Tre settimane di trattative per giungere alla firma tra il Gruppo NEXI e i sindacati del credito a salvaguardia dei lavoratori coinvolti nella riorganizzazione aziendale. Infatti, pochi giorni fa, il Gruppo aveva ricevuto il nullaosta della Banca d’Italia e della BCE alla riorganizzazione societaria, prevedendo la separazione tra le attività legate ai pagamenti e quelle di natura strettamente bancaria.

Preoccupazione era stata espressa dalle Organizzazioni Sindacali per il futuro dei lavoratori coinvolti, circa 1600 quelli che passeranno al nuovo polo (call center, emissione carte ecc..).

Il sindacato è riuscito ad ottenere che la società cessionaria continui ad applicare a tutti i dipendenti il Contratto Collettivo Nazionale del Credito e l’iscrizione ABI. Verrà mantenuta l’applicazione degli integrativi attualmente in vigore; iscrizione al Fondo pensione; eventuali esigenze di mobilità verranno gestite solo su base volontaria.

“Seppur manteniamo alta l’attenzione sulla situazione generale – ha dichiarato Sergio Castoldi, Coordinatore FABI NEXI – siamo soddisfatti di essere riusciti a dare garanzie ai lavoratori. Sicuramente si tratta di una separazione dolorosa, d’ora in poi non si parlerà più di Gruppo, per ò quello che più ci premeva era mantenere il Contratto del credito. Diversamente si sarebbe aperto un precedente pericoloso”.

Milano, 02/05/2018