Firmato questa notte l'accordo che definisce le modalità di cessione del ramo "recupero crediti" da CARIGE al Credito Fondiario. La FABI: "Ottenute garanzie importanti per salvaguardare i posti di lavoro"
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RECUPERO CREDITI, SINDACATI TROVANO ACCORDO CON CARIGE

Firmato questa notte l’accordo che definisce le modalità di cessione del ramo “recupero crediti” da CARIGE al Credito Fondiario. La FABI: “Ottenute garanzie importanti per salvaguardare i posti di lavoro”
RECUPERO CREDITI, SINDACATI TROVANO ACCORDO CON CARIGE

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Alle 3,30 di questa notte è stato firmato l’accordo tra sindacati, Banca CARIGE e Credito Fondiario riguardante l’attività di recupero crediti.
La decisione della Banca di cedere al Credito Fondiario il ramo d’azienda “Recupero crediti e contenzioso” aveva aperto la procedura per 56 unità di personale.
Le Organizzazioni Sindacali, dopo un’impegnativa trattativa, sono riuscite ad ottenere tutte le garanzie contrattuali per i colleghi.
Restano ferme le normative vigenti del Contratto Nazionale, anche considerando che il Credito Fondiario, pur non essendo una banca in senso stretto, aderisce ad ABI.
Ottenuti importanti miglioramenti anche in tema di Contratto Integrativo per quanto riguarda previdenza complementare e assistenza sanitaria.
Inoltre, salvaguardia dei posti di lavori in caso di tensioni occupazionali. L’accordo prevede, infatti, che in caso di tensioni occupazionali presso il Credito Fondiario, causate da recesso unilaterale di Banca CARIGE, i lavoratori sarebbero assunti nell’ambito del Gruppo Banca CARIGE; in ogni altro caso, le parti hanno stabilito di incontrarsi per effettuare valutazione degli eventuali impatti occupazionali, al fine di trovare soluzioni condivise ed evitare licenziamenti.
“Credo che sia davvero un buon accordo – ha commentato Mauro Scarin, Segretario Nazionale FABI – La Banca partiva da premesse distanti dalla nostra posizione, ma siamo riusciti ad ottenere garanzie occupazionali importanti, come quella del reintegro in caso di tensioni occupazionali che l’azienda voleva assolutamente limitare”.
“Essere riusciti a mantenere le garanzie contrattuali previgenti, anche con un miglioramento nel caso del contratto integrativo è davvero un’eccezione di non facile applicazione in altre situazioni simili” – ha aggiunto Riccardo Garbarino, Coordinatore FABI CARIGE.
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