MPS, C?E? IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE

Ieri sera votato all’unanimità dal CDA e stamani presentato ai sindacati. Arrivata anche la conferma delle indiscrezioni su esuberi e assunzioni. Tutta la stampa di oggi con le dichiarazioni del Segretario Generale FABI Lando Sileoni.
Alto Adige 25/10/2016
Montepaschi, c’è il piano Boom del titolo in Borsa
Il Consiglio di amministrazione di Monte dei Paschi ha approvato all’unanimità il nuovo piano industriale al 2019, con cui presentarsi al mercato per chiedere i 5 miliardi di euro necessari a ripulire il bilancio della banca da 27,7 miliardi di sofferenze e ad alzare le coperture sugli altri crediti deteriorati ancora sui libri della banca. Il via libera al piano è arrivato nel corso di un consiglio-fiume, iniziato alle 10 di mattina e protrattosi fino a sera nel corso del quale sono stati anche approvati i conti del terzo trimestre e convocata l’assemblea che, a fine novembre, dovrà approvare l’aumento fino a cinque miliardi di euro necessario a ricostituire i requisiti patrimoniali chiesti dalla Banca centrale europea. I comunicati verranno resi noti questa mattina, prima dell’apertura dei mercati, mentre alle 8.30 è in programma la conference call dell’amministratore delegato Marco Morelli con gli analisti a cui seguirà la presentazione del piano. Il protrarsi del consiglio ha costretto a rinviare a «ieri notte o questa mattina» – hanno riferito i segretari di Fabi e Uilca, Lando Sileoni e Massimo Masi – l’incontro con i sindacati, previsto per le 20, nel corso del quale si sarebbe dovuto discutere della gestione degli esuberi (si parla di 3.000 tagli e 300 assunzioni) decisi da Morelli. In attesa di conoscere i numeri del piano, che secondo indiscrezioni potrebbe prevedere un utile superiore al miliardo al 2019 per la banca ripulita, il titolo ha registrato l’ennesimo rally di Borsa, chiudendo con un poderoso rialzo del 28,28% a 0,34 euro, tra scambi pari al 14,7% del capitale. Da martedì scorso le azioni hanno raddoppiato il loro valore – la capitalizzazione è ora di 1 miliardo di euro – ed è passato di mano oltre il 50% del capitale sulle voci di contatti con grandi fondi sovrani (Qatar, Kuwait, Abu Dhabi), ricchi investitori (da Blackrock a George Soros) ed hedge fund. Nessuno ha per ora assunto impegni di sottoscrizione ma chi farà richiesta potrà accedere subordinatamente alla sottoscrizione di un accordo di riservatezza. Ad alimentare la corsa del titolo ha contribuito anche il “piano B” messo a punto dal banchiere ed ex ministro, Corrado Passera, che punta a ridurre l’ammontare dell’aumento di capitale attorno agli 1-1,5 miliardi di euro grazie all’intervento di alcuni grandi fondi Usa (tra cui Atlas e Warburg Pincus). Le condizioni poste dall’ex ministro, tra cui una due diligence di qualche settimana, rischiano per ò di non essere accolte e spedire l’alternativa su un binario morto. Quel che è certo è che dopo l’approvazione del piano industriale si aprono due mesi decisivi per Mps, nel corso dei quali si capirà se la “soluzione di mercato” auspicata dal governo e a cui lavorano Jp Morgan e Medio-banca riuscirà a risolvere i problemi dell’istituto senese, allontanando una volta per tutte le spettro del “bail-in”. Oggi il piano dell’amministratore delegato Marco Morelli verrà presentato al mercato e alla stampa dopodiché inizierà il road-show di un paio di settimane tra gli investitori per convincerli a puntare sulla “nuova” Mps, ripulita da 27,7 miliardi di sofferenze. Tappe fondamentali saranno Londra, dove Morelli si fermerà da mercoledì a venerdì, e New York, dove il banchiere volerà la prossima settimana.
