XII CONGRESSO FABI LIVORNO: LAVORO E SINDACATO, QUALE FUTURO?
Baule: “Le banche devono tornare al loro ruolo sociale. Al sindacato spetta il compito di difendere i diritti dei lavoratori ed essere pronti alle battaglie anche per un iscritto”. Casini: “Prepariamoci a quattro anni decisivi”
"Necessario individuare meccanismi e strumenti adeguati, che consentano di gestire questo particolare momento che oggi si fatica a ricondurre nell'ambito di una dimensione strategica e politica unitaria. La soluzione di questo problema presuppone un profondo cambiamento del nostro modo di pensare e di agire".
E' in apertura di relazione che la Coordinatrice FABI Livorno, Marina Baule, delinea la situazione generale e ne indica una via d'uscita. Il cambiamento, la parola chiave per uscire dall'impasse cui si trova il settore del credito.
"Il sistema bancario dovrebbe tornare al suo ruolo originario - ha detto Baule - mentre purtroppo dobbiamo prendere atto che tutte le banche sono diventate per lo più grandi negozi finanziari, con il solo scopo di fare profitto. Di fatto la finanza muove da sola immense quantità di denaro, mentre esclude nel contempo da qualsiasi accesso al credito miliardi di persone che vengono considerate non bancabili.
In pratica, la gran parte del sistema finanziario, e di quello bancario in primo luogo, non solo si è trasformata in uno strumento per fare soldi dai soldi, ma ha totalmente perso di vista il suo ruolo sociale".
E il Sindacato, in tutto questo come agisce e come viene vissuto?
"Spesso dai colleghi ci sentiamo dire che ormai il sindacato ha perso potere e non dà più le tutele di un tempo - ha continuato Baule - La realtà è che i tempi non sono più quelli del boom economico e l'egemonia delle leggi del mercato condiziona tutti gli elementi del nostro vivere quotidiano.
Manca spesso la consapevolezza che i diritti che oggi abbiamo non sono qualcosa di scontato, ma che dobbiamo presidiarli, difenderli, esercitarli. Tutto questo non è facile, ha un prezzo, esige che ognuno di noi ci metta la faccia e si impegni personalmente - ha detto la Coordinatrice".
Quindi uno sguardo alle problematiche vissute dai lavoratori, le pressioni commerciali, che vengono esercitate spesso in maniera opprimente e impropria dai manager ai vari livelli.
"Un importante risultato per la regolamentazione delle stesse è rappresentato dall'accordo raggiunto con ABI l'8 febbraio 2017 - ha ricordato Baule - Quanto in esso previsto dovrà essere messo in atto nelle banche anche con specifici accordi aziendali".
Infine, la FABI di Livorno, che ha operato all'insegna del consolidamento dei brillanti risultati, che hanno contraddistinto i periodi precedenti. Immancabile il ringraziamento allo storico Coordinatore Antonio Mirra.
Anche dal punto di vista dei servizi il SAB è particolarmente attivo, calando un vero e proprio "poker d'assi": S0S Legale, SOS Psicologia, Assistenza Fiscale & Co e Servizi di Patronato con le convenzioni stipulate.
Numerosi gli interventi, di ospiti e delegati, con un comune denominatore: il sindacato oggi deve tutelare i diritti dei lavoratori, il loro lavoro, la loro professionalità, la loro dignità.
A portare i saluti della Segreteria Nazionale, il Segretario Nazionale Organizzativo Franco Casini.
"E' lo spirito giusto quello che ho percepito qui. Ci sarà molto lavoro ancora da fare perché i tempi duri non sono ancora finiti - ha detto Casini -. Ricordiamoci che il Contratto Nazionale firmato nel 2015 è stata un'ancora di salvezza: il Fondo di Solidarietà ha permesso di evitare i licenziamenti e il Fondo per la nuova occupazione di attivare un ricambio generazionale. Ora prepariamoci al rinnovo del 2018 che sarà difficilissimo".
Quindi faro sul settore delle Banche di Credito Cooperativo.
"Continuiamo a trattare per arrivare a concludere il Contratto di colleghi che aspettano da tre anni il rinnovo. Ma dobbiamo farlo senza cedere a ricatti e raggiungere un contratto che non sia peggiorativo rispetto a quello firmato in ABI.
Siamo il primo sindacato della categoria e ne siamo orgogliosi, ma teniamo anche ben presente che abbiamo una grande responsabilità - ha detto il Segretario Nazionale -. La FABI si è battuta per difendere i lavoratori mettendoci la faccia. Ce l'ha messa il Segretario Generale, Lando Sileoni, ce l'ha messa la FABI. Abbiamo difeso sulla stampa, nelle televisioni, ogni giorno, colleghi spesso confusi con i banchieri".
"Questo è un momento storico in cui il sindacato deve essere quanto più vicino possibile ai lavoratori - ha concluso Casini -. Nessuno deve sentirsi solo. Non devono sentirsi soli i SAB, i Coordinamenti, le RSA, né tantomeno i colleghi".
I quattro anni appena trascorsi sono stati difficili, i prossimi saranno decisivi.
A chiudere, il Segretario Provinciale Amministrativo Antonio Mirra, colui che quindici anni fa prese in mano una struttura mal messa per portarla alla situazione solida di oggi.
Un intervento incentrato sulla necessità della consapevolezza che i tempi sono cambiati. "La crisi economica ha determinato bisogni crescenti, ma con un minor potere contrattuale e sindacale. Fusioni, acquisizioni, ristrutturazioni, cessioni e fallimenti ci obbligano ad essere sempre vigili e pronti. Necessari tre fattori: capacità di analisi, capacità di sintesi e alta professionalità. Attività sindacale - ha detto Mirra - vuol dire avere un ruolo istituzionale. Ci ò comporta dei diritti e dei doveri. A partire da noi".
Livorno, 17/11/2017
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Il servizio realizzato dalla FABI TV
LA SEGRETERIA PROVINCIALE
BAULE MARINA
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Segretario Coordinatore
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MIRRA ANTONIO
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Segretario Amministrativo
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CUTRUPI DOMENICO
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Segretario Provinciale
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FIORINDI STEFANO
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Segretario Provinciale
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NATI MARCO
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Segretario Provinciale
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NARDI NADIA
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Segretario Provinciale
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IL COMITATO DIRETTIVO PROVINCIALE
ARNALDI LORENZO
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BAULE MARINA
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BENASSI EDI
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CACIAGLI ROBERTO
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CAMPANI STEFANO
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CORDANO ROY
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CUTRUPI DOMENICO
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DECLEVA ENRICO
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FIORINDI STEFANO
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FOIS ELEONORA
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FULCERI ANTONIO
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GRASSI LUCIA
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GRATTA MARCO
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MANTI LEONARDO
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MARCANGELI MANUELE
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MIRRA ANTONIO
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NARDI NADIA
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NATI MARCO
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PIGHETTI SARA
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POGGIOLI PAOLA
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PUGLIA SERENA
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RATTI ALESSANDRO
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RUSCI IRENE
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SALMASI ELISA
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STAGI ENRICO
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TAMBURINI ANGELO
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VENDOLA FRANCESCA
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