ACCORDO UNICREDIT: LIVELLI OCCUPAZIONALI INTATTI
Dopo quaranta ore di trattative, alle 8,30 sindacati del credito e azienda hanno trovato la quadra su prepensionamenti e nuove assunzioni. Morelli: “Un fatto mai accaduto, ogni uscita sarà compensata da un nuovo ingresso”
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Dopo quaranta ore di trattative, questa mattina alle 8,30, è arrivata la firma sull’accordo tra Unicredit e Organizzazioni sindacali.
L’istituto di credito, che era partito da una ferma posizione in tema prepensionamenti, ha fatto un passo indietro: piano esodi solo volontario e incentivato e assunzioni per ogni dipendente in uscita.
Nel dettaglio, viene riaperta la possibilità di prepensionamento esclusivamente volontario per i lavoratori che non vi avevano aderito un anno fa. Inoltre, successivamente, per i lavoratori che matureranno i requisiti pensionistici entro il 1° giugno 2024, circa 800.
Stimate circa 550 uscite, alle quali corrisponderanno assunzioni in egual misura.
I nuovi ingressi andranno a rafforzare la rete, soprattutto nelle aree in carenza di organico.
L’azienda aprirà anche la possibilità a tutti coloro che abbiano almeno 5 anni di anzianità e non in possesso dei requisiti pensionistici, la possibilità di uscire volontariamente con un bonus fino ad un massimo di 36 mensilità.
Nell’accordo è previsto anche il rientro delle lavorazioni e del personale esternalizzato in ES-SSC.
Inoltre, il sindacato è riuscito ad ottenere l’allungamento di un anno delle garanzie occupazionali, per le altre società esternalizzate, Abas e VTS.
Soddisfazione della FABI: “Un fatto che non si era mai verificato prima – ha commentato Mauro Morelli, Segretario Nazionale FABI – con questo accordo rimango intatti i livelli occupazionali in tutto il Gruppo. Unicredit ha rivisto in modo significativo le sue posizioni di partenza: i prepensionamenti rimangono solo ed esclusivamente volontari e con assunzioni contemporanee nel rapporto di uno ad uno. Un’opportunità imperdibile per i giovani laureati, in un mercato del lavoro e in una categoria che fa enorme fatica a rinnovarsi, ma anche un’opportunità per chi ha perso il lavoro e si trova ancora nel fondo emergenziale. Un’opportunità – ha concluso Morelli – che il sindacato ha voluto cogliere fortemente, mettendo per ò sempre al centro il libero arbitrio dei lavoratori di aderire o meno”.
Nell’accordo, riconosciuto anche un VAP di 800 euro medi contanti o 1150 in conto welfare, a scelta del lavoratore e prevista l’attivazione di alcune commissioni che ricerchino condivisone su organizzazione del lavoro, riforma del welfare, previdenza complementare, assistenza, attività ricreative e servizi alla persona, tutela economica, formazione, qualità del lavoro e politiche commerciali.
Milano, 01/02/2017
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