Arena – Giornale di Vicenza 25/10/2016
Mps in Borsa su del 28% e il cda approva il piano
MILANO ll cda di Banca Mps ha approvato all’unanimità il piano industriale al 2019 con cui presentarsi al mercato per chiedere i 5 miliardi di euro necessari a ripulire il bilancio da 27,7 miliardi di sofferenze e ad alzare le coperture sugli altri crediti deteriorati. Il via libera è arrivato in un consiglio, iniziato alle 10 e protrattosi fino a sera nel corso del quale sono stati approvati i conti del terzo trimestre e convocata l’assemblea che, a fine novembre, dovrà approvare l’aumento necessario a ricostituire i requisiti patrimoniali fissati dalla Bce. I comunicati verranno resi noti oggi prima dell’apertura dei mercati e alle 8.30 è in programma la conference call dell’ad Marco Morelli con gli analisti cui seguirà la presentazione del piano alla stampa. Il protrarsi del cda ha costretto a rinviare a «stanotte o domattina», hanno riferito Lando Sileoni e Massimo Masi, segretari di Fabi e Uilca, l’incontro con i sindacati, previsto alle 20, per discutere la gestione degli esuberi, si parla di 3.000 tagli e 300 assunzioni, decisi da Morelli. In attesa dei numeri del piano, che secondo indiscrezioni potrebbe prevedere un utile superiore al miliardo al 2019 per la banca ripulita, il titolo ha registrato l’ennesimo rally di Borsa, chiudendo con un 28,28% a 0,34 euro, tra scambi pari al 14,7% del capitale. Da martedì scorso le azioni hanno raddoppiato il valore, la capitalizzazione è ora di 1 miliardo, ed è passato di mano più del 50% del capitale sulle voci di contatti con fondi sovrani (Qatar, Kuwait, Abu Dhabi), investitori (da Blackrock a George Soros) e hedge fund. Nessuno per ora ha assunto impegni di sottoscrizione ma chi farà richiesta potrà accedere a una data room subordinatamente alla sottoscrizione di un accordo di riservatezza. Ad alimentare la corsa del titolo ha contribuito anche il «piano B» messo a punto dal banchiere ed ex ministro, Corrado Passera, che punta a ridurre l’ammontare dell’aumento di capitale attorn agli 1-1,5 miliardi di euro grazie all’intervento di alcuni grandi fondi Usa, tra cui Atlas e Warburg Pincus. Le condizioni poste da Passera, tra cui una due diligence di qualche settimana, rischiano per ò di non essere accolte e di spedire l’alternativa su un binario morto. ***
Centro 25/10/2016
Montepaschi, c’è il piano. Boom del titolo in Borsa
ROMA Il Consiglio di amministrazione di Monte dei Paschi ha approvato all’unanimità il nuovo piano industriale al 2019, con cui presentarsi al mercato per chiedere i 5 miliardi di euro necessari a ripulire il bilancio della banca da 27,7 miliardi di sofferenze e ad alzare le coperture sugli altri crediti deteriorati ancora sui libri della banca. Il via libera al piano è arrivato nel corso di un consiglio-fiume, iniziato alle 10 di mattina e protrattosi fino a sera nel corso del quale sono stati anche approvati i conti del terzo trimestre e convocata l’assemblea che, a fine novembre, dovrà approvare l’aumento fino a cinque miliardi di euro necessario a ricostituire i requisiti patrimoniali chiesti dalla Banca centrale europea. I comunicati verranno resi noti questa mattina, prima dell’apertura dei mercati, mentre alle 8.30 è in programma la conference call dell’amministratore delegato Marco Morelli con gli analisti a cui seguirà la presentazione del piano. Il protrarsi del consiglio ha costretto a rinviare a «ieri notte o questa mattina» – hanno riferito i segretari di Fabi e Uilca, Lando Sileoni e Massimo Masi – l’incontro con i sindacati, previsto per le 20, nel corso del quale si sarebbe dovuto discutere della gestione degli esuberi (si parla di 3.000 tagli e 300 assunzioni) decisi da Morelli. In attesa di