Scongiurato lo sciopero in Banco BPM. I sindacati e l'azienda hanno infatti sottoscritto un protocollo che consente la revoca dello stato di agitazione. "L'accordo - si legge in un comunicato unitario dei rappresentanti dei lavoratori - riconosce, rafforza e valorizza la centralità delle relazioni sindacali come modalità di confronto costruttiva e continuativa e ristabilisce pertanto il pieno riconoscimento della funzione rappresentativa di queste organizzazioni sindacali".

Nel merito sono state trovate soluzioni per ognuno dei sei punti della vertenza. Confermato e rafforzato, ad esempio, il valore della Commissione tecnica paritetica, che si occuperà della ricerca di soluzioni alle criticità. In questo ambito saranno anche esaminate le circolari che non dovessero risultare di chiara interpretazione e saranno illustrate quelle applicative di accordi sindacali, nazionali o aziendali. Prevista la valorizzazione delle Commissioni paritetiche tematiche (pari opportunità, formazione, politiche commerciali, salute e sicurezza).Previsti specifici interventi formativi e affiancamenti a favore del personale investito dei nuovi ruoli professionali della riorganizzazione commerciale e di SGS, Società Gestione Servizi.

Sulla riorganizzazione SGS l'accordo stabilisce che l'azienda fornisca elementi conoscitivi su attività, articolazione territoriale e numero di lavoratori impegnati.

Altro tema centrale i non performing loan (NPL) e Profamily. Argomenti che saranno al centro dell'incontro, previsto entro luglio, con l'Amministratore Delegato Giuseppe Castagna.

Sulle pressioni commerciali, l'accordo stabilisce che il modello di rete di Banco BPM si basa sulla consulenza di portafoglio, improntata alla gestione svolta nel pieno rispetto degli interessi del cliente e delle norme vigenti. A questo segue l'impegno, entro il 31 ottobre 2018, a definire un accordo aziendale sulle politiche commerciali e organizzazione del lavoro, come previsto dall'accordo nazionale vigente in materia.

Per quanto riguarda i procedimenti disciplinari, a fronte delle pesanti criticità esposte sull'argomento, i sindacati hanno ottenuto l'avvio di un approfondimento a livello di Comitato ristretto fra Azienda e rappresentanti dei lavoratori, al fine di esaminare fattispecie e casistiche che possano dare luogo a responsabilità dei lavoratori, in ottica di prevenire ed evitare ricadute di carattere disciplinare.

Infine, sulle disapplicazioni contrattuali, è stato sancito il pieno riconoscimento, entro il mese di luglio, delle indennità di mancato preavviso. Entro 6 mesi dovrà quindi essere programmata la banca ore 2016 scaduta relativa al personale ex BPM. In merito alla flessibilità settimanale e alla pausa pranzo sarà consentita la fruibilità nei termini previsti dalla circolare e dall'accordo del 30 dicembre 2017. In riferimento al tema delle spese legali si è dato atto che non ci sono, ad oggi, casi pendenti di disapplicazioni delle disposizioni del CCNL.

"In una fase di riorganizzazione di rete come quella che stiamo vivendo - ha detto Daniele Ginese, coordinatore FABI Gruppo Banco BPM - era molto sentito il problema della formazione preventiva e del mancato preavviso sui trasferimenti che provocava disagio tra i lavoratori. Anche il tema delle pressioni commerciali è stato affrontato e in generale siamo soddisfatti di aver interpretato le esigenze e messo nero su bianco la risoluzione delle problematiche segnalate dai colleghi durante le assemblee. Ci auguriamo che questo sia solo l'inizio di un proficuo confronto con l'azienda in un'ottica di salvaguardia della serenità dei lavoratori e quindi della clientela"

Milano, 26/06/2018