Le dichiarazioni del Coordinatore FABI MPS, Franco Casini, riprese dai quotidiani di oggi: "Evitati i licenziamenti, e garantite solo uscite volontarie. Ora il rilancio della banca". Leggi gli articoli e guarda il servizio di Class CNBC">

MPS, L?ACCORDO SULLA STAMPA E TV

Le dichiarazioni del Coordinatore FABI MPS, Franco Casini, riprese dai quotidiani di oggi: “Evitati i licenziamenti, e garantite solo uscite volontarie. Ora il rilancio della banca”. Leggi gli articoli e guarda il servizio di Class CNBC
MPS, L?ACCORDO SULLA STAMPA E TV
Le dichiarazioni del Coordinatore FABI MPS, Franco Casini, riprese dai quotidiani di oggi: "Evitati i licenziamenti, e garantite solo uscite volontarie. Ora il rilancio della banca". Leggi gli articoli e guarda il servizio di Class CNBC

MPS L'ACCORDO SULLE PRIME 1200 USCITE A CLASS CNBC
Il servizio di Class CNBC in merito all'intesa sulle prime 1200 uscite del piano industriale 2017-21 con la posizione della FABI. Il servizio è andato in onda su Class CNBC venerdì 04 agosto 2017 nella trasmissione Caffè Affari delle ore 7.

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Corriere di Siena 04/08/2017
Mps, si all’uscita per 1200 – Mps, accordo per 1200 uscite
SIENA è stato firmato ieri l’accordo tra sindacati del credito e Gruppo Monte dei Paschi di Siena sulle prime 1200 uscite del piano industriale 2017-21, che prevede complessivamente 4800 esuberi entro i prossimi 5 anni. Le uscite; che avverranno entro il 31 ottobre di quest’anno, si vanno ad aggiungere alle 600 già concordate a maggio. L’accordo prevede 1200 prepensionamenti solo su base volontaria a cui potranno accedere i lavoratori che maturano i requisiti pensionistici entro il 31 ottobre 2022, con possibilità di permanenza sul Fondo esuberi, l’ammortizzatore sociale di categoria, fino a un massimo di 5 anni. L’intesa stabilisce che i lavoratori in esodo potranno godere degli stessi trattamenti di welfare riservati ai dipendenti in servizio, a cominciare dalla cassa sanitaria e dalla previdenza integrativa. A tale proposito l’Azienda, su richiesta delle organizzazioni sindacali, si è resa disponibile a rivedere le condizioni previste dall’ integrazione recente al Documento 600 (U493). Le domande di adesione potranno essere inserite dal 28 agosto al 16 settembre e, avvenuta l’accettazione delle stesse da parte della Banca, ciascun lavoratore interessato dovrà inserire le dimissioni online entro il 10 ottobre. L’Accordo prevede inoltre un incontro di verifica tra le parti, il prossimo 21 settembre per esaminare le domande pervenute e quelle accolte, oltre ad appositi incontri in caso di modifiche normative sui requisiti pensionistici. L’Azienda infine, su richiesta sindacale, si è impegnata a definire un percorso di condivisione riguardo alle tematiche derivanti dall’applicazione del Piano di ristrutturazione e di verifica dei vari step di attuazione dello stesso, all’interno di un modello di relazioni sindacali che veda il coinvolgimento sempre più attivo del sindacato, attraverso un confronto continuo, sia a livello centrale che periferico, al fine di salvaguardare il clima aziendale e la professionalità dei Lavoratori: “Con questo accordo, siamo riusciti a garantire la volontarietà dei prepensionamenti e ad evitare qualsiasi forzatura e deroga al contratto nazionale. Non ci sarà nessun licenziamento e nessuna penalizzazione, anche in termini di welfare, per i lavoratori in uscita”, ha dichiarato soddisfatto Franco Casini, coordinatore Fabi Gruppo Mps. “Adesso pretendiamo un pieno rilancio della banca, con interventi sui ricavi e non più sul costo del lavoro”. Nel frattempo c’è da sottolineare che Axa, partner assicurativo della Banca, resterà socia di Mps: “Siamo sempre stati azionisti di Mps – è stato sottolineato in una nota – in tutto abbiamo investito nella banca quasi 900 milioni di euro. Dunque restiamo azionisti, ma a un livello molto più debole a causa delle diluizione”. Da quanto si apprende non ci saranno problemi con l’ingresso di Generali nell’ azionariato del Monte, come secondo azionista dopo lo Stato attraverso la conversione dei bond.
