IX CONGRESSO FABI ANCONA
Buonanno: “Nonostante la crisi del settore la nostra struttura è cresciuta del 40% negli ultimi quattro anni, diventando un punto di riferimento per i colleghi”. Milazzo: “La crisi del settore non è ancora terminata, ma noi come FABI siamo pronti alle sfide che si presenteranno”
Bancari: quale futuro?
è la domanda che si è posta la struttura provinciale di Ancona durante il IX Congresso Provinciale, che si è svolto oggi nel capoluogo marchigiano.
A portare i saluti della Segreteria Nazionale FABI Giuseppe Milazzo, Segretario Nazionale e neocoordinatore della FABI Milano.
Ospiti in sala, tra i delegati e i dirigenti sindacali provinciali, Paolo Citterio membro della Segretaria FABI Bergamo e Segretario Coordinatore FABI gruppo UBI, Giuseppe Taddia della struttura FABI Rimini.
La presidenza dell'assise congressuale affidata a Giuseppe Algeri, membro della segreteria FABI Bergamo.
Ha aperto i lavori il Segretario Coordinatore uscente Massimo Buonanno: "L'attuale sistema economico favorisce l'accumulo di ricchezza nelle mani di una èlite super privilegiata ai danni dei più poveri.
Il principio dello'sfruttare il momento senza pensare al futuro' insieme alle deleterie politiche commerciali attuate dalle banche hanno sicuramente contribuito alla crisi del settore".
"Bene ha fatto la FABI, insieme alle altre sigle", ha sottolineato Buonanno "a stipulare l'importantissimo protocollo sulle pressioni commerciali di febbraio 2017, perché è un inizio per costringere le aziende di credito ad affrontare un problema enorme per la nostra categoria."
"Abbiamo proposto un nuovo modello di banca più vicino alle esigenze della società - ha continuato il coordinatore - in grado di riappropriarsi delle attività in precedenza esternalizzate e proporre nuovi servizi.
Il nostro sistema bancario regionale e nazionale in questi quattro anni è stato sconvolto da un vero tsunami: la crisi della Banca delle Marche e le altre tre good bank, delle Banche venete, delle BCC di Camerino e Ancona, le difficoltà che stanno vivendo il gruppo Carige, Carim e Caricesena, il fallimento nel 2015 dell'azienda Se.Ba che ha lasciato a casa 26 dipendenti hanno dimostrato che non si pu ò più lasciare le aziende in mano a uomini soli che hanno causato disastri pagati a caro prezzo dal personale e dalla clientela.
Nonostante questo scenario, la nostra struttura provinciale è cresciuta nei numeri, arrivando a circa 1.200 iscritti. Un aumento del 40%, frutto del duro lavoro della nostra squadra unita e coesa divenuta ormai punto di riferimento per tutti i bancari della provincia."
"Il futuro non sarà facile - ha concluso Buonanno - i lavoratori coinvolti nei processi di aggregazione solo nella nostra provincia saranno diverse centinaia. Ecco, a loro assicuriamo che la FABI c'è e ci sarà.
La struttura di Ancona insieme alla Segreteria Nazionale e al Segretario Generale Sileoni continueranno ad essere un riferimento affidabile per il settore".
Di seguito la relazione di Giuseppe Milazzo, Segretario Nazionale FABI: "La nostra organizzazione sta crescendo sempre di più, sia nei numeri- siamo arrivati a 110 mila iscritti- che nella competenza.
Come sindacato dobbiamo essere pronti ad affrontare e gestire i cambiamenti in corso".
"Nonostante alcuni dicano che la crisi è alle spalle - ha continuato Milazzo - le questioni aperte sono tante e ci chiedono di essere pronti a gestirle: le regole stringenti della BCE, le trasformazioni in corso, le fusioni dei gruppi bancari. Dobbiamo chiudere il Contratto Nazionale delle BCC, difendere il CCNL ABI che è in scadenza nel 2018, difendere gli strumenti sociali che fino ad ora hanno permesso uscite solo ed esclusivamente volontarie nei vari piani industriali presentati dagli istituti bancari."
Oggi il punto di riferimento per la categoria siamo noi della FABI - ha ribadito Milazzo - La presenza del nostro Segretario Generale, Lando Maria Sileoni, nelle trasmissioni e sui giornali nazionali ha permesso di difendere la nostra categoria da chi li confondeva con i banchieri, da chi li accusava di essere corresponsabili nei casi di risparmio tradito, dimenticando che il 70% dei dipendenti delle quattro banche oggetto del decreto di risoluzione in passato avevano investito propri risparmi in azioni e obbligazioni della loro stessa banca."
Cosa pu ò fare il sindacato in futuro?
Per Milazzo non ci sono dubbi: "Il sindacato deve vigilare sugli operati delle aziende per evitare altri disastri bancari, causati da uomini soli al comando.
"In conclusione la FABI- ha detto il Segretario Nazionale - deve continuare a crescere in competenza e professionalità mantenendo le caratteristiche che la contraddistinguono da tutte le altre sigle, ossia l'autonomia e la lungimiranza nel capire le esigenze del futuro".
A chiudere i lavori Danilo Donzelli, componente della Segretaria Provinciale di Ancona: "Dal 2013 a oggi lo scenario è stato stravolto. Negli anni passati c'erano gruppi bancari che erano un riferimento nel settore del credito, come Banca Etruria e Banca Marche oggi di fatto salvate dal collasso dal gruppo UBI.
Chi poteva immaginare la situazione delle BCC, in piena trasformazione e ancora in attesa della chiusura del Contratto Nazionale.
Anche nel settore sindacale ci sono stati importanti cambiamenti e la nostra organizzazione è riuscita a crescere guidando il settore, chiudendo accordi importanti e difficili. Il futuro pu ò essere incerto, ma la FABI continuerà a difendere i posti di lavoro, la categoria dei bancari e a sostenere un modello di banca con al centro i lavoratori e le economie dei territori".
Di seguito gli interventi dei dirigenti sindacali presenti che hanno preceduto le elezioni del Comitato Direttivo Provinciale, della Segreteria Provinciale e dei delegati al Congresso Nazionale FABI di marzo 2018.
Ancona, 22/11/2017
La Segreteria Provinciale
Massimo Buonanno
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Segretario Coordinatore
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Sergio Piermattei
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Segretario Amministrativo
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Danilo Donzelli
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Segretario Provinciale
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Genny Gelmo
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Segretario Provinciale
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Marco Montenovo
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Segretario Provinciale
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Alessandro Santoni
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Segretario Provinciale
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Lorena Ascani
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Segretario Provinciale
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Comitato Direttivo Provinciale
Luca Alessandrelli
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Lorena Ascani
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Alessandra Belardinelli
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Massimo Buonanno
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Andrea Candelari
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Maurizio Carboni
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Antonella Dattilo
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Maria Ivana Di Lauro
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Lorella Di Prenda
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Danilo Donzelli
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Daniele Fiumani
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Genny Gelmo
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Gianluca Griffoni
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Vittorio Lamanuzzi
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Marco Montenovo
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Mauro Moroni
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Massimo Nisi
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Cecilia Pellacchia
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Paola Petrosilli
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Sergio Piermattei
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Debora Pierpaoli
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Paolo Rosati
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Alessandro Santoni
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Cristiano Tesei
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Giorgio Zampini
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