L'88% dei lavoratori aderisce allo sciopero indetto dalla FABI e dagli altri sindacati contro il Decreto che mette a rischio la tenuta contrattuale della categoria. Morelli: "Difenderemo fino in fondo il Contratto degli Esattoriali". Leggi l'articolo di Milano Finanza">

EQUITALIA, LO SCIOPERO FA IL PIENO DI ADESIONI

L’88% dei lavoratori aderisce allo sciopero indetto dalla FABI e dagli altri sindacati contro il Decreto che mette a rischio la tenuta contrattuale della categoria. Morelli: “Difenderemo fino in fondo il Contratto degli Esattoriali”. Leggi l’articolo di Milano Finanza
EQUITALIA, LO SCIOPERO FA IL PIENO DI ADESIONI

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L’88% dei lavoratori di Equitalia ha aderito allo sciopero indetto oggi da FABI, FIRST CISL, FISAC CGIL, UGL e UILCA, contro il Decreto del Governo, collegato alla manovra, che trasforma dal primo luglio 2017 Equitalia in ente pubblico economico controllato al 100% dall’Agenzia delle entrate e che mette a rischio la tenuta contrattuale della categoria.
Oltre allo sciopero, il primo dopo 16 anni, in mattinata si è svolta una manifestazione nazionale di piazza a Roma, davanti all’altare della Patria, alla quale hanno preso parte circa 2000 lavoratori.
“La FABI difenderà fino in fondo il Contratto Collettivo dei lavoratori esattoriali, in attesa di rinnovo da ben 8 anni, cercando di tutelare, nell’interesse generale, le grandi professionalità che esistono nel settore della riscossione. Non è cambiando nome a Equitalia che si migliorano le regoli fiscali del Paese e le si rende a misura di contribuente”, dichiara Mauro Morelli, Segretario Nazionale FABI.
“Scioperiamo contro il Decreto del Governo che, invece di promuovere una riforma fiscale più equa a favore di cittadini e imprese, penalizza ingiustamente gli 8mila lavoratori esattoriali e le loro famiglie senza risolvere i problemi della riscossione. Con questo Decreto, si mette a rischio la tenuta del Contratto Collettivo di categoria e le future pensioni integrative che tanti lavoratori onesti si sono costruiti di tasca propria in anni di attività. Non è colpendo chi fa il proprio mestiere che si migliora il servizio di riscossione fiscale”, spiega Anna Landoni, Coordinatore Nazionale FABI Equitalia.
I sindacati, in particolare, contestano alcune delle misure previste dal Decreto che avranno impatti diretti sui lavoratori.
Il provvedimento del Governo stabilisce, infatti, l’ulteriore contenimento dei costi del personale Equitalia nel triennio, nonostante ai lavoratori, già dal 2010, sia stato imposto il blocco delle retribuzioni.
Altro punto contestato riguarda l’affidamento al Ministero del Lavoro delle risorse del Fondo Pensioni integrativo di categoria, in precedenza gestite dall’INPS. I sindacati chiedono garanzie affinchè i soldi versati dai lavoratori non siano dispersi e vengano effettivamente usati a loro beneficio.
Roma 14/11/2016
Milano Finanza 15 Novembre 2016
Equitalia, in sciopero l’88% dei lavoratori
I sindacati bancari cantano vittoria, affermando che l’88% dei lavoratori di Equitalia ha aderito allo sciopero indetto
ieri da Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Ugl e Uilca, contro il decreto del Governo, collegato alla manovra, che trasforma
dal primo luglio 2017 Equitalia in ente pubblico economico controllato al 100% dall’Agenzia delle entrate e che
mette a rischio la tenuta contrattuale della categoria. «La Fabi difenderà fino in fondo il contratto collettivo dei
lavoratori esattoriali, in attesa di rinnovo da ben 8 anni, cercando di tutelare, nell’interesse generale, le grandi
professionalità che esistono nel settore della riscossione. Non è cambiando nome a Equitalia che si migliorano le
regoli fiscali del Paese e le si rende a misura di contribuente», dichiara Mauro Morelli, segretario nazionale Fabi.
Mentre Giulio Romani, segretario generale della First Cisl, chiede continuità dei diritti contrattuali e previdenziali»
per lavoratori che «hanno sempre fatto solo il loro dovere nel rispetto delle leggi e delle normative vigenti». ***
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