase del piano industriale 2014- del gruppo di piazza Gae Aulenti. L’intesa prevede 2.700 uscite, tutte volontarie, come richiesto dalle sigle sindacali. stesso tempo si dà il via libera a 700 assunzioni di giovani. «Questo accordo guarda al futuro e alla solidarietà generazionale», afferma Mauro Mo- segretario nazionale della Fabi. Per i 540 tagli (circa 470 i dirigenti coinvolti) del nuovo piano, invece, la trattativa corre in parallelo e l’accordo è previsto in una fase successiva. Chi aderirà al piano esodi riceverà a titolo d’incentivo tre mensilità e mezzo, con clausola di salvaguardia in caso di cambiamento delle regole previdenziali. è stato anche negoziato il premio aziendale e l’assegnazione di un tablet. L’importo del premio sarà di mille euro, perché detassato, nel caso il lavoratore scelga di investire la somma in spesa di welfare o in alternativa di 650 euro qualora opti per la forma cash. Infine, con l’accordo l’azienda si è impegnata a sottoscrivere un’intesa esigibile sulle pressioni commerciali. Ora l’attesa è sui conti che Unicredit licenzierà il prossimo 6 febbraio. Gli analisti vedono un rosso di 140 milioni nel quarto trimestre e per l’intero anno un utile di 1,4 miliardi (i primi 9 mesi si erano chiusi con un utile a oltre 1,5 miliardi). La perdita, secondo gli addetti ai lavori, deriva da elementi straordinari quali il piano esuberi (oltre 18 mila i tagli a livello di gruppo), le cessioni e il costo di salvataggio delle 4 banche (Etruria, Banca Marche, Carife, Carichieti).
IL GAZZETTINO VENETO (TUTTELE EDIZIONI LOCALI)
venerdì 5 febbraio 2016
UNICREDIT – Accordo sui tagli: 2700 a casa, si tratta per altri 540 esuberi
MILANO – Unicredit e sindacati chiudono sui tagli già previsti in Italia. Dopo due giorni di confronto, arriva l’accordo sulla gestione della seconda fase del piano industriale 2014- del gruppo di Piazza Gae Aulenti. L’intesa prevede 2.700 uscite, tutte volontarie, come richiesto dalle sigle sindacali. stesso tempo si dà il via libera a 700 assunzioni di giovani. «Questo accordo guarda al futuro e alla solidarietà generazionale», afferma Mauro Morelli, segretario nazionale della Fabi. Per i 540 tagli (circa 470 i dirigenti coinvolti) del nuovo piano, invece, la trattativa corre in parallelo e l’accordo è previsto in una fase successiva. Chi aderirà al piano esodi riceverà a titolo d’incentivo tre mensilità e mezzo, con clausola di salvaguardia in caso di cambiamento delle regole previdenziali. Nell’ambito dell’accordo è stato anche negoziato il premio aziendale (mille euro o 650 cash) e l’assegnazione di un tablet per ogni dipendente.