conoscere i numeri del piano, che secondo indiscrezioni potrebbe prevedere un utile superiore al miliardo al 2019 per la banca ripulita, il titolo ha registrato l’ennesimo rally di Borsa, chiudendo con un poderoso rialzo del 28,28% a 0,34 euro, tra scambi pari al 14,7% del capitale. Da martedì scorso le azioni hanno raddoppiato il loro valore – la capitalizzazione è ora di 1 miliardo di euro – ed è passato di mano oltre il 50% del capitale sulle voci di contatti con grandi fondi sovrani (Qatar, Kuwait, Abu Dhabi), ricchi investitori (da Blackrock a George Soros) ed hedge fund. Nessuno ha per ora assunto impegni di sottoscrizione ma chi farà richiesta potrà accedere subordinatamente alla sottoscrizione di un accordo di riservatezza. Ad alimentare la corsa del titolo ha contribuito anche il “piano B” messo a punto dal banchiere ed ex ministro, Corrado Passera, che punta a ridurre l’ammontare dell’aumento di capitale attorno agli 1-1,5 miliardi di euro grazie all’intervento di alcuni grandi fondi Usa (tra cui Atlas e Warburg Pincus). Le condizioni poste dall’ex ministro, tra cui una due diligence di qualche settimana, rischiano per ò di non essere accolte e spedire l’alternativa su un binario morto. Quel che è certo è che dopo l’approvazione del piano industriale si aprono due mesi decisivi per Mps, nel corso dei quali si capirà se la “soluzione di mercato” auspicata dal governo e a cui lavorano Jp Morgan e Medio-banca riuscirà a risolvere i problemi dell’istituto senese, allontanando una volta per tutte le spettro del “bail-in”. Oggi il piano dell’amministratore delegato Marco Morelli verrà presentato al mercato e alla stampa dopodiché inizierà il road-show di un paio di settimane tra gli investitori per convincerli a puntare sulla “nuova” Mps, ripulita da 27,7 miliardi di sofferenze. Tappe fondamentali saranno Londra, dove Morelli si fermerà da mercoledì a venerdì, e New York, dove il banchiere volerà la prossima settimana.
Citta’ 25/10/2016
Montepaschi, c’è il piano. Boom del titolo in Borsa
ROMA Il Consiglio di amministrazione di Monte dei Paschi ha approvato all’unanimità il nuovo piano industriale al 2019, con cui presentarsi al mercato per chiedere i 5 miliardi di euro necessari a ripulire il bilancio della banca da 27,7 miliardi di sofferenze e ad alzare le coperture sugli altri crediti deteriorati ancora sui libri della banca. Il via libera al piano è arrivato nel corso di un consiglio-fiume, iniziato alle 10 di mattina e protrattosi fino a sera nel corso del quale sono stati anche approvati i conti del terzo trimestre e convocata l’assemblea che, a fine novembre, dovrà approvare l’aumento fino a cinque miliardi di euro necessario a ricostituire i requisiti patrimoniali chiesti dalla Banca centrale europea. I comunicati verranno resi noti questa mattina, prima dell’apertura dei mercati, mentre alle 8.30 è in programma la conference call dell’amministratore delegato Marco Morelli con gli analisti a cui seguirà la presentazione del piano. Il protrarsi del consiglio ha costretto a rinviare a «ieri notte o questa mattina, – hanno riferito i segretari di Fabi e Uilca, Lando Sileoni e Massimo Masi – l’incontro con i sindacati, previsto per le 20, nel corso del quale si sarebbe dovuto discutere della gestione degli esuberi (si parla di 3.000 tagli e 300 assunzioni) decisi da Morelli. In attesa di conoscere i numeri del piano, che secondo indiscrezioni potrebbe prevedere un utile superiore al miliardo al 2019 per la banca ripulita, il titolo ha registrato l’ennesimo rally di Borsa, chiudendo con un poderoso rialzo del 28,28% a 0,34 euro, tra scambi pari al 14,7% del capitale. Da martedì scorso le azioni hanno raddoppiato il loro valore – la capitalizzazione è ora di 1 