Condotta antisindacale della Banca per lo Sviluppo della Cooperazione di Credito e rimozione degli effetti prodotti: il Giudice del Lavoro di Forlì chiude a favore della FABI una questione legale sollevatasi oltre tre anni fa. I fatti risalgano al 2015, quando la Banca Romagna Cooperativa - Credito Cooperativo Romagna Centro e Macerone, all'epoca in liquidazione coatta amministrativa, aveva violato, a detta della FABI, gli obblighi informativi previsti dal Contratto Collettivo Nazionale del Credito Cooperativo e attuato un trasferimento d'azienda, con il passaggio dei lavoratori all'odierna Banca per lo Sviluppo della Cooperazione di Credito Spa, con un accordo stipulato con altre Organizzazioni Sindacali senza rispettare gli obblighi informativi previsti dal Contratto stesso.
L'accordo in questione, non sottoscritto dalla FABI, prevedeva un passaggio dei lavoratori all'azienda acquirente con un taglio degli stipendi del 40%.
La Federazione, legalmente assistita dall'Avvocato Paolo Berti, si è, dunque, rivolta al Giudice del Lavoro.
"Il tribunale di Forlì ha non solo riconosciuto l'antisindacalità della condotta, consistita nel non aver dato alle Organizzazioni Sindacali le informative di Legge e di Contratto preventive alla cessione, ma ha anche condannato la banca ad aprire la trattativa con i sindacati e a rivedere di conseguenza i trattamenti retributivi dei lavoratori. Siamo non solo contenti - ha commentato Berti - ma entusiasti per un risultato che riteniamo giuridicamente e nel merito eccezionale".
Forlì, 24/01/2018
Il servizio realizzato dalla FABI TV