Corriere Fiorentino 04/08/2017
Gli esuberi a Mps entro fine ottobre 1.200 prepensionamenti
SIENA In attesa del assegno da 3,9 miliardi da parte dello Stato — che diventerà azionista al 53,5% di Rocca Salimbeni — e della prima semestrale del 2017 con la maxi svalutazione collegata alla cessione di oltre 26 miliardi di crediti deteriorati, Banca Mps accelera sul piano industriale concordato con la vigilanza europea. Ieri è stata siglata l’intesa con i sindacati per 1200 uscite volontarie entro il 31 ottobre, grazie a prepensionamenti e al fondo di solidarietà del settore. Saranno così ben 1800 gli addetti che lasceranno Mps quest’anno, su un totale di 4.800 uscite (e 700 all’estero) previste entro il 2021, con una riduzione totale di addetti del 20%, cui si aggiungerà il taglio di 600 delle attuali 2.000 filiali. «Con questo accordo siamo riusciti a garantire la volontarietà dei prepensionamenti e a evitare qualsiasi forzatura e deroga al contratto nazionale», commenta Franco Casini, coordinatore Fabi Gruppo Mps, mentre le segreterie delle rappresentanze sindacali del gruppo sottolineano che ci saranno altri incontri per verificare l’applicazione dell’accordo ed i suoi effetti. Il piano di ristrutturazione ha permesso il sì all’aumento precauzionale di capitale da 8,i miliardi, 5,4 dei quali ipoteticamente a carico dello Stato — tra ricapitalizzazione immediata e ristoro a quei risparmiatori cui sono stati venduti prodotti troppo rischiosi per il loro profilo — ed il resto con la trasformazione dei bond subordinati in azioni attraverso il burden sharing, cioè la condivisione degli oneri. Mauro Bondani
Giorno – Carlino – Nazione 04/08/2017
Sindacati e Mps firmano l’accordo su altri 600 esuberi
Accordo fatto tra sindacati del credito e Mps sulle prime 1200 uscite del piano industriale 2017-21, che prevede complessivamente 4800 esuberi entro i prossimi 5 anni. Lo comunica, in una nota, la Fabi spiegando che le uscite, che avverranno entro il 31 ottobre di quest’anno, si vanno ad aggiungere alle 600 già concordate a maggio. L’accordo prevede 1200 prepensionamenti solo su base volontaria, a cui potranno accedere i lavoratori che maturano i requisiti pensionistici entro il 31 ottobre 2022, con possibilità di permanenza sul Fondo esuberi, l’ammortizzatore sociale di categoria, fino a un massimo di 5 anni.
Messaggero 04/08/2017
Mps, dal Tesoro 3,9 miliardi lo Stato va in maggioranza – r.dim.
