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CONGRESSO FABI DEUTSCHE BANK
Eletti Coordinamento e Segreteria che guideranno la FABI di Gruppo per i prossimi quattro anni. Caldara: “i tempi duri non sono finiti, dovremo essere sempre più preparati”; Scarin: “Attenzione a deroghe al Contratto Nazionale”.
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“In questa vera e propria rivoluzione del sistema creditizio, non possiamo e non dobbiamo subire il cambiamento, dobbiamo continuare ad esserne protagonisti anche modificando il nostro modo di fare sindacato, tenendo ben saldi i valori che ci contraddistinguono, ma innovando gli strumenti”.
Al Congresso FABI Deutsche Bank, riunito a Riccione per il rinnovo delle cariche, si fa tesoro di quanto fatto e si guarda al prossimo futuro.
Sergio Caldara, Coordinatore uscente FABI Gruppo Deutsche Bank, entra subito nel vivo della situazione: “la flessione economica in atto già da anni ci impone di essere sempre più preparati e lungimiranti nell’affrontare le tematiche sindacali. In questi anni abbiamo lavorato con buon senso, certi di farlo nell’interesse dei colleghi e ottenendo il miglior risultato possibile. Ma siamo anche convinti che i tempi duri non siano ancora finiti, consapevoli di confrontarci con un gruppo bancario multinazionale che organizza le proprie strategie a livello globale. Possiamo orgogliosamente affermare che la FABI con la sua determinata azione ha evitato licenziamenti nel settore. Noi siamo stati da poco stati interessati da una riorganizzazione aziendale – ha ricordato Caldara – che ha causato 222 esuberi, ma siamo riusciti a chiudere un accordo che non era scontato, salvaguardando i colleghi”.
Quindi un passaggio sui sacrifici fatti dai lavoratori ai quali spesso non è corrisposto un egual sacrificio dei manager; sulle pressioni commerciali, che continuano a preoccupare i colleghi; sulla necessità delle banche di dirigersi verso nuovi modelli organizzativi da condividere con il sindacato e nuove professionalità per mantenere i livelli occupazionali.
Nel futuro del settore un ruolo determinante lo giocherà il rinnovo del Contratto Nazionale, punto su cui si è soffermato Mauro Scarin, Segretario Nazionale Organizzativo.
“Le relazioni dei Gruppi bancari sono fondamentali. Non possiamo permetterci che ci siano deroghe al Contratto Nazionale. Nei prossimi mesi partirà la trattiva per il rinnovo e le banche cercheranno ancora di portare acqua al proprio mulino. La FABI – ha detto Scarin – si sta già muovendo, sta studiando a fondo la situazione e dimostrando come oggi il taglio del costo del lavoro non sia più un tema al centro del dibattito. I lavoratori hanno già fatto sacrifici. In quest’ottica la forza dei sindacati nei Gruppi sarà determinante, perché le controparti cercheranno di far passare a livello di Gruppi quello che non passerà mai in ABI”.
Gli eletti:
Caldara Sergio
Camisasca Enrico
Calastri Vittorio
Losappio Elvira (supp.)
Menegato Monica (supp.)
Riccione, 31/05/2018
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