Martedì incontro a Roma per discutere la salvaguardia dei 300 lavoratori. Fasano (FABI): "L'azienda resta rigida, ma abbiamo già respinto una volta i licenziamenti. Ora andremo a Roma per trovare una soluzione positiva per tutti i dipendenti"">

HYPO ALPE ADRIA BANK, “TASK FORCE? SINDACATI, REGIONE E MINISTERO

Martedì incontro a Roma per discutere la salvaguardia dei 300 lavoratori. Fasano (FABI): “L’azienda resta rigida, ma abbiamo già respinto una volta i licenziamenti. Ora andremo a Roma per trovare una soluzione positiva per tutti i dipendenti”
HYPO ALPE ADRIA BANK,

le=”text-align: justify”>Martedì incontro a Roma per discutere la salvaguardia dei 300 lavoratori. Fasano (FABI): “L’azienda resta rigida, ma abbiamo già respinto una volta i licenziamenti. Ora andremo a Roma per trovare una soluzione positiva per tutti i dipendenti”

MESSAGGERO VENETO (ED. GORIZIA – PORDENONE)
giovedì 19 maggio 2016
Hypo Bank, nessuna offerta per sedi e sportelli in Friuli – Martedì vertice al Mise a Roma per scongiurare i 157 licenziamenti entro il 2016 Sindacati compatti per salvaguardare l’occupazione no a decisioni frettolose
di Maurizio Cescon
UDINE. Approda a Roma, al Ministero per lo sviluppo economico (Mise) la vertenza Hypo Bank. L’appuntamento al quale parteciperanno rappresentanti del governo, della Regione, l’azienda e i sindacati, è fissato per martedì prossimo 24 maggio. Ieri nella sede di Tavagnacco c’è stato un incontro con la proprietà austriaca (la banca è controllata dal ministero delle Finanze di Vienna) per verificare i margini di trattativa. Gli austriaci restano sulle loro posizioni e non cedono di un millimetro: licenziamento entro il 2016 di 157 dipendenti, una sessantina dei quali in Friuli Venezia Giulia. Fabi, Cisl, Cgil e Uil ovviamente hanno risposto picche, rimandando ogni altro sviluppo alla riunione ministeriale. Ma c’è un’altra brutta notizia all’orizzonte pare che non sia pervenuta alcuna offerta per sportelli e sedi della nostra regione, mentre qualche contatto in atto c’è su alcune filiali (comunque poche) di Veneto e Lombardia. L’interesse per l’acquisto pu ò essere manifestato fino a venerdì 27 maggio, appunto i tempi cominciano a essere stretti ed è difficile che in pochi giorni si faccia avanti qualcuno. Vanno forte invece le manifestazioni d’interesse per il portafoglio mutui di Hypo, che potrebbe essere tranquillamente ceduto, vista la sua appetibilità. Tra i mutui ci sono infatti capannoni, uffici e negozi per attività commerciali e industriali. sindacati restano sulle barricate. In particolare per la difesa dei posti di lavoro. «L’azienda non ha fatto passi in avanti – ammette Guido Fasano della Fabi -, anzi resta rigida sulle proprie posizioni. Vuole andare avanti sui licenziamenti entro il 31 dicembre di quest’anno perfino prima di conoscere l’esito definitivo delle offerte di vendita. Una situazione che non pu ò non preoccuparci. Il 24 saremo al Mise, uno dei primi casi in Italia di banche che arrivano a un tavolo di crisi ministeriale. Da quel vertice ci aspettiamo che si affronti la questione per ripartire con vere opportunità di lavoro. Dobbiamo provare a discutere di tutti gli strumenti da mettere in campo, tutti gli ammortizzatori. Magari, se fosse possibile, dovrebbe pure coinvolgere il Fondo Atlante, nato poche settimane fa e già intervenuto sul caso della Banca Popolare di Vicenza. L’importante è che non si prendano decisioni frettolose e drastiche sulla pelle di tanti funzionari, impiegati e dipendenti che continuano a lavorare con grande dedizione. I mutui di Hypo sono invece un piatto ricco per gli investitori, per quelli ci sono diverse offerte. Noi sindacalisti siamo