miliardo di euro – ed è passato di mano oltre il 50% del capitale sulle voci di contatti con grandi fondi sovrani (Qatar, Kuwait, Abu Dhabi), ricchi investitori (da Blackrock a George Soros) ed hedge fund. Nessuno ha per ora assunto impegni di sottoscrizione ma chi farà richiesta potrà accedere subordinatamente alla sottoscrizione di un accordo di riservatezza. Ad alimentare la corsa del titolo ha contribuito anche il “piano B” messo a punto dal banchiere ed ex ministro, Corrado Passera, che punta a ridurre l’ammontare dell’aumento di capitale attorno agli 1-1,5 miliardi di euro grazie all’intervento di alcuni grandi fondi Usa (tra cui Atlas e Warburg Pincus). Le condizioni poste dall’ex ministro, tra cui una due diligence di qualche settimana, rischiano per ò di non essere accolte e spedire l’alternativa su un binario morto. Quel che è certo è che dopo l’approvazione del piano industriale si aprono due mesi decisivi per Mps, nel corso dei quali si capirà se la “soluzione di mercato” auspicata dal governo e a cui lavorano Jp Morgan e Medio-banca riuscirà a risolvere i problemi dell’istituto senese, allontanando una volta per tutte le spettro del “bail-in”. Oggi il piano dell’amministratore delegato Marco Morelli verrà presentato al mercato e alla stampa dopodiché inizierà il road-show di un paio di settimane tra gli investitori per convincerli a puntare sulla “nuova” Mps, ripulita da 27,7 miliardi di sofferenze. Tappe fondamentali saranno Londra, dove Morelli si fermerà da mercoledì a venerdì, e New York, dove il banchiere volerà la prossima settimana. ***
Corriere della Sera 25/10/2016
Piano Montepaschi, 1.600 nuovi esuberi La Borsa ora scommette: balzo del 28% – Massaro Fabrizio
Un rialzo enorme del 28% in Borsa ha accompagnato ieri il Montepaschi nella lunga giornata del consiglio di amministrazione che ha approvato piano industriale, conti trimestrali e convocato l’assemblea per il 24 novembre, primo passo del terzo salvataggio della banca senese in tre anni. A Siena servono 5 miliardi di euro di nuovo patrimonio e ieri la banca guidata da Marco Morelli si è impegn at a a trovarli possibilmente entro l’anno. Con tutta evidenza il mercato ha fiutato che adesso su Siena si fa sul serio e che qualcuno potrebbe davvero essere disposto a investire sulla rinascita dell’istituto più antico del mondo. E ha capito che il titolo era davvero sceso troppo, con quasi il 90% del valore bruciato da inizio anno. Così in appena 5 sedute – da quando il cda ha preso atto del piano alternativo di Corrado Passera e dell’interesse a investire a Siena da parte di alcuni fondi di private equity contattati dall’ex ministro – il valore di Mps in Borsa è letteralmente raddoppiato: da 17 a 35 centesimi, +100%. E gli scambi sono stati enormi: solo ieri è passato di mano il 14,7% del capitale, e nelle ultime 5 sedute oltre il 50%. E la capitalizzazione è risalita a 1,017 miliardi. Il consiglio è cominciato alle 9,30 ed era ancora in corso in tarda serata, tanto che è slittato anche l’incontro con i sindacati previsto per le 20. Stamattina, dopo i comunicati stampa, Morelli presenta i dettagli del piano agli analisti finanziari alle 8,30 a Milano, quindi partirà il roadshow e si aprirà la data room per i potenziali soggetti interessati. Prima ancora per ò incontrerà i sindacati per discutere il tema più delicato: gli esuberi. «Da quello che sappiamo dovrebbero essere 1.600 nuovi esuberi che si aggiungono ai 1.400 del vecchio piano non ancora eseguiti. Ci saranno anche 300 assunzioni», anticipa Lando Sileoni, segretario generale della Fabi. Circa i numeri del piano industriale, approvato ieri all’unanimità, al 2019 l’utile atteso dovrebbe essere superiore al miliardo di euro, con una redditività che