XIX CONGRESSO FABI ASTI: LA BANCA E LE SFIDE DEL FUTURO
Bossola: “Puntare sul legame fondamentale tra banca e territorio”. Bertinotti: “Lungimiranza, il nostro elemento vincente”. Santi: “Lavoro, diritto di tutti e fulcro dell’esistenza umana”
Davanti a una platea composta da delegate e delegati provenienti da tutto il territorio, si celebra oggi il XIX Congresso Provinciale della FABI di Asti.
Tra le autorità presenti, Marco Gabusi, Presidente della Provincia, Maurizio Rasero, Sindaco della Città e Marcello Coppo, Vice-Sindaco e Assessore al Lavoro.
Mauro Bossola, Segretario Generale Aggiunto, apre il suo intervento ricordando le proprie origini legate al territorio astigiano e coglie l'occasione per un positivo "in-put" rivolto ai rappresentanti delle istituzioni presenti, al fine di stimolare una proficua collaborazione tra banche e territorio.
Bossola sottolinea come la Cassa di Risparmio di Asti abbia tutte le carte in regola per essere un'azienda leader, non solo a livello locale.
La Cassa di Risparmio in questione è, infatti, un'azienda di credito sana, molto presente sul territorio, ben governata e con un personale preparato, che non pu ò perdere l'occasione di mettersi in gioco, di puntare sul futuro, in sinergia con tutte le forze che intendono investire sul territorio.
Bossola entra poi nel merito dello scenario bancario generale, ricordando la temibile'patologia' dell'uomo solo al comando che ha causato la maggior parte dei disastri del settore, insieme agli interventi deboli e tardivi da parte di Bankitalia, Consob e Governo, seguiti dall'intervento della Nouy, Capo della vigilanza BCE.
"è comprensibile la preoccupazione internazionale sullo stock di crediti deteriorati delle banche italiane - prosegue Bossola - ma è inaccettabile che tale attenzione sia rivolta esclusivamente ai nostri npl e non all'immensa mole di derivati delle banche tedesche e francesi o ai debiti immobiliari delle banche spagnole".
Ancora una volta, pesi e misure differenti che danneggiano esclusivamente il nostro Paese.
E la necessità, ora, di riconquistare la fiducia dei clienti, dei risparmiatori.
Spetta poi ad Orietta Santi, Segretario Amministrativo del SAB, entrare nel vivo dei lavori congressuali, presentando la relazione introduttiva.
La parola'lavoro' è al centro del suo intervento, così come il lavoro è al centro della vita di ogni essere umano, rappresentando la possibilità di rendersi indipendenti, di creare una famiglia, di vivere realizzando i propri sogni e desideri.
"Il lavoro ha dignità e dà dignità e dovrebbe essere un diritto per tutti", queste le parole di Papa Francesco, riportate dal Segretario Amministrativo.
Un lavoro che ha tante facce: il lavoro che i giovani non trovano, che i'diversamente giovani' faticano a lasciare -'grazie' alla Riforma Fornero - e il lavoro che viene perso nel corso della vita lavorativa e che si fatica a ritrovare.
Un necessario sguardo, poi, alla situazione bancaria italiana, che vede un Paese ancora in gravi difficoltà: il proliferare delle sofferenze e dei crediti deteriorati pesa, infatti, come un macigno sui bilanci delle banche.
Nonostante le rassicurazioni del Ministro dell'Economia Padoan e dello stesso Presidente della Repubblica Mattarella, è palese che ci siano ancora problemi: le scelte scellerate di alcuni banchieri, il credito clientelare, la carente vigilanza hanno messo in ginocchio il settore.
Orietta Santi ricorda poi il ruolo insostituibile della persona fisica, della figura umana in banca: tecnologie e processi di digitalizzazione non potranno mai sostituire le nuove ed evolute attività e professionalità che il personale bancario potrà e dovrà svolgere, in termini di servizi e consulenze a tutto campo.
"La categoria dei bancari non pu ò né deve sentirsi come una riserva indiana accerchiata e sempre più compressa dai fenomeni e dalle trasformazioni in atto. La centralità dell'essere umano è alla base del futuro delle banche", questo il pensiero di Santi.
