XX CONGRESSO FABI ROVIGO: DIRITTI E GIUSTIZIA SOCIALE
Dalla parte dei più deboli. Zuin: “Abbiamo voluto il coinvolgimento di tutti gli iscritti, perché la partecipazione è alla base dell’essere sindacato”. Giuliano Xausa: “Quando il gioco si fa duro, solo la FABI fa le mischie e placca le banche”.
"L'iscritto alla FABI è prima di tutto un associato che pu ò e deve far valere i propri pensieri e le proprie scelte, alla pari degli altri".
In queste parole di Loredano Zuin, Segretario Coordinatore della FABI di Rovigo è riassunto il senso di questo Congresso, dove si vuole fare squadra, come nel rugby, lo sport più amato della città.
Fare oggi il rappresentante sindacale FABI non è semplice specialmente in questa provincia, dove essere del sindacato autonomo significa contare solo sulle proprie forze, senza poter comunque disporre di un bacino di consenso generale.
"Purtroppo noi dobbiamo lavorare il doppio per farci conoscere, per farci apprezzare, per fornire i nostri servizi e allo stesso modo basta un niente per perdere di credibilità" - continua Zuin.
Tuttavia, sia a Rovigo sia in Italia la FABI vince, perché sa fare squadra, perché sa ben rappresentare le istanze dei bancari, di cui difende sempre e comunque gl'interessi.
Soddisfare al meglio non significa promettere mari e monti, non significa fare demagogia come fanno spesso nel nostro territorio i nostri i competitors sindacali: significa, invece, parlare chiaro non avendo timore nel dire la verità.
Tornando ai congressi provinciali, che precedono quello nazionale, questi sono solo l'inizio di un cammino che non si deve mai interrompere, un cammino che consente a tutti di sentirsi partecipi e di contare, perché sempre al centro dell'attenzione.
A presiedere i lavori è stato chiamato Franco Casini, Segretario nazionale organizzativo che, dopo le formalità di rito e gli interventi ha passato la parola al Segretario nazionale Giuliano Xausa, che ha voluto dare un "taglio" diverso al suo intervento, indossando la maglia del Rovigo Delta.
"Abbiamo superato i 110mila iscritti, perché siamo una grande squadra, fatta di persone di fiducia, che ha saputo contrastare i manager di grandi banche, rovinate da uomini soli al comando".
Soli contro tutti, senza paura. Soli perché molti concorrenti di altre sigle sono, a dir poco, troppo allineati con i centri di potere di talune aziende.
Poi, a indossare la maglia della "squadra FABI" sono stati chiamati via via alcuni dirigenti-simbolo della dura lotta condotta ogni giorno dal maggior sindacato del Credito e dal suo leader, Lando Maria Sileoni, che quotidianamente va in televisione e sui giornali per difendere la categoria dagli attacchi di chi confonde i bancari con i banchieri e da risparmiatori giustamente inferociti, a causa del "tradimento" patito per colpa di taluni istituti di credito.
"Il rugby - ha detto Xausa - è un po' il simbolo di una lotta molto dura, dove la squadra che sa fare la mischia, il placcaggio e la corsa in avanti migliori, vince. Noi della FABI, capitanati da Lando Maria Sileoni, abbiamo vinto".
Mischia come simbolo della di una lotta senza esclusione di colpi; placcaggio come capacità di bloccare certe iniziative sconsiderate delle banche; corsa in avanti come capacità di andare verso il futuro della banca e del lavoro.
Facile il parallelo con quanto fatto sinora dalla FABI e con il nuovo modello di banca, giacché l'innovazione tecnologica ha portato ad una contrazione dell'operatività tradizionale di sportello, che obbliga a ripensare il modello organizzativo.
Dopo un partecipato e vivace dibattito, un altro coupe de theatre, con la firma di un pallone da rugby, che sarà donato al "capitano", Lando Maria Sileoni, da parte dei "giocatori" della grande squadra FABI.
Per quanto riguarda la situazione nella provincia, il Segretario Coordinatore della FABI di Rovigo, chiede esplicitamente che il concetto di "squadra" si estenda al lavoro comune che dovrebbe impegnare anche le strutture provinciali vicine, per dare un prezioso sostegno ed aiuto.
"Il numero di associati, pur in crescita, non rispecchia la mole di lavoro svolta da tutti i nostri rappresentanti sindacali - ammette Zuin - Per questo riteniamo necessario ed indispensabile un maggiore e veloce scambio di informazioni con le strutture della Regione. Sempre di più serve mettere in rete le competenze, lo scambio di idee e il dibattito".
Infine, le conclusioni del Segretario coordinatore e Campione italiano di rugby, Loredano Zuin: "Abbiamo bisogno di un sindacato forte, che eviti lo smantellamento della categoria e del sistema di diritti, magari recuperando qualcosa di quanto perso in questi anni".
Rovigo, 22/11/2017
GLI ELETTI
Comitato Direttivo Provinciale
Bergamini Michele
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Bernardinello Paolo
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Binelli Mauro
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Brunizzo Luigi
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DIcuonzo Luigi
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Frizzarin Rossella
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Gatto Fabio
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Pavanini Marco
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Péiazzi Roberto
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Picchioni Eugenio
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Rossi Lorella
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Tiziani Ilaria
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Zuin Loredano
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Segreteria Provinciale
Zuin Loredano
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Dicuonzo Luigi
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Picchioni Eugenio
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Il servizio realizzato dalla FABI TV