BANCO POPOLARE, S? ALL?ACCORDO SULLE POLITICHE COMMERCIALI
L’azienda sarà tenuta a dare messaggi chiari ed esaustivi evitando toni vessatori e comparazioni tra realtà aziendali. Marioli: “L’intesa tutela la dignità professionale dei dipendenti ed è un’ulteriore garanzia a favore di risparmiatori e investitori”
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Il Banco Popolare e le Organizzazioni Sindacali interne firmano l’accordo sulle politiche commerciali. L’intesa ha carattere sperimentale e ha l’obiettivo di limitare le pressioni commerciali sui lavoratori, favorendo la vendita responsabile dei prodotti finanziari.
Nel dettaglio, l’azienda sarà tenuta a dare messaggi chiari, esaustivi e trasparenti ai dipendenti nel pieno rispetto della loro dignità professionale, evitando toni vessatori.
Si ribadisce poi la centralità della formazione e la necessità di fornire costanti aggiornamenti agli addetti per migliorare le loro competenze tecniche, giuridiche e commerciali.
Viene, inoltre, concordato che i responsabili di filiale evitino comparazioni tra le varie realtà aziendali che possano costituire un’ indebita pressione commerciale.
Le Organizzazioni Sindacali vigileranno sul rispetto del Protocollo e inoltreranno segnalazioni all’azienda nel caso vengano attuati comportamenti non in linea con quanto stabilito.
“Quest’accordo difende i lavoratori dalle pressioni commerciali e getta le basi per consolidare una cultura della vendita responsabile. L’intesa rappresenta, inoltre, un’ulteriore garanzia a favore di risparmiatori e investitori, poiché tutela la dignità professionale dei dipendenti. Vigileremo affinché il Protocollo sia rigorosamente osservato dall’azienda, senza deroghe alcune”, dichiara Piero Marioli, Coordinatore FABI del Banco Popolare.
Roma 27/04/2016
IL SOLE 24 ORE giovedì 28 aprile 2016
Credito. Siglato l’accordo con i sindacati – Al Banco popolare le regole per vendere i prodotti finanziari
«Ascoltare, capire che cosa serve al cliente e prendere dallo scaffale il prodotto su misura per la persona che si ha davanti». è questo il comportamento a cui il responsabile della direzione risorse umane del Banco popolare, Roberto Speziotto, confida che porti l’accordo sullo sviluppo sostenibile e le politiche commerciali siglato dal Banco popolare con i sindacati. «Siamo, al momento, ancora una banca popolare molto attenta alle dinamiche verso i propri clienti e i propri dipendenti», continua Speziotto. Non a caso «nell’accordo parliamo in primis di valorizzazione del personale e facciamo un richiamo agli accordi di settore come il protocollo sullo sviluppo sostenibile del 2004 e alle normative. Non che manchino le regole, ma per noi era importante disciplinare i rapporti tra le nostre persone e i clienti». «Questo accordo difende i lavoratori dalle pressioni commerciali e getta le basi per consolidare una cultura della vendita responsabile», osserva Piero Marioli, coordinatore Fabi del Banco Popolare.
Premesso che l’obiettivo delle parti è «promuovere gli strumenti e le leve utili al raggiungimento dei risultati commerciali, al rispetto delle normative vigenti e alla crescita professionale degli addetti», si legge nel testo, la banca si impegna a definire obiettivi commerciali «compatibili con le strategie di medio lungo periodo volte alla fidelizzazione della clientela». La normativa negli ultimi anni ha registrato nuove disposizioni in materia di antiriciclaggio, contrasto all’usura, collocamento dei prodotti finanziari e assicurativi (come la direttiva Mifid e i regolamenti Ivass), normative integrate dalle disposizioni emanate da Consob e Bankitalia. La conoscenza e l’allineamento alla normativa è da considerarsi anche come un segnale di tutela dei lavoratori. Proprio per questo azienda e sindacati considerano «centrale» il ruolo della formazione per «l’acquisizione sia delle competenze tecnico giuridiche che commerciali e di relazione con la clientela», per far crescere i lavoratori, ma anche la competitività della banca.
La comunicazione, interna, viene investita di un ruolo molto importante. Le sue finalità saranno di «orientare e supportare la rete commerciale al raggiungimento degli obiettivi assegnati». I messaggi, si legge sempre nell’accordo, dovranno essere «chiari, omogenei, esaustivi e trasparenti», nel pieno rispetto della dignità e della professionalità del personale. Elena Aiazzi, segretario nazionale della Fisac Cgil, sottolinea che «i dati relativi all’azione commerciale sono da pubblicare sul portale aziendale con la finalità di dare riscontro solo agli interessati dell’andamento dei propri risultati anche al fine di evitare comportamenti comparativi tra le varie realtà aziendali che possano divenire una indebita pressione». Alla Commissione sviluppo sostenibile e politiche commerciali, già presente al Banco popolare, verrà affidato il compito di monitorare la corretta attuazione dell’accordo. Tra l’altro l’azienda metterà a disposizione dei componenti sindacali della Commissione una mail aziendale a cui inoltrare le eventuali anomalie per poter procedere ad eventuali approfondimenti sui comportamenti segnalati. © RIPRODUZIONE RISERVATA Cristina Casadei
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