Per cinque giorni consecutivi i dati della Federazione su sofferenze e finanza tossica hanno occupato spazi rilevanti su tutti i media, oggi siamo su: Stampa, Brescia Oggi, Giornale di Vicenza, Arena Verona, Bergamo Oggi e Giornale Brescia. Ieri un ampio servizio sull'Ansa">

IL REPORT FABI NEL DIBATTITO SU UNIONE BANCARIA E GESTIONE NPL

Per cinque giorni consecutivi i dati della Federazione su sofferenze e finanza tossica hanno occupato spazi rilevanti su tutti i media, oggi siamo su: Stampa, Brescia Oggi, Giornale di Vicenza, Arena Verona, Bergamo Oggi e Giornale Brescia. Ieri un ampio servizio sull’Ansa
IL REPORT FABI NEL DIBATTITO SU UNIONE BANCARIA E GESTIONE NPL
Per cinque giorni consecutivi i dati della Federazione su sofferenze e finanza tossica hanno occupato spazi rilevanti su tutti i media, proprio mentre Ue e Bce prendevano decisioni importantissime su Unione bancaria e gestione degli npl. Dopo quelli dei giorni scorsi, altri articoli sono stati pubblicati oggi da: Stampa, Brescia Oggi, Giornale di Vicenza, Arena di Verona, Bergamo Oggi e Giornale di Brescia. Ieri un ampio servizio sull'Ansa.
ANSA/ Banche,npl Italia piu' redditizi, meno finanza tossica
Dati FABI.Sileoni, regolatori non si concentrino solo su crediti
(ANSA) - ROMA, 30 GIU - I crediti deteriorati italiani valgono di piu' di quelli delle banche tedesche e inglesi ed inoltre gli istituti italiani hanno in pancia meno derivati e asset illiquidi. A ricordarlo e' la FABI nel suo rapporto su sofferenze e derivati che riporta dati Eba. In base ai numeri dell'Autorita' bancaria europea infatti i derivati e asset illiquidi sono il 9,7% sul totale attivo delle banche del nostro paese a fronte del 16,6% per le banche francesi, del 17,1% per le banche inglesi e del 16,2% per le banche tedesche. Anche il trading finanziario vale in Italia il 6,3% dell'attivo di bilancio contro il 23% delle banche inglesi, il 18,5% delle banche francesi e il 19% delle banche tedesche. "I regolatori pero' - afferma il leader del sindacato dei bancari Lando Sileoni - purtroppo, non sanno o non vogliono affrontare il rischio di mercato. Sembra che preferiscano concentrarsi sugli npl perche' forse e' piu' comodo, ma questo modo di agire e' assai distorsivo e penalizzante per i sistemi bancari come quello italiano concentrati sul business tradizionale". "Imporre vendite sotto pressione di crediti deteriorati - ragiona pero' ancora Sileoni- favorisce il mercato degli speculatori, danneggiando le aziende bancarie e i loro lavoratori che hanno gia' contribuito al risanamento del settore". In base ai dati Eba inoltre, a fronte di maggiori livelli quantitativi di npl rispetto alla media dei grandi paesi europei, l'Italia puo' vantare una migliore redditivita' - con un Roe (Return on equity, utile sul capitale) nel 2017 pari al 9% contro modesti livelli dell'1,7% e del 3,9% delle banche tedesche e inglesi. (ANSA). PAT/PAT 30-GIU-18 16:46

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