LIBERTA’ venerdì 5 febbraio 2016
Unicredit, ecco l’accordo su 2.700 uscite volontarie
MILANO – Unicredit e sindacati definiscono un accordo sui tagli già previsti in Italia. Dopo due giorni di confronto, arriva un’intesa la cui firma è prevista a breve, sulla gestione della seconda fase del piano industriale 2014- L’intesa prevede 2.700 uscite, tutte volontarie, come richiesto dalle sigle sindacali. stesso tempo si dà il via libera a 700 assunzioni di giovani. «Questo accordo guarda al futuro e alla solidarietà generazionale», afferma Mauro Morelli, segretario nazionale della Fabi. Per i 540 tagli (circa 470 i dirigenti coinvolti) del nuovo piano, invece, la trattativa corre in parallelo e l’accordo è previsto in una fase successiva. Nei dettagli dell’intesa chi aderirà al piano esodi riceverà a titolo d’incentivo tre mensilità e mezzo, con clausola di salvaguardia in caso di cambiamento delle regole previdenziali. Nell’ambito dell’accordo è stato anche negoziato il premio aziendale e l’assegnazione di un tablet per ogni dipendente. L’importo del premio sarà di mille euro, perché detassato, nel caso il lavoratore scelga di investire la somma in spesa di welfare o in alternativa di 650 euro qualora opti per la forma cash
LA SICILIA (TUTTE LE EDIZIONI LOCALI)
venerdì 5 febbraio 2016
Unicredit – INTESA SU 2.700 USCITE VOLONTARIE E 700 ASSUNZIONI
e sindacati definiscono un accordo sui tagli già previsti in Italia. Dopo due giorni di confronto, arriva un’intesa sulla gestione della seconda fase del piano industriale 2014- 18 del gruppo di Piazza Gae Aulenti. L’intesa prevede 2.700 uscite, tutte volontarie, come richiesto dalle sigle sindacali. stesso tempo si dà il via libera a 700 assunzioni di giovani. «Questo accordo guarda al futuro e alla solidarietà generazionale», afferma Mauro Morelli, segretario nazionale della Fabi. Per i 540 tagli (circa 470 i dirigenti coinvolti) del nuovo piano, invece, la trattativa corre in parallelo e l’accordo è previsto in una fase successiva. Nel dettaglio dell’intesa chi aderirà al piano esodi riceverà a titolo d’incentivo tre mensilità e mezzo, con clausola di salvaguardia in caso di cambiamento delle regole previdenziali. «Grazie all’unità e de- del tavolo sindacale, siamo riusciti a garantire tutte uscite volontarie e ad assicurare nuova occupazione giovanile, pur in un difficile contesto di mercato», aggiunge ancora Morelli. è stato anche negoziato il premio aziendale e l’assegnazione di un tablet per ogni dipendente. L’importo del premio sarà di mille euro, perché detassato, nel caso il lavoratore scelga di investire la somma in spesa di welfare o in alternativa di 650 euro qualora opti per la forma cash. Infine, l’azienda si è impegnata a sottoscrivere un’intesa esigibile sulle pressioni commerciali. Ora l’attesa è sui conti che Unicredit licenzierà il prossimo 6 febbraio. Gli analisti vedono un rosso di 140 milioni nel quarto trimestre e per l’intero anno un utile di 1,4 miliardi (i 9 mesi mesi si erano chiusi con un utile a oltre 1,5 miliardi). FABIO PEREGO
RARIOCOR 04-02-16 20:08:26
Unicredit: Fabi, siglato accordo per 2700 uscite volontarie e 700 assunzioni
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Milano, 04 feb – La Fabi annuncia che e’ stato firmato oggi l’accordo tra sindacati e Unicredit sulla gestione della seconda fase del piano industriale 2014-18 del Gruppo. Con l’intesa si da’ il via libera a 700 nuove assunzioni di giovani. ‘Grazie all’unita’ e determinazione del tavolo sindacale, siamo riusciti a garantire tutte uscite volontarie e ad assicurare nuova occupazione giovanile, pur in un difficile contesto di mercato. Questo accordo guarda al futuro e alla solidarieta’ generazionale’ ha commentato Mauro Morelli, segretario nazionale della Fabi. L’accordo prevede 2700 uscite tutte volontarie da qui al 2018, come fortemente voluto dalla Fabi – si legge nella nota – e dagli altri sindacati, che avevano posto la volontarieta’ come conditio sine qua non per il buon esito del negoziato. I lavoratori che aderiranno al piano esodi riceveranno a titolo d’incentivo tre mensilita’ e mezzo, con clausola di salvaguardia in caso di cambiamento delle regole previdenziali. I sindacati sono, inoltre, riusciti a ottenere 700 nuove assunzioni di giovani, che saranno consequenziali alle uscite
Nell’ambito dell’accordo, e’ stato anche negoziato
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