Comportamento antisindacale della banca nei confronti della FABI. La Corte di Appello di Firenze non ha avuto dubbi nel contendere tra sindacato e Banca di Credito Cooperativo di Saturnia e Costa d’Argento.

A ricorrere in via giudiziale era stata proprio l’Organizzazione Sindacale provinciale di Viterbo, in seguito all’accordo siglato dall’azienda con le altre sigle per l’installazione di un impianto audiovisivo che permettesse anche il controllo a distanza dei lavoratori.

La FABI, sindacato maggioritario all’interno della stessa banca, ha opposto ricorso difesa dall’Avvocato Paolo Berti. Già in primo grado, il Tribunale di Grosseto, aveva riconosciuto il comportamento antisindacale dell’azienda. In appello, il giudice ha confermato e condannato la Banca alle spese processuali di I e II grado.

Nella motivazione del giudice il fatto che per applicare tale dispositivo è necessaria la firma di un accordo tra azienda e sindacati, senza peraltro specificarne quali debbano partecipare all’accordo, né facendo riferimento a criteri di maggioranza, o, in mancanza, all’acquisizione dell’autorizzazione dell’Autorità preposta. Autorità chiamata in causa dalla Banca che ha espletato nuovamente la procedura.

Viterbo 01/06/2017