L'azienda vuole ridurre del 13% il costo del lavoro e tagliare l'integrativo ai dipendenti, ma la FABI non ci sta. Granelli: "Se i risultati economici sono deludenti è colpa dei manager. Si taglino lo stipendio loro, non i lavoratori". Leggi l'articolo del Sole 24 Ore
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CARIM, PARTE IN SALITA LA TRATTATIVA

L’azienda vuole ridurre del 13% il costo del lavoro e tagliare l’integrativo ai dipendenti, ma la FABI non ci sta. Granelli: “Se i risultati economici sono deludenti è colpa dei manager. Si taglino lo stipendio loro, non i lavoratori”. Leggi l’articolo del Sole 24 Ore
CARIM, PARTE IN SALITA LA TRATTATIVA
Entra nel vivo la vertenza Cassa di Risparmio di Rimini.
Oggi nel capoluogo romagnolo c'è stato il primo incontro tra vertici aziendali e delegazioni sindacali per avviare la trattativa sugli esuberi.
L'azienda ha dichiarato l'intenzione di ridurre del 13% il costo del lavoro annuo, intervenendo sugli organici e sulla contrattazione di secondo livello.
Nello specifico i dipendenti da tagliare, secondo CARIM, sarebbero almeno 75. Inoltre, nella lettera di avvio procedura, si parla di nuove chiusure di filiali, senza specificare quante, e di un generico taglio delle spese sulle consulenze, sugli immobili, sulla pubblicità e sulla rappresentanza.
Un piano che non è piaciuto affatto alla FABI.
"Non è ammissibile che si chiedano ulteriori sacrifici ai lavoratori. I dipendenti negli ultimi due anni si sono fatti carico di oltre 7mila giornate di solidarietà e di certo i deludenti risultati economici denunciati dalla banca non possono essere imputati a loro, ma a un management che non ha saputo gestire adeguatamente il Gruppo.
Pertanto chiediamo un'incisiva riduzione delle consulenze e delle retribuzioni degli alti dirigenti, che non sia di mera facciata, e rispediamo al mittente la proposta di tagliare il contratto integrativo ai lavoratori. Vogliamo chiarezza sul progetto industriale futuro di CARIM perché quella presentata dall'azienda sembra più un'operazione di maquillage per rendersi appetibile a qualche eventuale compratore che un vero piano di rilancio", dichiara Attilio Granelli, Segretario Nazionale FABI.
Storia difficile quella della CARIM. Sopravvissuta a un commissariamento durato ben due anni, dal 2010 al 2012, è stata poi restituita al territorio, senza per ò mai essere realmente rilanciata.
In 6 anni l'azienda, che nel 2010 contava 755 dipendenti, ha registrato un calo degli organici di circa 100 unità. Inoltre dal 2015 al 2016, ai lavoratori sono state imposte 7.200 giornate di solidarietà a cui si aggiungono ulteriori 5.800 per il 2017.
Rimini 18/01/2017

Leggi l'articolo del Sole 24 Ore che riporta la posizione della FABI

Il Sole 24 ore di giovedì 19 gennaio 2017

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