A Bologna assemblea dei bancari dedicata al tema delle differenze di genere. In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, la FABI torna sul tema per sensibilizzare la società.
">

FABI BOLOGNA: PASSI DIFFERENTI, STESSO CAMMINO

A Bologna assemblea dei bancari dedicata al tema delle differenze di genere. In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, la FABI torna sul tema per sensibilizzare la società.
FABI BOLOGNA: PASSI DIFFERENTI, STESSO CAMMINO
Dove il tasso d'istruzione è più alto, dove il tasso di occupazione è più alto, dove c'è maggiore presenza di centri antiviolenza, ci sono maggiori femminicidi.
Il sottrarsi della donna al ruolo subalterno rispetto all'uomo scatena la violenza.
Il Presidente Mattarella ricorda come una responsabilità l'abbiano anche gli organi d'informazione, nel linguaggio che utilizzano per spiegare l'atto dell'omicidio su una compagna, una moglie, una madre.
Spesso sentiamo dire che il femminicidio è causato da un raptus. Da un momento di follia amorosa. Il non riuscire a darsi pace della fine di un rapporto.
Ma il femminicidio, molto spesso, avviene solo come momento ultimo di un'escalation di violenza. Nel momento in cui la donna, appunto, si sottrae.
Si potrebbe scrivere sul fatto che i femminicidi sono aumentati, sul fatto che viene uccisa una donna ogni due giorni e mezzo, sul fatto che i femminicidi sono i casi più frequenti di omicidio, o che nella maggior parte dei casi il femminicidio si consuma in ambiente familiare. Si potrebbe, ma forse non servirebbe o comunque non basterebbe.
La FABI, da anni, porta avanti una campagna di sensibilizzazione, di cultura dell'informazione. Ha spesso messo in luce che quello della violenza sulle donne non è un problema delle donne, ma della società. E che non è un problema che nasce all'interno di nuclei separati, ma che è qualcosa che germoglia all'interno della nostra società, ogni volta che vengono utilizzati stereotipi di genere, ogni volta che si crea un divario culturale e lavorativo tra uomini e donne.
Di tutto questo si è parlato a Bologna, all'interno di un evento organizzato dalla FABI di Bologna, a cui hanno partecipato in qualità di relatori Luisa Rosti, Centro di ricerca sugli studi di genere dell'Università di Pavia, Paolo Berti Avvocato giuslavorista Foro di Torino e Valeria D'Onofrio, Casa delle Donne Bologna. A presentare, Anna Maria Zanardi, Segreteria Provinciale FABI Bologna.
Un sindacato dei bancari che parla di violenza contro le donne.
"Tutti gli ambienti umani sono carichi di stereotipi e l'ambiente lavorativo non è immune, nemmeno il nostro - ha detto Anna Maria Zanardi -. Nonostante molte banche mettano in campo da tempo iniziative finalizzate a migliorare il clima aziendale, i cambiamenti culturali necessari per abbattere gli stereotipi di genere rimangono troppo spesso di difficile attuazione pratica. Come sindacato dei bancari, impegnato come sempre nella difesa della categoria, abbiamo ritenuto opportuno occuparci di un argomento che sta coinvolgendo la società civile. Organizzare un'assemblea al fine di coinvolgere il numero più elevato possibile di lavoratrici e lavoratori parlando di stereotipi di genere sui luoghi di lavoro auspichiamo serva come spunto di riflessione per generare una consapevolezza nuova. Non abbiamo la presunzione di cambiare il mondo - ha concluso - ma speriamo che anche un piccolo contributo possa fare la differenza".
E' di piccoli contributi che ha bisogno la società per ritrovare quella civiltà di cui la violenza non pu ò fare parte. Ne è convinta Valeria D'Onofrio, della Casa della Donne di Bologna.
"In ogni luogo, ognuno di noi pu ò fare qualcosa. La casa delle donne, fin dalla sua nascita nel 1990, porta avanti un programma non solo di ascolto ed aiuto, ma anche di cultura ed informazione - ha detto D'Onofrio -. Crediamo che una collaborazione con realtà come la FABI, all'interno delle banche, sia proficua per portare la cultura della non discriminazione anche sui posti di lavoro. Nel corso degli anni, infatti l'attività dell'associazione si è sviluppata su vari piani ampliando l'area di intervento a nuove problematiche e iniziative culturali, di prevenzione, di sensibilizzazione, di formazione ad altri soggetti, di produzione di materiale documentario. Poi ci sono le Case rifugio concepite per offrire alle donne un luogo sicuro, ma anche come luogo in cui intraprendere con tranquillità un percorso di allontanamento emotivo e materiale dalla relazione violenta e ricostruire con serenità la propria autonomia".
Poi certo ci sono i dati, quelli che dicono che sono 7milioni le donne che hanno subito violenza. Ma il problema resta a monte.
Quando, come ben argomentato da Luisa Rosati, una ragazza con un profilo scolastico migliore di un collega uomo, guadagna meno di questo….
"Partendo dal presupposto che uomini e donne hanno un cervello della stessa grandezza - ha detto la docente - statisticamente le donne hanno profili scolastici migliori, sia che abbiano un percorso di studi considerato più'femminile' (insegnamento, psicologia ecc), sia che siano laureate in materie per così dire'maschili' (ingegneria).
Eppure, nel contesto lavorativo il risultato è indubbiamente a sfavore delle donne".
Per dirla con una graduatoria chi guadagna di più:
gli uomini con lauree'maschili;
gli uomini con lauree'femminili';
le donne con lauree'maschili';
le donne con lauree'femminili'.
E' un problema della società. Un problema di mancanza di civiltà. Come ha sottolineato Paolo Berti.
"Dal punto di vista legislativo passi avanti se ne sono fatti, ma c'è ancora molto da fare. Serve un cambiamento nel modo di pensare".
L'avvocato ha portato ad esempio casi reali, sentenze. Che anche se chiuse positivamente per la donna, lasciano comunque l'amaro di essere state vittorie sofferte.
Ieri la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha lanciato l'appello "Agli uomini non violenti dico: uscite dal silenzio. La battaglia contro il femminicidio si vince solo se siamo Insieme".
Un ringraziamento a Paolo Berti, per aver dedicato "A tutte le donne" di Alda Merini.
Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l'emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d'amore
che per ò grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d'amore.
Bologna, 24/11/2017

Il servizio realizzato dalla FABI TV

LA FABI CONTRO LE ESTERNALIZZAZIONI IN BCC SISTEMI INFORMATICI

27/09/2024 |

LA FABI CONTRO LE ESTERNALIZZAZIONI IN BCC SISTEMI INFORMATICI

La Federazione autonoma bancari italiani ribadisce con fermezza il «no» alla demolizione di un settore …

BCC, IPOTESI DI NUOVO CONTRATTO APPROVATA COL 98% DEI SÌ

23/09/2024 |

BCC, IPOTESI DI NUOVO CONTRATTO APPROVATA COL 98% DEI SÌ

Via libera di lavoratrici e lavoratori del credito cooperativo all’’accordo sul ccnl sottoscritto da Fabi, …

BANCHE, A RADIO24 LE STIME FABI SUL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ

23/09/2024 |

BANCHE, A RADIO24 LE STIME FABI SUL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ

L’emittente del gruppo Sole24Ore riprende i dati riportati su Messaggero e Gazzettino in un articolo …