La FABI è scesa in piazza oggi ad Ancona davanti alla sede della Federazione delle BCC marchigiane per protestare contro il taglio del premio di risultato ai lavoratori delle Banche di Credito Cooperativo delle Marche.

La posizione intransigente della Federazione ha fatto sì che la trattativa si rompesse nei giorni scorsi dopo mesi di serrato confronto. I rappresentanti delle BCC marchigiane volevano imporre una decurtazione di oltre il 20% del premio di risultato ai lavoratori, nonostante il 2015 si fosse chiuso per gli istituti del territorio con un utile in aumento rispetto all’anno precedente: 29 milioni del 2015 contro i 21,2 del 2014.

Una proposta irricevibile per i sindacati, che in tutta risposta hanno proclamato la mobilitazione della categoria, definendo un fitto calendario di manifestazioni, iniziate oggi con il primo sit in di fronte alla sede della Federazione marchigiana.

“Siamo in piazza per denunciare il doppiopesisimo della Federazione, che da una parte mantiene alti gli stipendi di manager e consiglieri d’amministrazione e dall’altra pretende di mortificare professionalità dei lavoratori, riducendo ingiustificatamente il loro premio, nonostante l’ottimo lavoro svolto dai dipendenti durante l’anno certificato dalla crescita degli utili. Andremo fino in fondo per contrastare questa politica inaccettabile”, commenta Giammatteo Donati, Segretario provinciale FABI Marche con delega al credito cooperativo.

Altri presidi verranno organizzati nei prossimi giorni davanti alle sedi: della BCC Picena (5 dicembre), della BCC di Gradara (6 dicembre), della BCC di Metauro e della BCC di Fano (7 dicembre), mentre il 12 dicembre sarà prevista un’assemblea del personale su base provinciale in tutta la regione e per tutta la mattina.

Ancona 02/12/2016