concordi sulla strategia e sugli obiettivi fondamentali». Anche Roberto De Marchi della Cisl ribadisce la preoccupazione. «Abbiamo 157 dipendenti a fortissimo rischio di perdere l’impiego – osserva – entro quest’anno La proprietà puntava ad arrivare già subito a un accordo per i licenziamenti, voleva un’intesa quadro. Noi abbiamo respinto al mittente la proposta, ora vediamo che succede a Roma. L’Austria punta a disfarsi di tutta la rete commerciale in tempi rapidi. Invece l’azienda dovrebbe mettere mano al portafoglio per compensare le difficoltà occupazionali che la scelta di chiudere o di vendere a pezzi comporta». Riguardo la possibile acquisizione della rete delle filiali Hypo del Friuli Venezia Giulia, che sono sei, pare ci sia stato un “sondaggio”, attraverso canali politici, anche con la Banca Popolare di Cividale, ma senza esito positivo. Del resto non sono questi tempi propizi per lo shopping bancario, vista la situazione generale. ©RIPRODUZIONE RISERVA
IL GAZZETTINO (ED. PORDENONE) giovedì 19 maggio 2016
Hypo, nuova fumata nera sugli esuberi – I sindacati: servono misure per tutti
Ancora una fumata nera al tavolo tra azienda e sindacati per i 157 esuberi in Hypo Alpe Adria Bank. Le parti, il commercialista di Merano Haymo Hunterauser e i consulenti dello studio legale Nltm di Milano per l’azienda e i rappresentanti sindacali di Fabi (Guido Fasano e Attilio Granelli), First Cisl (Roberto De Marchi e Mauro Incletolli) Fisac (Francesco Caffarelli), si sono incontrate ieri mattina ma si sono lasciate con un nulla di fatto. Confermata la strategia che prevede il licenziamento dei lavoratori della rete commerciale entro fine anno per poi arrivare alla liquidazione dell’intera azienda entro tre anni, non si scoprono tutte le carte sulle manifestazioni di interesse all’acquisto degli sportelli della rete italiana di Hbi pervenute entro il 13 maggio. Le offerte, non ancora divenute vincolanti, tuttora soggette a riservatezza e che non riguardano tutte le filiali, e a cui si aggiungono quelle per il portafoglio mutui, dovranno essere formalizzate entro il 27 maggio. Nel frattempo le parti si ritroveranno il 24 maggio al Mise, al cui tavolo i sindacati auspicano anche la presenza della Regione. «Chiederemo delle misure che possano agevolare la situazione di tutti i circa 300 dipendenti della banca che da qui a tre anni si troveranno senza occupazione, 40- anni, e con difficoltà a ricollocarsi», chiarisce De Marchi. «In passato ci sono state delle offerte di acquisto per l’intera azienda, che potrebbero essere agevolate da fondi e organismi che stanno intervenendo per il salvataggio degli istituti di credito», aggiunge Fasano. © riproduzione riservata
IL GAZZETTINO (ED. PORDENONE) giovedì 19 maggio 2016
HYPO ALPE ADRIA – Nessun accordo sui 157 esuberi voluti dalla banca
Non c’è ancora accordo tra azienda e sindacati sui 157 lavoratori in esubero in Hypo Alpe Adria Bank, l’istituto di credito detenuto dalla finanziaria del Land austriaco della Carinzia. Le parti si sono incontrate anche ieri nell’ambito della procedura aziendale, alla presenza dei rappresentanti sindacali di Fabi e First Cisl.
BCC, IPOTESI DI NUOVO CONTRATTO APPROVATA COL 98% DEI SÌ

23/09/2024 |

BCC, IPOTESI DI NUOVO CONTRATTO APPROVATA COL 98% DEI SÌ

Via libera di lavoratrici e lavoratori del credito cooperativo all’’accordo sul ccnl sottoscritto da Fabi, …

BANCHE, A RADIO24 LE STIME FABI SUL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ

23/09/2024 |

BANCHE, A RADIO24 LE STIME FABI SUL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ

L’emittente del gruppo Sole24Ore riprende i dati riportati su Messaggero e Gazzettino in un articolo …