balza al 13,5%: è un effetto dell’alleggerimento del bilancio della banca, che si ritroverà ripulita da tutti i crediti in sofferenza, oggi pari a 27,7 miliardi lordi. Sarà questa la «equity story» che Morelli, accompagnato da Jp Morgan e Mediobanca, presenterà ai mercati: una start-up bancaria ma con 5 milioni di clienti. Il nodo è il patrimonio necessario, pari a 5 miliardi. Che va trovato a tutti i costi se non si vuole rischiare il «bail in», un evento che avrebbe conseguenze drammatiche. Il board si sarebbe tenuto le mani libere nella richiesta all’assemblea, per poter mixare ingresso di investitori stabili (anchor investor), conversione dei bond subordinati e aumento di capitale vero e proprio, con o senza diritto di opzione. Se ci sarà l’ok dell’assemblea — serve il 20% del capitale — la ricapitalizzazione potrebbe partire dopo il referendum del 4 dicembre (probabilmente lunedì 12) per chiudersi entro l’anno. E se vince il «sì», tutto sarà più facile. Se invece prevarrà il «no» alla riforma costituzionale, potrebbe esserci turbolenza sui mercati. E allora l’aumento slitterebbe l’anno nuovo. Fabrizio Massaro © RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere Fiorentino 25/10/2016
Monte Paschi, fiato sospeso per gli esuberi – Mps, via libera al piano industriale Fiato sospeso per i posti di lavoro – Ognibene Silvia
Gli unici dati certi nella tarda serata di ieri: il Cda del Monte dei Paschi, riunito a Milano, ha approvato all’unanimità il nuovo piano industriale e la capitalizzazione dell’istituto è risalita a oltre un miliardo di euro. Sono andate invece deluse le attese dei sindacalisti che erano stati convocati alle 20 per essere informati sulle linee generali della strategia futura disegnata dall’Ad Marco Morelli, prima della loro comunicazione al mercato fissata per questa mattina. Ma, dopo oltre 12 ore, la riunione del Consiglio della banca era ancora in corso e i sindacati sono stati invitati ad allontanarsi: incontro slittato, probabile riconvocazione a notte fonda o alle prime luci dell’alba, nessuna informazione ufficiale. La giornata si è quindi conclusa con le sole indiscrezioni della vigilia che parlano di 3 mila esuberi e 3oo assunzioni per la banca di Siena. «Il piano prevede i.600 esuberi volontari, oltre ai i.400 già contemplati dal vecchio piano ancora da portare a termine, a fronte di 3oo assunzioni», ha detto un rappresentante sindacale invitato alla riunione a partecipare le sigle Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Sinfub, Ugl Credito, Uila e Falcri rappresentate dai segretari nazionali e dai coordinatori dell’istituto senese. Sul futuro della gestione del personale peserà anche la decisione assunta la scorsa settimana dalla Corte d’appello di Firenze a proposito dei lavoratori di Fruendo, la joint venture di Bassilichi e Accenture: i giudici di secondo grado hanno dato ragione ai dipendenti che hanno chiesto di essere reintegrati in banca. Se, come pare, la decisione fiorentina spianerà la strada a sentenze favorevoli ai lavoratori anche in altre città italiane, Mps rischierà di trovarsi con mille dipendenti in più. A questo punto bisognerà anche vedere cosa faranno i sindacalisti che nel2or4 ritennero illegittima la cessione del ramo d’azienda dedito al back office: in tempo di esuberi, riterranno ancora conveniente rientrare nel perimetro del personale Mps? La lunga giornata ha lasciato l’amaro in bocca ai rappresentanti dei lavoratori, ma ha portato sollievo agli azionisti: l’attesa del piano (anzi, dei piani, se si considera che non si sono avute comunicazioni ufficiali di un diniego opposto all’opzione Passera) ha spinto il titolo al rialzo di oltre il 28% a 0,347 euro, sui livelli di metà luglio. La banca, che registra ancora un bilancio pesantemente negativo da inizio anno (-71%), ha superato nuovamente il miliardo di capitalizzazione. «è un bellissimo piano e siamo fiduciosi», le uniche parole pronunciate da un consigliere lasciando la riunione di ieri. Oggi, dopo la rivelazione ufficiale, vedremo se anche i mercati la pensano così. Silvia Ognibene ***
