Dopo che sono stati raggiunti i numeri sui prepensionamenti in MPS e nelle due ex banche venete, il leader della FABI denuncia: "In Intesa pressioni sui lavoratori. No a politica di figli e figliastri, come per i dirigenti"
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PREPENSIONAMENTI, SILEONI ALL?ATTACCO DI INTESA

Dopo che sono stati raggiunti i numeri sui prepensionamenti in MPS e nelle due ex banche venete, il leader della FABI denuncia: “In Intesa pressioni sui lavoratori. No a politica di figli e figliastri, come per i dirigenti”
PREPENSIONAMENTI, SILEONI ALL?ATTACCO DI INTESA

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“Sono stati raggiunti i numeri previsti dagli accordi per i prepensionamenti volontari delle due ex banche venete e del Gruppo MPS, figli degli accordi sindacali recentemente sottoscritti.
Mentre nel gruppo MPS la Direzione del Personale ha agito correttamente e nel rispetto dei ruoli evitando forzature, nel Gruppo Intesa i Responsabili delle Relazioni Sindacali si sono comportati in maniera border line facendo direttamente ed indirettamente pressioni sui lavoratori delle due ex banche venete che legittimamente preferivano non aderire al prepensionamento, possibilità prevista dallo stesso accordo”.
Lo denuncia Lando Maria Sileoni, Segretario Generale della FABI, il sindacato di maggioranza dei bancari.
“Il Gruppo Intesa, validamente amministrato da Carlo Messina, che ha sempre pubblicamente parlato di prepensionamenti volontari, dovrebbe ricordarsi invece che, a fronte di un accordo sindacale gestito all’epoca dal Capo del Personale Francesco Micheli e che riguardava la fuoriuscita di un numero importante di alti dirigenti con un elevato costo economico, ha attuato la politica dei figli e dei figliastri. Alcuni alti dirigenti sono stati costretti ad andarsene, altri che ricoprono cariche istituzionali importanti hanno goduto di una sorta di ingiustificato privilegio.
Aver raggiunto il numero stabilito di prepensionamenti volontari in MPS e in Intesa ci ha permesso di evitare i licenziamenti, ma rimaniamo vigili affinchè non sia attuata la “regola dei due pesi e due misure” nel Gruppo Intesa rispetto alla categoria dei dirigenti”.
All’interno di MPS sono pervenute 1.216 domande di prepensionamento, a fronte delle 1.200 concordate, e tutti i lavoratori lasceranno la banca dal primo novembre.
In Intesa le domande sono state 1.040 a fronte di 1.000 uscite preventivate, con una prima finestra di esodi al 31 ottobre e una seconda tra novembre e dicembre.
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