CONGRESSO DEL COORDINAMENTO NAZIONALE GRUPPO BPER
LE BANCHE MACINANO UTILI E ORA IL SINDACATO PRESENTERà IL CONTO
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Maria Antonietta Soggiu: “Ci siamo impegnati nel progetto della Segreteria Nazionale per un nuovo modello di banca, comprendente anche consulenza qualificata per il cliente, nuovi servizi e presenza nei territori, tale da offrire garanzie per il futuro”. Antonella Sboro: “Pronti ad affrontare il nuovo piano industriale, nessun cedimento all’azienda”.
Fabio Scola: “La situazione politica potrebbe frenare le trimestrali, ma noi pretendiamo riconoscimenti concreti per i lavoratori e non accetteremo drammatizzazioni”. Mattia Pari: “Rivendichiamo a gran voce che la redistribuzione del valore aggiunto prodotto non sia solo a vantaggio degli azionisti, ma anche dei colleghi”
“Siamo stati testimoni di un’epoca carica di cambiamenti repentini e radicali. Repentini perché i tempi del cosiddetto progresso sono talmente veloci da non consentire di metabolizzare i cambiamenti, radicali perché sono cambiati decisamente i Valori”.
Maria Antonietta Soggiu, Segretaria del Coordinamento FABI del Gruppo BPER, inquadra la situazione della banca nello scenario nazionale e internazionale, dove i bancari hanno dovuto fare i conti con modelli e concetti economici molto spesso estranei ai nostri valori di solidarietà, tutela collettiva, dignità del lavoro.
“Il legislatore ha contribuito spesso a creare un universo di precariato in cui i diritti, la dignità della persona e del lavoro sono un optional da attivare a secondo della convenienza del momento. Non è stato valutato che la facilità a licenziare, la mobilità estrema, non incoraggiano l’azienda a investire nel capitale umano”.
Per di più, l’annunciato utilizzo di strumenti di controllo e su politiche commerciali in altri settori, cercano di accreditare in maniera abbastanza evidente, un concetto di schiavitù moderna legata alla produttività e al profitto dell’impresa, in cui viene contrabbandato come sistema di incentivazione per il lavoratore il riconoscimento dei diritti basilari ottenuti da anni di lotte sindacali.
Tutto ci ò, “senza che ci sia una pronta e decisiva reazione del mondo del lavoro” – sostiene la Soggiu – che riconosce comunque che nel settore Credito “il cambiamento è stato meno invasivo, ma ha comunque generato mutamenti radicali”.
I parametri sempre più stringenti richiesti dall’Unione Europea e dalla BCE per l’attività bancaria, il recepimento in legge dello Stato della Direttiva Europea sul bail-in, nonché una riforma societaria imposta per legge (la trasformazione delle Banche Popolari in Società per Azioni), e la cecità di chi è preposto alla vigilanza di un settore strategico per l’economia del Paese, hanno prodotto nel sistema una miscela esplosiva che ne ha cambiato i connotati.
“Il peso delle ristrutturazioni del settore è ricaduto in larga parte sui lavoratori, mentre i manager, pur autori di politiche discutibili non hanno subito sostanziali contraccolpi”.
Le ultime trimestrali ci dicono che probabilmente la fase acuta delle crisi bancarie è stata ormai affrontata, tuttavia, ha lasciato sul campo cadaveri eccellenti quali la fiducia della clientela e dei risparmiatori nelle banche.
Gli analisti, nonostante le banche siano indiscutibilmente tornate agli utili, continuano a dare le loro ricette “enfatizzando la riduzione dei costi e degli Npl predicando più servizi e molta tecnologia”.
Senza un profondo ripensamento del modello di banca, così come ha proposto la FABI, e delle modalità concrete per realizzarlo, è difficile immaginare un rilancio del settore. E senza un rilancio del settore è più difficile anche un significativo rilancio dell’economia del Paese nel suo complesso.
