v>Questo il commento di Lando Maria Sileoni, Segretario Generale della FABI, il sindacato di maggioranza dei lavoratori bancari, appresa la notizia che la BCE avrebbe negato al gruppo senese la proroga della ricapitalizzazione, aprendo scenari di forte instabilità per il gruppo bancario.
“Sono in ballo i destini di 26mila dipendenti e delle loro famiglie e di oltre 5 milioni di clienti”, ha ricordato Sileoni, “A questo punto diventa indispensabile che venga nominato subito un nuovo Governo e che soprattutto rimanga ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, l’unico che potrebbe gestire una situazione così complessa e difficile e che potrebbe, insieme all’Amministratore Delegato di MPS Marco Morelli, riuscire entro la fine dell’anno a raccogliere investitori per ricapitalizzare il gruppo con 5 miliardi di euro.
Di fronte all’ennesimo atteggiamento di chiusura da parte della BCE, sarebbe auspicabile che le forze politiche italiane facessero fronte comune perché se cade il gruppo MPS non andrà in crisi solo il settore bancario italiano, ma l’intera economia del nostro Paese”.
Sileoni ha poi aggiunto, in una dichiarazione rilasciato all’ANSA, che “l’attuale situazione richiederebbe un immediato e straordinario provvedimento del Consiglio dei Ministri entro questo fine settimana per mettere in sicurezza il gruppo bancario e con l’occasione affrontare altre questioni come quella relativa alla sospensione del decreto popolari da parte del Consiglio di Stato. è indispensabile non perdere altro tempo”, ha concluso il leader della FABI.