Salvi tutti i 78 posti dei lavoratori ex Crediveneto. E’ stata, infatti, firmata nella tarda serata di ieri l’ipotesi di accordo tra Banca Sviluppo e Sindacati.

La trattativa, tutta in salita e iniziata a marzo, ha dovuto risolvere la questione relativa agli esuberi annunciati a seguito della messa in liquidazione della Banca di Credito Cooperativo Crediveneto che ha visto il passaggio dei suoi 199 lavoratori alle dipendenze di Banca Sviluppo e l’apertura della procedura di legge 223/91.

Dunque, ieri sera la firma che esclude ogni licenziamento, limita la mobilità ed evita l’intervento di mediazione del Ministero del Lavoro.

I termini dell’accordo prevedono che 29 unità di personale potranno accedere al prepensionamento tramite il Fondo Esuberi; altri 29 lavoratori hanno manifestato la propria irrevocabile volontà a procedere alla risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con Banca Sviluppo, che provvederà a corrispondere una somma, a titolo di incentivo all’esodo; quindi, vengono previste 10 cessioni di rapporti di lavoro presso il gruppo ICCREA nella sede di Padova.

Gli ulteriori 10 esuberi, verranno sostenuti, nei costi, da misure di solidarietà congiunturali.

“La presenza della FABI al tavolo – ha commentato il Coordinatore Regionale FABI Delfo Azzolin – ha permesso di migliorare fortemente il contenuto dell’accordo, che verosimilmente rischiava di essere un mero copia e incolla dell’accordo GBI del 26 luglio 2016. Valutiamo in modo complessivamente positivo l’esito conclusivo di una procedura che avrebbe potuto determinare 78 licenziamenti in un territorio veneto già fortemente coinvolto in altre precedenti situazioni di criticità occupazionale”.

Roma, 29/09/2016