Gazzetta di Modena-Reggio-Nuova Ferrara 25/10/2016
Montepaschi, c’è il piano Boom del titolo in Borsa
Il Consiglio di amministrazione di Monte dei Paschi ha approvato all’unanimità il nuovo piano industriale al 2019, con cui presentarsi al mercato per chiedere i 5 miliardi di euro necessari a ripulire il bilancio della banca da 27,7 miliardi di sofferenze e ad alzare le coperture sugli altri crediti deteriorati ancora sui libri della banca. Il via libera al piano è arrivato nel corso di un consiglio-fiume, iniziato alle 10 di mattina e protrattosi fino a sera nel corso del quale sono stati anche approvati i conti del terzo trimestre e convocata l’assemblea che, a fine novembre, dovrà approvare l’aumento fino a cinque miliardi di euro necessario a ricostituire i requisiti patrimoniali chiesti dalla Banca centrale europea. I comunicati verranno resi noti questa mattina, prima dell’apertura dei mercati, mentre alle 8.30 è in programma la conference call dell’amministratore delegato Marco Morelli con gli analisti a cui seguirà la presentazione del piano. Il protrarsi del consiglio ha costretto a rinviare a «ieri notte o questa mattina» – hanno riferito i segretari di Fabi e Uilca, Lando Sileoni e Massimo Masi – l’incontro con i sindacati, previsto per le 20, nel corso del quale si sarebbe dovuto discutere della gestione degli esuberi (si parla di 3.000 tagli e 300 assunzioni) decisi da Morelli. In attesa di conoscere i numeri del piano, che secondo indiscrezioni potrebbe prevedere un utile superiore al miliardo al 2019 per la banca ripulita, il titolo ha registrato l’ennesimo rally di Borsa, chiudendo con un poderoso rialzo del 28,28% a 0,34 euro, tra scambi pari al 14,7% del capitale. Da martedì scorso le azioni hanno raddoppiato il loro valore – la capitalizzazione è ora di 1 miliardo di euro – ed è passato di mano oltre il 50% del capitale sulle voci di contatti con grandi fondi sovrani (Qatar, Kuwait, Abu Dhabi), ricchi investitori (da Blackrock a George Soros) ed hedge fund. Nessuno ha per ora assunto impegni di sottoscrizione ma chi farà richiesta potrà accedere subordinatamente alla sottoscrizione di un accordo di riservatezza. Ad alimentare la corsa del titolo ha contribuito anche il “piano B” messo a punto dal banchiere ed ex ministro, Corrado Passera, che punta a ridurre l’ammontare dell’aumento di capitale attorno agli 1-1,5 miliardi di euro grazie all’intervento di alcuni grandi fondi Usa (tra cui Atlas e Warburg Pincus). Le condizioni poste dall’ex ministro, tra cui una due diligence di qualche settimana, rischiano per ò di non essere accolte e spedire l’alternativa su un binario morto. Quel che è certo è che dopo l’approvazione del piano industriale si aprono due mesi decisivi per Mps, nel corso dei quali si capirà se la “soluzione di mercato” auspicata dal governo e a cui lavorano Jp Morgan e Medio-banca riuscirà a risolvere i problemi dell’istituto senese, allontanando una volta per tutte le spettro del “bail-in”. Oggi il piano dell’amministratore delegato Marco Morelli verrà presentato al mercato e alla stampa dopodiché inizierà il road-show di un paio di settimane tra gli investitori per convincerli a puntare sulla “nuova” Mps, ripulita da 27,7 miliardi di sofferenze. Tappe fondamentali saranno Londra, dove Morelli si fermerà da mercoledì a venerdì, e New York, dove il banchiere volerà la prossima settimana.