Ed è proprio il modello di banca proposto dalla FABI, che dimostra, ancora una volta, un'assoluta consapevolezza dei tempi e la volontà di confrontarsi giocando d'anticipo.
Un ringraziamento particolare va, quindi, al Segretario Generale Lando Maria Sileoni che, in questi anni difficili, ha preso per mano la FABI e l'ha portata ad essere ancor di più il motore trainante di tutti gli accordi del settore, garantendo la tenuta dell'intera categoria.
Una nota sui grandi risultati raggiunti dal primo sindacato del credito: l'attivazione del FOC, un fondo che ha permesso ad oggi circa 16.000 assunzioni a tempo indeterminato, l'accordo sulle libertà sindacali e quello sulle politiche commerciali.
E gli obiettivi da raggiungere, primo fra tutti il Contratto Nazionale, fondamentale baluardo, "la casa comune senza la quale si rischia di rimanere senza tetto", cioè senza le tutele fondamentali imprescindibili.
Orietta Santi si sofferma poi sulla situazione locale, con un SAB che conta circa 400 iscritti e un trend crescente negli ultimi quattro anni, nonostante il numero di esodi in aumento.
"La FABI di Asti è cresciuta e ha saputo rinnovarsi e questo Congresso ne è la dimostrazione. La Segreteria uscente lascia ai nuovi Colleghi che saranno eletti una situazione patrimoniale e di iscritti in ottima salute", questo il positivo rendiconto di Santi.
"Oggi, più che mai, l'autonomia è un valore da rispettare e difendere. Noi siamo la FABI, orgogliosi di rappresentare e tutelare i lavoratori del settore bancario, un compito non facile, ma è proprio nelle difficoltà che emergono i più forti. E noi, lasciatemelo dire, siamo i più forti, da sempre e per sempre!" l'appassionata conclusione del Segretario Amministrativo.
Luca Bertinotti, Segretario Nazionale, espone una chiara sintesi dei temi principali del settore, facendo una panoramica storica di riferimento.
Ricorda come l'UNESCO abbia riconosciuto ai Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato il valore di Patrimonio Mondiale: segno questo che quando l'Italia "fa sistema" i risultati non tardano a farsi vedere.
L'importanza della coesione, quindi, per raggiungere i veri obiettivi, i traguardi concreti.
E la necessità di guardare avanti, studiando quello che avviene nel mondo: non possiamo limitarci al nostro "piccolo orto", gli eventi mondiali sono tutti collegati tra loro e solo mantenendo uno sguardo aperto a 360 gradi avremo la possibilità di prevenire o, almeno, intervenire tempestivamente.
La FABI e le iniziative del primo sindacato del credito partono, tutte, da questo presupposto: per questo motivo la FABI rappresenta l'ancora di salvezza dell'intera categoria dei bancari, grazie alla lungimiranza del Segretario Generale Sileoni e dell'intera Segreteria Nazionale.
Mariandrea La Rocca, a testimonianza del ricambio generazionale che si sta realizzando con successo all'interno del SAB, fa il punto sui vari aspetti evolutivi del settore: non ultimo, lo smart-working, visto come possibilità di un positivo cambio culturale che pu ò avvenire solo grazie al continuo coinvolgimento e alla collaborazione fattiva di tutte le parti in campo.
Lo smart working, oltre a palesi risultati in fatto di benessere per il lavoratore, ha dimostrato anche sorprendenti possibilità di risparmio per l'amministrazione e la garanzia di un servizio di qualità per il cittadino/cliente.
Loris Brizio, Responsabile del Dipartimento Salute e Sicurezza, sottolinea come la FABI sia sempre stata estremamente innovativa sotto tutti i punti di vista, compreso quello della comunicazione. Comunicazione intesa soprattutto come promozione dei valori di riferimento, azione fondamentale, questa, per garantire efficaci tutele ai lavoratori.
Molti gli interventi, che hanno rivelato una platea attenta, partecipe e, soprattutto, estremamente propositiva: un ottimo inizio per affrontare il prossimo futuro della categoria.
Asti, 30/11/2017
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