VENETO BANCA, ACCORDO SU ESUBERI E STABILIZZAZIONI
Nella notte di venerdì raggiunta l’intesa con le Organizzazioni Sindacali. Algeri: “Attenuate ricadute economiche e sociali sui lavoratori e garantiti i più giovani”
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Una trattativa complessa, dimostrata anche dalla difficile situazione in cui si trova l’istituto, che segna la fine della procedura per la gestione delle ricadute derivanti dall’ennesima riorganizzazione, che l’azienda dichiarava avrebbe generato 730 esuberi, avviata lo scorso 16 marzo.
Nella notte di venerdì l’accordo sottoscritto tra Organizzazioni Sindacali e Veneto Banca allontana lo spettro dei licenziamenti, mette in sicurezza tutti i lavoratori e permette la stabilizzazione di tutti quelli con contratto di apprendistato e di buona parte di quelli a tempo determinato.
Nel particolare vengono riaperti i termini del Fondo di Solidarietà fino al 31 dicembre 2020, valorizzato e ampliato lo strumento del part-time, prorogati i vigenti CIA fino al 31 dicembre 2017 e prevista la riconversione professionale di 300 dipendenti all’interno del Gruppo.
Inoltre, le 140 mila giornate di solidarietà che l’azienda pretendeva venissero fruite senza retribuzione tra il 1° luglio 2016 e il 31 dicembre 2018, sono state ridotte a 103mila e l’impatto economico a carico di ciascun collega notevolmente ridotto attraverso la possibilità di compensare le assenze con ex festività e ferie residue.
Soddisfazione è stata espressa dalla FABI: “Ancora una volta è prevalso un grande senso di responsabilità da parte di tutti: Organizzazioni Sindacali e azienda – ha commentato a caldo Giuseppe Algeri, Coordinatore FABI Gruppo Veneto Banca – Abbiamo trovato un’intesa equilibrata che permetterà di perseguire gli ambiziosi obiettivi delineati nel piano industriale del Gruppo Veneto Banca attenuando il più possibile le ricadute, economiche e sociali, sulle colleghe e sui colleghi e, soprattutto, salvaguardando l’occupazione con una particolare attenzione anche ai colleghi più giovani.”
“Dopo i sacrifici richiesti a tutti i dipendenti, dagli impiegati ai dirigenti, – ha aggiunto Luca Bertinotti, Segretario Nazionale della FABI presente alla trattativa – ora ci si aspetta un segnale in questa direzione anche da parte del Consiglio di Amministrazione che ci auguriamo dia corso a una riduzione dei propri compensi che possa costituire una coerente e consapevole buona pratica, soprattutto in vista della delicata e cruciale prossima assemblea societaria di giovedì 5 maggio”.
Montebelluna, 24/04/2016
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