Gazzetta di Parma 25/10/2016
Mps, il piano passa Seduta record in Borsa – Algisi Paolo
II Cda di Mps ha approvato all’unanimità il nuovo piano industriale al 2019, con cui presentarsi al mercato per chiedere i 5 miliardi di euro necessari a ripulire il bilancio della banca da 27,7 miliardi di sofferenze e ad alzare le coperture sugli altri crediti deteriorati ancora sui libri della banca. II via libera al piano è arrivato nel corso di un consiglio-fiume, iniziato alle 10 di mattina e protrattosi fino a sera nel corso del quale sono stati anche approvati i conti del terzo trimestre e convocata l’assemblea che, a fine novembre, dovrà approvare l’aumento fino a cinque miliardi di euro necessario a ricostituire i requisiti patrimoniali chiesti dalla Bce. Oggi parla Morelli I comunicati verranno resi noti questa mattina, prima dell’apertura dei mercati, mentre alle 8.30 è in programma la conference call dell’amministratore delegato Marco Morelli con gli analisti a cui seguirà la presentazione del piano alla stampa. II protrarsi del consiglio ha costretto a rinviare a «stanotte o domattina» – hanno riferito i segretari di Fabi e Uilca, Lando Sileoni e Massimo Masi – l’incontro con i sindacati, previsto perle 20, nel corso del quale si sarebbe dovuto discutere della gestione degli esuberi (si parla di 3.000 tagli e 300 assunzioni) decisi da Morelli. In attesa di conoscere i numeri del piano, che secondo indiscrezioni potrebbe prevedere un utile superiore al miliardo al 2019 per la banca ripulita, il titolo ha registrato l’ennesimo rally di Borsa, chiudendo con un poderoso rialzo del 28,28% a 0,34 euro, tra scambi pari al 14,7% del capitale. Da martedì scorso le azioni hanno raddoppiato il loro valore -la capitalizzazione è ora di 1 miliardo di euro – ed è passato di mano oltre il 50% del capitale sulle voci di contatti con grandi fondi sovrani (Qatar, Kuwait, Abu Dhabi), ricchi investitori (da Blaackrock a George Soros) ed hedge fund. Nessuno ha per ora assunto impegni di sottoscrizione ma chi farà richiesta potrà accedere a una data room subordinatamente alla sottoscrizione di un accordo di riservatezza. II ruolo di Passera – Ad alimentare la corsa del titolo ha contribuito anche il «piano B» messo a punto dal banchiere ed ex ministro, Corrado Passera, che punta a ridurre l’ammontare dell’aumento di capitale attorno agli 1-1,5 miliardi di euro grazie all’intervento di alcuni grandi fondi Usa (tra cui Atlas e Warburg Pincus). Le condizioni poste dall’ex ministro, tra cui una due diligence di qualche settimana, rischiano per ò di non essere accolte e spedire l’alternativa su un binario morto. Tappe fondamentali saranno ora Londra, dove Morelli si fermerà da domani a venerdì, e New York, dove il banchiere volerà la prossima settimana. A fine novembre si terrà l’assemblea per approvare l’aumento di capitale, il cui esatto ammontare sarà definito, a ridosso dell’assise, sulla base della disponibilità degli obbligazionisti subordinati a convertire i propri bond in azioni e dell’impegno di eventuali anchor investor a prenotare fette importanti della ricapitalizzazione. • ***
Gazzettino 25/10/2016
Mps, via libera al piano di rilancio – Dimito Rosario