ROMA Lo Stato è entrato ufficialmente nel capitale di Montepaschi, nazionalizzando l’istituto. Nella serata di mercoledì 1 agosto, secondo quanto risulta al Messaggero sarebbe arrivato il cro del bonifico di Bankitalia che gestisce il conto corrente di tesoreria del Ministero. L’accredito di 3,854 miliardi sarebbe avvenuto su un conto corrente acceso ad hoc da Mps. Ieri un altro cda che ha fatto seguito a quello del giorno prima che ha accettato l’offerta vincolante di Cerved e Quaestio per la piattaforma Juliet, avrebbe preso atto alla presenza di un notaio della ricapitalizzazione precauzionale. Per motivi tecnici, il consiglio avrebbe rinviato ancora l’approvazione della semestrale al 30 giugno che era in calendario il 28 luglio. Sarà un nuovo board da convocare per il 10 o 11 agosto a dare l’assenso al rendiconto di metà anno che dovrebbe chiudersi con una perdita tra 2,5-3 miliardi a causa delle rettifiche sulla cartolarizzazione con Atlante II. Dal 2011 al 2016 Siena ha perso 18 miliardi. LA CONVERSIONE Poco prima dell’aumento di capitale, come stabilito dai decreti di venerdì 28 luglio, c’è stata la condivisione dei rischi (burden sharing) con la conversione in azioni di 4,47 miliardi di bond subordinati. Il Tesoro ha acquisito il 53,5%. Le azioni del Mef sono state sottoscritte al prezzo dl 6,49 euro mentre 8,65 euro è il valore della conversione forzosa dei bond in titoli. L’ultimo passaggio della manovra riguarderà in autunno l’offerta transattiva per trasformare i bond retail convertiti in azioni in titoli senior per un controvalore di 1,5 miliardi. la condizione preliminare per il ristoro dei risparmiatori è che abbiano acquistato il bond dalla banca senese o da Mps Capital Services entro il 31 dicembre 2015 come prescritto dal decreto di Natale che ha varato il salva-banche. Le azioni verranno acquisite dal Tesoro che salirà al 70%. Gli 1,5 miliardi stanziati per il ristoro equivalgono a circa il 70% dell’emissione e secondo i calcoli fatti da Siena e dal Ministero la somma sarà sufficiente a finanziare tutti gli “indennizzi”. «Siamo sempre stati azionisti di Mps, in tutto abbiamo investito nella banca quasi 900 milioni di euro. Dunque restiamo azionisti, ma a un livello molto più debole a causa delle diluizione: dovremmo trovarci con un livello di capitale che dovrebbe essere a priori dell’1%» ha detto ieri il cfo di Axa, Gerald Harlin, interpellato sull’entità della quota in Mps post-ricapitalizzazione durante una conference call con la stampa sul risultati semestrali. Sempre ieri è stato firmato l’accordo tra sindacati del credito e gruppo Mps sulle prime 1.200 uscite del piano industriale 2017-2l, che prevede complessivamente 4.800 esuberi entro i prossimi 5 anni. Le uscite, che avverranno entro il 31 ottobre di quest’anno, si vanno ad aggiungere alle 600 già concordate a maggio. L’accordo prevede – ricorda la Fabi – 1200 prepensionamenti solo su base volontaria a cui potranno accedere i lavoratori che maturano i requisiti pensionistici entro il 31 ottobre 2022.
Mf 04/08/2017
Chiuso l’accordo su 1.200 uscite da Mps
Nessun licenziamento ma solo uscite volontarie, questo il risultato più importante dell’accordo tra sindacati del credito e il Gruppo Mps sulle prime 1.200 uscite del piano industriale 2017-21, che prevede complessivamente 4.800 esuberi entro i prossimi 5 anni. Le uscite, che avverranno entro il 31 ottobre di quest’anno, si vanno ad aggiungere alle 600 già concordate a maggio. L’ accordo prevede 1.200 prepensionamenti solo su base volontaria a cui potranno accedere i lavoratori che maturano i requisiti pensionistici entro il31 ottobre 2022, con possibilità di permanenza sul Fondo esuberi fino a un massimo di 5 anni. I lavoratori in esodo potranno godere degli stessi trattamenti di welfare riservati ai dipendenti in servizio, a cominciare dalla cassa sanitaria e dalla previdenza integrativa. «Con questo accordo, siamo riusciti a garantire la volontarietà dei prepensionamenti e ad evitare qualsiasi forzatura e deroga al contratto nazionale» è il commento di Franco Casini, coordinatore Fabi Gruppo Mps.
