Si è concluso ora il primo Congresso della FABI provinciale di Prato e Pistoia contemporaneamente si aperta una nuova era.

Nonostante la categoria dei bancari, negli ultimi anni, abbia subito una riduzione nei numeri, la FABI, in tutta Italia, continua a crescere. E la costituzione del SAB di Prato e Pistoia ne è la prova tangibile.

Non un Congresso qualunque, dunque, ma un Congresso Costituente. Parte con circa 400 iscritti il nuovo percorso della FABI locale. Un momento importante, al quale non è voluto mancare neanche il Segretario Generale Lando Maria Sileoni, che pur di esserci è partito da Roma appena conclusasi la trasmissione Omnibus di La7 in cui era ospite in diretta. Due ore e mezzo di macchina ripagate dal caloroso applauso di benvenuto.

Presidente dell'assise è il Segretario Nazionale Organizzativo Franco Casini, che nel suo intervento ha voluto ringraziare a nome di tutta l'Organizzazione i colleghi.

"Questo SAB nasce soprattutto dal passaggio di colleghi ex UNISIN nella FABI. Una scelta che ci rende orgogliosi, perché significativa dell'apprezzamento che questa Organizzazione riscuote per il lavoro che svolgiamo. L'apertura di questo nuovo percorso - ha detto Casini - permetterà una presenza ancora più capillare sul territorio. Un ringraziamento, poi, non pu ò mancare nei confronti dei colleghi del SAB di Firenze che hanno supportato questa nuova costituzione".

Sul territorio, al momento, la questione più sentita è quella legata all'acquisizione delle due ex Venete in Intesa San Paolo. Forte la presenza, infatti, di Popolare di Vicenza che nel 2003 incorpor ò la CariPrato.

"Intesa, l'ho già denunciato, non sta affrontando la questione delle Venete nel modo adeguato. Le trattative in banche in cui ci sono stati problemi così gravi non possono essere gestite dagli stessi che c'erano prima".

Non poteva mancare, poi, uno sguardo alle situazioni che il Sindacato sta affrontando in questo periodo: il Contratto Nazionale dei Lavoratori delle BCC e le nuove tecnologie.

"Il prossimo anno partirà la riforma del sistema del Credito Cooperativo - ha detto Sileoni - e dobbiamo arrivare al rinnovo del Contratto Nazionale. Abbiamo ribadito a Federcasse la necessità di relazioni industriali innovative, con il coinvolgimento più ampio possibile degli stessi lavoratori e l'intenzione di presentare un protocollo che orienti il percorso per arrivare al rinnovo del Contratto".

Il settore bancario è in continuo e veloce cambiamento. E il settore ha bisogno di un sindacato autonomo autorevole, forte, capace, adeguato e lungimirante, perché ci dobbiamo difendere da soli".

Alla fine degli scrutini risultano eletti 22 membri per il Coordinamento Provinciale che, riunitosi, ha eletto al suo interno la nuova Segreteria.

Il neo Coordinatore, Riccardo Meacci, oltre a voler ringraziare i colleghi per la fiducia accordatagli, ha spiegato le motivazioni del passaggio da UNISIN alla FABI.

"Abbiamo scelto la FABI perché ne condividiamo le idee. E' un Sindacato autonomo che ha come unico interesse la categoria dei bancari. E' stata una scelta difficile e sofferta, perché abbiamo dovuto cambiare dopo tanti anni, ma lo abbiamo fatto con convinzione - ha detto Meacci -. E' cambiato il mondo del credito, così come quello delle relazioni sindacali: in FABI abbiamo la possibilità di fare sindacato sul territorio e non più solo a livello aziendale. E' un'Organizzazione che oggi ci permette di affrontare meglio i tempi e supportare i colleghi con più decisione. E' una nuova sfida, certo, ma siamo pronti ad affrontarla".

Prato, 23/09/2017

Gli eletti: