EX POPOLARE VICENZA, SINDACATI E LAVORATORI IN PIAZZA
Il presidio di fronte alla sede della ex Popolare di Vicenza. Dall’acquisizione delle Venete in Intesa sono rimaste fuori dieci aziende e 700 lavoratori. Xausa: “Impensabile lasciare settecento famiglie senza garanzie”.
Lavoratori e sindacati in presidio stamani a Vicenza, di fronte alla sede della ex Popolare acquisita da Intesa Sanpaolo. Sono settecento i lavoratori rimasti fuori dalla "messa in sicurezza" avvenuta ormai nove mesi fa, quando le ex Banche Venete entrarono a far parte di Intesa. Un'operazione che, grazie all'intervento economico dello Stato, ha salvato migliaia di posti di lavoro, lasciando per ò 700 lavoratori nel limbo dell'incertezza.
Sono i lavoratori di Apulia Previdenza, Apulia Pronto Prestito, Gruppo Banca Intermobiliare, BPVI Multicredito, Claris Factoring, Claris Leasing, Farbanca, Immobiliare Stampa, Nem, Prestinuova, ai quali, ancora oggi, mancano certezze occupazionali future.
"A distanza di nove mesi dal salvataggio delle ex Banche Venete da parte di Banca Intesa oltre 700 lavoratori non intravvedono prospettive. Per nessuna delle dieci aziende rimaste fuori dal perimetro di Intesa si è trovata ancora una soluzione - dichiara Giuliano Xausa, Segretario Nazionale FABI -. Il Governo dopo un primo incontro, dove aveva assicurato che nessun posto di lavoro sarebbe stato sacrificato, non ha ancora dato risposte concrete.
Non si riesce a parlare nemmeno con i commissari liquidatori. Riteniamo impensabile lasciare 700 famiglie senza una prospettiva considerato che il salvataggio è avvenuto con i soldi pubblici.
Useremo tutti i mezzi per stare vicino ai lavoratori e risolvere al meglio la questione" conclude Xausa.
Dal 23 giugno l'organico del Gruppo Intesa nel solo veneto è calato di oltre 800 lavoratori. In pratica, sono stati persi una media di 5 posti di lavoro al giorno.
Vicenza, 23/03/2018
Il servizio realizzato dalla FABI TV