Prealpina 04/08/2017
Mps: 1200 prepensionamenti
è stato firmato l’accordo tra sindacati del credito e gruppo Mps sulle prime 1.200 uscite del piano industriale 2017-21, che prevede complessivamente 4.800 esuberi entro i prossimi 5 anni. Lo rendono noto i sindacati. Le uscite, che avverranno entro il 31 ottobre di quest’anno, si vanno ad aggiungere alle 600 già concordate a maggio. L’accordo prevede – ricorda la Fabi – 1.200 prepensionamenti solo su base volontaria.
Sole 24 Ore 04/08/2017
Mps, ok ai primi 1.200 esuberi C’è l’accordo con i sindacati – Mps, ok alle prime 1.200 uscite – Casadei Cristina
IL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE Mps, ok ai primi 1.200 esuberi C’è l’accordo con i sindacati Cristina Casadei • pagina 13 Cristina Casadei Entro i131 di ottobre il Monte dei Paschi di Siena si alleggerirà di 1200 bancari. Sommati ai 600 che sono usciti lo scorso maggio, secondo l’accordo siglato nel dicembre del 2016, portano a 1.800 il contatore delle uscite dal gruppo nel 2017. L’obiettivo, come dice l’ultimo piano industriale, a partire da luglio di quest’anno è arrivare a 5.500 uscite, di cui 4.800 attraverso l’ammortizzatore di settore. L’accordo che porta la sigla di Fisac Cgil, Fabi, First Cisl, Uilca e Unisin prevede che il periodo di validità del Fondo sia 5 anni e che le domande di chi ha i requisiti per uscire e voglia farlo, possano essere presentate entro i1 16 settembre. Le adesioni saranno volontarie, e pertanto non viene applicata la procedura ex legge 223/1991 Una prima verifica del raggiungimento dei risultati verrà fatta dalle parti il 21 settembre per valutare il rispetto degli obiettivi. Va sottolineato che con l’accordo, come richiesto dai sindacati, la banca si impegna ad adottare per gli aderenti al Fondo le stesse misure di sostegno attivo previste nell’accordo precedente del 23 dicembre 2016. Verranno mantenutele coperture assistenziali (polizza sanitaria) e le agevolazioni creditizie previste per chi è in servizio e in materia previdenziale, potranno essere esercitate tutte le prerogative previste dal l’articolo 14 D.lgs. 252/2005 in materia di permanenza nella forma pensionistica di appartenenza, oltre al riscatto integrale o parziale della posizione individuale maturata. In caso di decesso del dipendente durante l’adesione al Fondo, saranno applicate le norme dell’integrativo sull’assunzione per chiamata diretta del coniuge superstite. Inoltre nell’accordo è stata inserita la previsione di un finanziamento a tempo determinato a cui potrà fare ricorso chi aderisce al Fondo, nel periodo tra la cessazione del rapporto di lavoro e la liquidazione dell’assegno da parte dell’Inps. Stefano Carli, segretario della Fisac Cgil di Mps, parla di «u n accordo positivo perché conferma l’uso del fondo di sostegno al reddito per gestire i processi di riduzione degli organici in maniera volontaria e garantisce le stesse condizioni dei precedenti accordi». Accanto al tema della volontarietà delle uscite, Franco Casini, coordinatore Fabi Mps, sottolinea «che non vi sarà nessuna penalizzazione, anche in termini di welfare, per i lavoratori in uscita. Adesso, però, pretendiamo un pieno rilancio della banca, con interventi sui ricavi e non più sul costo del lavoro». Guarda in avanti anche il segretario generale della First Cisl ,Giulio Romani, che considera determinanti le prossime tappe «per portare la banca ai risultati pretesi dall’Europa: innovazione informatica per bilanciare la chiusura degli sportelli, attenzione alle condizioni di lavoro dei dipendenti in servizio, che dovranno realizzare gli obiettivi attesi, e rilancio dell’immagine della banca». Per la Uilca, Carlo Magni dice che l’accordo individua «soluzioni in grado di tutelare i diritti dei lavoratori attraverso una gestione socialmente sostenibile delle ricadute del Piano, a cominciare dalla salvaguardia delle posizioni retributive svantaggiate».
