La FABI e gli altri sindacati hanno firmato con ABI un accordo per garantire un migliore accesso alle risorse del Fondo di solidarietà, l’ammortizzatore sociale di categoria.

L’intesa è stata sottoscritta per mettere nelle condizioni sia i grandi sia i piccoli gruppi bancari di finanziare i loro interventi di sostegno del reddito a favore dei lavoratori in caso di sospensione o riduzione dell’orario di lavoro.

Nello specifico, si stabilisce un tetto di gruppo per l’utilizzo dei fondi riservati alle prestazioni ordinarie.

In questo modo si assicura anche alle piccole aziende un pieno accesso alle risorse, facendo sì che i fondi non siano utilizzati solo dai grandi gruppi ma da tutti.

L’accordo codifica una prassi che era già consolidata, legittimandola.

Istituito nel 2000 grazie ad accordo sindacale il Fondo di solidarietà è composto da una parte straordinaria, da una ordinaria e da una emergenziale. La prima serve a finanziare i prepensionamenti volontari dei lavoratori coinvolti nelle ristrutturazioni bancarie, il secondo a supportare iniziative di riqualificazione o interventi di sostegno al reddito per quei lavoratori che sono in solidarietà o in riduzione di orario di lavoro, il terzo a finanziare interventi di sostegno al reddito per i dipendenti delle aziende bancarie in crisi.

“Con questo accordo”, commenta Vincenzo Saporito, Responsabile Dipartimento Welfare della FABI, “abbiamo migliorato ulteriormente le regole che disciplinano l’utilizzo del Fondo in un’ottica di equità, a garanzia di tutti i lavoratori indipendentemente dalla grandezza dell’azienda per cui lavorano”.

Roma 22/03/2017