A Lodi "Il cielo è sempre più blu". Così la FABI provinciale ha voluto intitolare questa giornata, sostenuta dalle parole chiave: "sindacato", "persona", "lavoro" e "cambiamento". Presenti, oltre ai Segretari Nazionali Attilio Granelli e Giuseppe Milazzo, anche il leader FABI Sileoni che prosegue il suo tour italiano.

In platea, tra i tanti delegati, il sindaco di Lodi Sara Casanova e il vescovo della città di Lodi, il Monsignor Maurizio Malvestiti.

Il benvenuto lo dà il Segretario Coordinatore, Ettore Necchi, che oltre a fare una panoramica di questo momento difficile del settore, sottolinea il valore aggiunto della FABI sul territorio lodigiano: "una presenza massiccia in tutte le banche. In questo momento abbiamo più di 1400 iscritti (nel 1993 erano 185) grazie a questa squadra unita e coesa. Le fusioni da un lato e il progetto di concentrazione delle banche di credito cooperativo attorno alle capogruppo dall'altro, hanno determinato, negli ultimi 4 anni, la chiusura di oltre 20 sportelli delle banche ordinarie e alcuni sportelli delle BCC. Una situazione, tuttavia, che in Italia è stata arginata dal sindacato e dagli strumenti messi in campo in questi anni. Un lavoro che ha permesso di affrontare la crisi del settore ricorrendo ad ammortizzatori sociali e a uscite volontarie incentivate a fronte dei licenziamenti avvenuti in tutta Europa."

Nelle parole del Coordinatore FABI Lodi anche la fase delicata che sta attraversando il credito cooperativo ancora in attesa del rinnovo del Contratto Nazionale, con la dura presa di posizione contro Federcasse "nessun lavoratore pagherà né in termini economici né in termini sociali l'attivazione del fondo del sostegno al reddito".

Atteso con impazienza ha poi preso la paraola, tra gli applausi, il Segretario Generale FABI, Lando Maria Sileoni. "La FABI, in questi anni, è stata premiata dal consenso degli iscritti. Nonostante la crisi del settore siamo riusciti a portare avanti un ottimo lavoro di negoziazione e di comunicazione che ha consentito di diventare un punto di riferimento anche per la controparte".

Il leader della FABI, con la solita lungimiranza, ha parlato anche del futuro del settore. "Nel giro di pochi anni i gruppi bancari diminuiranno sempre più, sia per motivi di costi, sia per la pressione della BCE che vuole una semplificazione del settore bancario. Tanti ancora problemi da affrontare: la riforma delle popolari in spa che è rimasta incompleta, la mala gestio di alcune banche, le ristrutturazioni, le fusioni e gli scandali da gestire".

A fronte di tutto questo c'è il concetto di rinnovamento, importantissimo per l'organizzazione perché consentirà di aprire a nuovi settori.

A prendere la parola anche Mario Nava, vice coordinatore della struttura di Lodi. " Siamo una grande e bella realtà e per questo voglio ringraziare tutta la squadra che ci ha sempre supportato con il sorriso sulle labbra. Siamo cresciuti tanto in questi anni e non solo in termini numerici, ma anche perché ci distinguiamo per un modo di fare sindacato apolitico, rispettoso e di ampie vedute".

Prima di andare via, diretto alla prossima tappa del tour FABI, il Segretario Generale ha ribadito la forte presenza dell'organizzazione per il rinnovo del Contratto delle BCC. "Pensano di poterci ricattare. Vogliamo un contratto come quello chiuso in ABI, ma non permetteremo che a pagarlo siano i lavoratori, facendosi carico del 50% dei prepensionamenti volontari dei prossimi anni".

Lodi 30/09/2017

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