BORSAITALIANA.IT 03/08/2017
MPS: FABI, ACCORDO SU PRIME 1.200 USCITE VOLONTARIE DEL PIANO 2017-2021 – …
Casini: “Nessun licenziamento, ora serve rilancio” (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)
Roma, 03 ago – E’ stato firmato oggi l’accordo tra sindacati del credito e Gruppo Mps sulle prime 1200 uscite del piano industriale 2017-21, che prevede complessivamente 4800 esuberi entro i prossimi 5 anni. Lo comunica, in una nota, la Fabi spiegando che le uscite, che avverranno entro il 31 ottobre di quest’anno, si vanno ad aggiungere alle 600 gia’ concordate a maggio L’accordo prevede 1200 prepensionamenti solo su base volontaria a cui potranno accedere i lavoratori che maturano i requisiti pensionistici entro il 31 ottobre 2022, con possibilita’ di permanenza sul Fondo esuberi, l’ammortizzatore sociale di categoria, fino a un massimo di 5 anni. L’intesa stabilisce che i lavoratori in esodo potranno godere degli stessi trattamenti di welfare riservati ai dipendenti in servizio, a cominciare dalla cassa sanitaria e dalla previdenza integrativa ‘Con questo accordo, siamo riusciti a garantire la volontarieta’ dei prepensionamenti e ad evitare qualsiasi forzatura e deroga al contratto nazionale. Non ci sara’ nessun licenziamento e nessuna penalizzazione, anche in termini di welfare, per i lavoratori in uscita’, dichiara Franco Casini, coordinatore Fabi Gruppo Mps. ‘Adesso – aggiunge – pretendiamo un pieno rilancio della banca, con interventi sui ricavi e non piu’ sul costo del lavoro’.
FINANZA.REPUBBLICA.IT 03/08/2017
Mps, accordo con i sindacati per le prime 1.200 uscite – Economia e Finanza con Bloomberg – Repubblica.it –
E’ stato firmato oggi l’accordo tra sindacati del credito e Mps sulle prime 1200 uscite del piano industriale 2017-21, che prevede complessivamente 4800 esuberi entro i prossimi 5 anni. Lo comunica, in una nota, la Fabi spiegando che le uscite, che avverranno entro il 31 ottobre di quest’anno, si vanno ad aggiungere alle 600 già concordate a maggio. L’accordo prevede 1200 prepensionamenti solo su base volontaria a cui potranno accedere i lavoratori che maturano i requisiti pensionistici entro il 31 ottobre 2022, con possibilità di permanenza sul fondo esuberi, l’ammortizzatore sociale di categoria, fino a un massimo di 5 anni. L’intesa stabilisce che i lavoratori in esodo potranno godere degli stessi trattamenti di welfare riservati ai dipendenti in servizio, a cominciare dalla cassa sanitaria e dalla previdenza integrativa. “Con questo accordo, siamo riusciti a garantire la volontarieta’ dei prepensionamenti e ad evitare qualsiasi forzatura e deroga al contratto nazionale. Non ci sarà nessun licenziamento e nessuna penalizzazione, anche in termini di welfare, per i lavoratori in uscita”, dichiara Franco Casini, coordinatore Fabi di Mps. “Adesso – aggiunge – pretendiamo un pieno rilancio della banca, con interventi sui ricavi e non più sul costo del lavoro”.
IT.REUTERS.COM 03/08/2017
Mps, firmato accordo con sindacati su prime 1.200 uscite – Fabi
MILANO, 3 agosto (Reuters) – è stato firmato l’accordo tra sindacati del credito e Banca Monte dei Paschi di Siena sulle prime 1.200 uscite del piano industriale 2017-21, che prevede complessivamente 4.800 esuberi entro i prossimi cinque anni. E’ quanto si legge in un comunicato della Fabi. Le uscite, che avverranno entro il 31 ottobre di quest’anno, si vanno ad aggiungere alle 600 già concordate a maggio. L’accordo, riferisce il sindacato, prevede 1.200 prepensionamenti solo su base volontaria, a cui potranno accedere i lavoratori che maturano i requisiti pensionistici entro il 31 ottobre 2022, con possibilità di permanenza sul fondo esuberi, l’ammortizzatore sociale di categoria, fino a un massimo di cinque anni.
LAREPUBBLICA.IT 03/08/2017
Mps, accordo con i sindacati per le prime 1.200 uscite
MILANO – E’ stato firmato oggi l’accordo tra sindacati del credito e Mps sulle prime 1200 uscite del piano industriale 2017-21, che prevede complessivamente 4800 esuberi entro i prossimi 5 anni. Lo comunica, in una nota, la Fabi spiegando che le uscite, che avverranno entro il 31 ottobre di quest’anno, si vanno ad aggiungere alle 600 già concordate a maggio. L’accordo prevede 1200 prepensionamenti solo su base volontaria a cui potranno accedere i lavoratori che maturano i requisiti pensionistici entro il 31 ottobre 2022, con possibilità di permanenza sul fondo esuberi, l’ammortizzatore sociale di categoria, fino a un massimo di 5 anni. L’intesa stabilisce che i lavoratori in esodo potranno godere degli stessi trattamenti di welfare riservati ai dipendenti in servizio, a cominciare dalla cassa sanitaria e dalla previdenza integrativa. “Con questo accordo, siamo riusciti a garantire la volontarieta’ dei prepensionamenti e ad evitare qualsiasi forzatura e deroga al contratto nazionale. Non ci sarà nessun licenziamento e nessuna penalizzazione, anche in termini di welfare, per i lavoratori in uscita”, dichiara Franco Casini, coordinatore Fabi di Mps. “Adesso – aggiunge – pretendiamo un pieno rilancio della banca, con interventi sui ricavi e non più sul costo del lavoro”.
FIRENZEPOST.IT 03/08/2017
Monte Paschi: accordo sindacati azienda per le prime 1200 uscite del personale –
MILANO – è stato firmato l’accordo tra sindacati del credito e gruppo Mps sulle prime 1.200 uscite del piano industriale 2017-21, che prevede complessivamente 4.800 esuberi entro i prossimi 5 anni. Lo rendono noto i sindacati. Le uscite, che avverranno entro il 31 ottobre di quest’anno, si vanno ad aggiungere alle 600 già concordate a maggio. L’accordo prevede – ricorda la Fabi – 1.200 prepensionamenti solo su base volontaria a cui potranno accedere i lavoratori che maturano i requisiti pensionistici entro il 31 ottobre 2022, con possibilità di permanenza sul Fondo esuberi, l’ammortizzatore sociale di categoria, fino a un massimo di 5 anni. «Con questo accordo siamo riusciti a garantire la volontarietà dei prepensionamenti e a evitare qualsiasi forzatura e deroga al contratto nazionale», commenta Franco Casini, coordinatore Fabi Gruppo Mps. «Si confermano i contenuti e la validità del confronto in atto fra azienda e sindacato anche sul piano di ristrutturazione 2017-2021», aggiunge Carlo Magni, segretario Uilca per Mps.
BCC, IPOTESI DI NUOVO CONTRATTO APPROVATA COL 98% DEI SÌ

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Via libera di lavoratrici e lavoratori del credito cooperativo all’’accordo sul ccnl sottoscritto da Fabi, …

BANCHE, A RADIO24 LE STIME FABI SUL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ

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