"Da quando è letteralmente esploso il potere dei nuovi'Creso' di internet, vale a dire Facebook, Google, Amazon, Apple e Alibaba, soprannominati anche i'Big Five', da quando è diventato evidente l'Intreccio di queste società con talune banche statunitensi e il mondo della finanza che genera il fenomeno denominato'Fintech', s'intuisce in modo preoccupante il rischio che a prendere tutto siano i nuovi Creso e che la politica risulti sconfitta, riducendo i cittadini a dei nuovi'paria' del nuovo potere costituito".

Parte da questa considerazione pessimistica sulla politica, che soccombe alla finanza e all'economia, la relazione del Segretario Nazionale e Coordinatore della FABI di Cuneo, Gianfranco Luca Bertinotti.

Per questo occorre ribadire la centralità del lavoro come un "asset" intangibile e costituzionalmente protetto, un diritto su cui fondare la solidità di una famiglia, di una comunità, di uno stato libero e democratico.

LAVORO che non è un dono che cade dal cielo, ma una prerogativa per l'essere umano, per dare dignità e futuro alla sua esistenza.

LAVORO perché non possiamo pensare che l'intelletto, la conoscenza e la scienza umana trasferiscano all'intelligenza artificiale la capacità di condurre in esclusiva il destino e le sorti dell'umanità in nome del progresso fine a sé stesso.

E allora, Bertinotti avverte che "Urgono politiche di investimento integrate e strutturate per consentire interventi determinanti sui temi di ricambio generazionale di conciliazione dei tempi di vita-lavoro e di crescita occupazionale".

Questo è sempre più necessario in un lungo periodo di crisi globale e nazionale, che ha investito anche il sistema bancario, che si scopriva fragile e vulnerabile, mentre il sistema politico dimostra di non aver capito ed elaborato fino in fondo la drammaticità delle nuove regole europee sul settore creditizio.

Per fortuna c'è la FABI, che non solo ha preso la guida del sindacato, ma che è diventata punto di riferimento insostituibile per l'intero sistema e persino per le controparti.

"Il Segretario Generale della FABI Lando Maria Sileoni, dopo aver raggiunto e sottoscritto unitariamente la stipula del rinnovo del CCNL in ABI del 31 marzo 2015, ha sviluppato e resa fruibile l'idea di un nuovo modello di banca di sistema per il Paese" - rammenta Luca Bertinotti.

Un modello di banca dove lo sportello fisico riveste la sua importanza nevralgica, riempiendosi di tutti quei contenuti a carattere relazionale, consulenziale, di assistenza legale, assicurativa, fiscale per la clientela.

Un modello di banca dove le pressioni commerciali diventano finalmente un tema di confronto e intervento attraverso la determinazione di specifici istituti contrattuali, quelli regolati dal recente accordo in sede ABI dell'8 febbraio 2017.

Questo senza rinunciare alle prerogative di rilanciare le attività e i business sui sistemi di pagamento elettronici, sui "big data" e le attività di cessione degli stock di NPL, che costituiscono una nuova frontiera per la realizzazione dei ricavi nei bilanci delle banche.

La forte spinta alla digitalizzazione, ai canali virtuali e agli investimenti in tecnologia sono un'asse complementare ad un bisogno che la clientela, specie quella più giovane, richiede.

Ma il Segretario Nazionale e territoriale Bertinotti non ha dubbi: "Tutto questo non pu ò sopprimere la centralità dell'essere umano, sia cliente sia piccolo imprenditore, istituzione locale, ente, media e grande impresa a interloquire con un professionista bancario, che assurge a livello di consulente globale all'interno di uno sportello fisico e non di un ologramma".

Per procedere verso questi obiettivi, la capacità professionale e l'esistenza stessa della categoria dei bancari passa attraverso una profonda trasformazione nel tempo e nei suoi luoghi fisici, allargando la sfera delle proprie competenze e popolando settori contigui alle attività creditizie per come oggi le conosciamo.

Un'area contrattuale "estesa" per contrastare il fenomeno della rottamazione a senso unico della categoria, attraverso lo strumento del Fondo di Sostegno al Reddito, che per la prima volta ha visto l'intervento pubblico attraverso il finanziamento di 648 ml di euro, previsto nella legge di stabilità del 2016.

"Questo anche grazie all'inesauribile vitalità del Segretario Generale che ha posto al centro dell'agone mediatico la realtà della categoria e del sistema bancario" - ha riconosciuto Bertinotti.

"Le sue felici intuizioni di lavorare per un nuovo Codice Etico per i manager e i Consiglieri di Amministrazione delle banche, la recente proposta di uno sciopero bianco di due ore per orientare diversamente le proposte della Commissione Europea, in esame fino all'8 dicembre, relativamente alla percentuale di "addendum" relativo alla copertura degli NPL, danno la cifra e misurano la profondità dell'azione lungimirante del nostro Segretario Generale".

Quindi, Bertinotti, che in qualità di Segretario Nazionale segue il settore delle Banche di Credito Cooperativo, assicura: "Siamo sempre stati pronti a sottoscrivere un rinnovo del CCNL alle condizioni imprescindibili di equilibrio e dignità per tutti i Lavoratori e lo saremo ancora di più allorquando Federcasse dimostrerà un reale e concreto atteggiamento di sana e consapevole negoziazione".

E a Cuneo come vanno le cose? Nella "provincia granda" il numero complessivo degli ad detti è sceso dai circa 4100 del 2015 ai quasi 3800 dell'anno in corso.

Tuttavia, la FABI è cresciuta dell'11 per cento, riconoscimento indiscutibile "al lavoro costante e quotidiano, effettuato da tutti i nostri Rappresentanti sindacali, sportello bancario per sportello bancario, con servizi e assistenza resi sui temi sindacali, giuslavoristici, legali, assicurativi, fiscali, pensionistici e del tempo libero".

Al dibattito, fra gli altri, hanno portato il loro contributo Giuseppe Ghisolfi, Presidente della Cassa di Risparmio di Fossano e V. Presidente di ACRI, e la Senatrice Patrizia Manassero, che, prima di iniziare la sua carriera politica, aveva cominciato a lavorare presso l'Istituto Bancario Sanpaolo di Torino.

Infine, Luca Bertinotti lancia uno sguardo al futuro: "Vogliamo pensare in modo particolare alle nostre amiche rappresentanti sindacali della provincia di Cuneo, che negli ultimi mesi hanno voluto dare valore e concretezza ai forti desiderata della Segreteria Provinciale uscente e cioè la ricerca del'dopo di noi', del ricambio generazionale e di genere che passa attraverso la grande sensibilità e le capacità delle donne di dare futuro ad un'attività non certamente così semplice, proprio per la conciliazione dei tempi di vita e lavoro, come quella sindacale".

Non potevano mancare, in questa terra e in questo momento, ricordo e genuina commozione per Angelo Ferrero e Marco Ghibaudo: vivranno sempre nel cuore della FABI di Cuneo.

Cuneo, 24/11/2017