Non ci saranno solo tagli di personale (altri 1600 unità) ma anche 300 assunzioni nel piano industriale al 2019 del Montepaschi, approvato, assieme alla trimestrale e alla convocazione dell’assemblea (forse 24 novembre) sulla manovra fino a 5 miliardi, la vendita degli npl e la nomina del presidente, da un cda-fiume svoltosi a Milano e finito in nottata. Proprio l’ordine del giorno dell’assise con la delega al cda da esercitare in funzione delle modalità di attuazione della manovra di rafforzamento, avrebbe allungato i tempi della discussione fino alle ore piccole: nelle tecnicalità, alcuni consiglieri avrebbero voluto tenere aperte le porte alle opzioni alternative, come quella di Corrado Passera. Il business plan predisposto da Marco Morelli, infatti, è stato approvato all’unanimità prima delle 18,30, quando è uscito un consigliere dalla sede dando l’annuncio. Per l’ottava seduta consecutiva il titolo ne ha beneficiato chiudendo a 0,34 euro ( 28,8% con alcune sospensioni): in queste sedute è stato scambiato il 51% del capitale, con un aumento del valore del 103% contro il 13% delle altre hanche. Per il protrarsi dei lavori, l’incontro di Morelli con i segretari nazionali dei sindacati per illustrare le ricadute del piano sui dipendenti, previsto per le 20, è slittato a stamane, prima della presentazione al mercato: sarebbe stata Consob a chiedere di evitare fughe di notizie prima della comunicazione ufficiale. «Una situazione kafkiana» la definisce il leader Fabi Lando Sileoni. Al centro della discussione in cda, da quanto trapelato, la convocazione dei soci tra un mese prevedendo un ordine del giorno elastico ma compatibile con le varie opzioni legate anche al possibile adattamento di una parte del piano Passera: aumento con o senza diritto, tranche riservata alla liability management (conversione volontaria di bond in equity) o eventualmente dedicata all’ingresso di qualche investitore. Ai lavori hanno partecipato gli uomini di JpMorgan, Mediobanca, Lazard e i legali Bonelli Erede. Il board avrebbe anche concesso l’apertura di una data room per l’accesso agli investitori di Passera (Atlas, Waurburg Pincus, General Atlantic), e a tutti gli altri che si sono fatti avanti: Kia (Qatar) che avrebbe ingaggiato Morgan Stanley, Ipic (Abu Dhabi) affiancato da Rothschild, Kuwait e alcuni americani (tipo Soros e Paulson). C’è da dire che alcuni di questi anchor investor, oltre alla verifica dei conti e al ritorno dell’investimento, puntano ad avere alcune protezioni. In gergo si chiamano waterfall, cioè una scala di priorità sulla distribuzione del dividendo. Quanto alla manovra di rafforzamento tutto è aperto a seconda di come dovessero evolvere le trattative con gli anchor investor in relazione ai quali dosare la conversione e l’aumento sul mercato. Così come sulla vendita di npl, JpMorgan che con Citi e Mediobanca, darà il bridge fino a 6 miliardi sulla tranche senior che verrà ceduta con la gacs, dovrebbe avere un pegno sull’equivalente del finanziamento. Il nuovo Montepaschi che avrà dipendenti e centinaia di sportelli in meno, vuole quindi contenere i costi e aumentare i ricavi grazie alla spinta sulla banca online Widiha. Il ritorno del capitale investito (roe) dovrebbe attestarsi a regime a circa l’11% e i profitti si attesteranno oltre un miliardo. riproduzione riservata
La Verita’ 25/10/2016
Boom di Mps in Borsa Più 90% in due settimane – Antonelli Claudio
Dal cinque ottobre a oggi il titolo Mps ha macinato la bellezza del 90%. Un botto supportato dalle attese e anche dalle notizie a tamburo battente diffuse sui fondi pronti a mettere mano al portafoglio in vista dell’aumento di capitale e delle scadenze societarie che hanno

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