“Tutti noi ci siamo impegnati nel progetto della Segreteria Nazionale – continua la Segretaria del Coordinamento, “un progetto, basato su una nuova visione del lavoro bancario, comprendente anche consulenza qualificata per il cliente, fatto di nuovi servizi e garante di una presenza importante nei territori, in grado di offrire garanzie per il futuro dei bancari e delle banche stesse”.
Il Segretario Nazionale, Fabio Scola, che insieme con Mattia Pari segue questo Gruppo Bancario, dopo aver portato il saluto del Segretario Generale, Lando Maria Sileoni, ha tracciato una rapida ed efficace rappresentazione del mondo bancario, calandola sia nella crisi politica del momento sia nelle veloci trasformazioni che caratterizzano il mondo dell’economia e della finanza.
In particolare, Scola si è soffermato sul problema degli Npl (crediti inesigibili), della loro riduzione e cessione, che hanno determinato il miglioramento dei bilanci, e sulle politiche commerciali della banca, soprattutto sulle pressioni che continuano a premere sui lavoratori, nonostante l’ottimo ed esigibile accordo in materia siglato con l’ABI.
“Il momento è delicato e richiede la totale compattezza dei tutta l’Organizzazione. Le fughe in avanti possono essere foriere di conseguenze pericolose, soprattutto in vista del rinnovo del Contratto Nazionale. Noi e la FABI saremo decisivi per il nostro futuro: abbiamo persone, energie, capacità, esperienza e volontà per andare avanti su una strada che porti verso un mondo migliore, che abbia al centro le persone e non l’intelligenza artificiale e il profitto ad ogni costo”.
Organizzativamente la FABI del Gruppo BPER è cresciuta nell’ultimo quadriennio di il 20%.
Secondo la Coordinatrice, M. Antonietta Soggiu, il trend di crescita è dovuto, “oltre al brand FABI, alla nostra professionalità e al nostro spirito di servizio a favore dei colleghi tutti”.
è seguito un dibattito a più voci, che ha posto l’accento sui problemi attuali, sui risultati ottenuti e sugli sviluppi futuri.
La Coordinatrice vicaria, Antonella Sboro, ha rivolto un ringraziamento affettuoso alla collega Soggiu, che desidera lasciare la guida della Delegazione FABI BPER. “Maria Antonietta ha mantenuto dritto il timone in anni difficili e tutti noi le dobbiamo molto, anche perché ci ha insegnato molto”. Stesso affetto e stesso ringraziamento hanno voluto rivolgere alla Soggiu tutti gli altri delegati intervenuti.
Infine, il Segretario Nazionale, Mattia Pari, ha ripreso quanto detto in relazione circa il rapporto cost/income si è ridotto, ponendo il Gruppo BPER tra i Gruppi più efficienti del Paese.
“Tale rapporto ci induce a rivendicare a gran voce che la redistribuzione del valore aggiunto prodotto non sia solo a vantaggio degli azionisti, ma anche ridistribuito ai colleghi, che sono stati gli artefici di risultati, attraverso un adeguato incremento del salario”.
Lo stato di salute del Gruppo, secondo Mattia Pari, consente la predisposizione di un Piano industriale che valorizzi i lavoratori, che non riduca i presidi e i servizi sui territori, ma preveda crescita qualitativa, sostegno alle famiglie e alle imprese.
“Il nostro Segretario Generale – ha detto Mattia Pari – ci ha sempre messo la faccia e così tutta la Segreteria nazionale, anche nei momenti più difficili della crisi, quando avevamo quasi tutti contro. Ci aspettiamo dalle aziende piani industriali innovativi che abbiano il coraggio di proporre un nuovo modello di banca al servizio dell’occupazione e del Paese”
LA NUOVA SEGRETERIA DI COORDINAMENTO
Baldini Pier Luigi
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B.P.E.R.
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L’AQUILA
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Cherubini Daniele
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B.P.E.R.
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REGGIO EMILIA
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Sboro Antonella
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B.P.E.R
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CHIETI
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Sacco Michele
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B.P.E.R.
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MATERA
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Soggiu Maria Antonietta
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BANCO DI SARDEGNA
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SASSARI
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