La sentenza della Corte d'Appello di Milano, che conferma il corretto comportamento della FABI nei confronti dell'ex manager di PopVicenza, raccontata da Tempo, Verità, Gazzettino, Mattino di Padova, Corriere Veneto, Giornale di Vicenza, Ansa e Adnkronos.
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NIENTE DIFFAMAZIONE, FABI BATTE CAUDURO PER LA SECONDA VOLTA

La sentenza della Corte d’Appello di Milano, che conferma il corretto comportamento della FABI nei confronti dell’ex manager di PopVicenza, raccontata da Tempo, Verità, Gazzettino, Mattino di Padova, Corriere Veneto, Giornale di Vicenza, Ansa e Adnkronos.
NIENTE DIFFAMAZIONE,  FABI BATTE CAUDURO PER LA SECONDA VOLTA
La sentenza della Corte d'Appello di Milano, che conferma il corretto comportamento della Federazione nei confronti dell'ex manager di PopVicenza, raccontata da Tempo, Verità, Gazzettino, Mattino di Padova, Corriere Veneto, Giornale di Vicenza, Il Corriere delle Alpi, Nuova Venezia, Il Mattino di Padova, Tribuna di Treviso Ansa e Adnkronos. Leggi tutti gli articoli.

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Banche: FABI,nessuna diffamazione a ex manager Bpvi Cauduro
Corte d’Appello di Milano respinge il ricorso
(ANSA) – ROMA, 2 LUG – La FABI non ha diffamato l’ex vice direttore generale della Banca Popolare di Vicenza Adriano Cauduro. E’ quanto afferma il sindacato bancario in una nota secondo la Corte d’Appello di Milano ha confermato la sentenza del Tribunale di Monza con cui era stata rigettata la domanda di risarcimento del danno per asserita diffamazione in misura pari a 250.000 euro. La richiesta di risarcimento era stata proposta da Adriano Cauduro, unico membro del vecchio management ad essere sopravvissuto allo scandalo della Banca Popolare di Vicenza, contro la FABI, Lando Maria Sileoni (segretario generale) e Giuliano Xausa (segretario nazionale). Cauduro e’ stato condannato al pagamento delle spese processuali (6.615 euro oltre accessori). Cauduro aveva accusato i vertici FABI di averlo gravemente diffamato, sottoponendolo ad una “vera e propria campagna di stalking mediatico”, per averne in varie occasioni, ma sempre in sedi sindacali, chiesto la rimozione quale unico superstite del vecchio management coinvolto nel noto scandalo delle banche venete. La Corte d’Appello di Milano, come gia’ il Tribunale di Monza, ha accolto in toto le difese dalla FABI ritenendo che il sindacato, attraverso i propri vertici, abbia esercitato del tutto correttamente il proprio ruolo sindacale “coerentemente con la propria funzione”, nei confronti della controparte datoriale, ed abbia espresso “una valutazione del Sindacato di natura squisitamente politica nella gestione generale dell’azienda” e cio’ in una “prospettiva di ben piu’ ampio respiro attinente al futuro dell’azienda”. (ANSA). DOA 02-LUG-18 15:12
BANCHE: FABI, NESSUNA DIFFAMAZIONE A EX MANAGER BPVI CAUDURO
La Corte d’Appello di Milano respinge il ricorso dell’ex vicedirettore generale del gruppo Banca Popolare di Vicenza
Roma, 2 lug. (AdnKronos) – LA Corte d’Appello di Milano respinge il ricorso dell’ex vicedirettore generale del gruppo Banca Popolare di Vicenza che aveva chiesto alla FABI un risarcimento di 250mila euro lamentando gravissimi danni alla reputazione, all’onore e all’immagine professionale. Lo ha stabilito oggi la Corte d’Appello di Milano, confermando la sentenza del Tribunale di Monza con cui era stata rigettata la domanda di risarcimento del danno per asserita diffamazione in misura pari a 250.000 euro. A darne notizia è la stessa FABI. “La richiesta di risarcimento era stata proposta da Adriano Cauduro, unico membro del vecchio management ad essere sopravvissuto allo scandalo della Banca Popolare di Vicenza, contro la FABI, – spiega il sindacato in una nota – Lando Maria Sileoni (segretario generale) e Giuliano Xausa (segretario nazionale). Cauduro è stato condannato al pagamento delle spese processuali (6.615 euro oltre accessori)”. La Corte d’Appello di Milano – riferisce ancora FABI – ha accolto in toto le difese dalla FABI ritenendo che la FABI, attraverso i propri vertici, abbia esercitato del tutto correttamente il proprio ruolo sindacale ‘coerentemente con la propria funzione’, nei confronti della controparte datoriale, ed abbia espresso ‘una valutazione del Sindacato di natura squisitamente politica nella gestione generale dell’azienda’ e ci ò in una ‘prospettiva di ben più ampio respiro attinente al futuro dell’azienda’. (Sec-Arm/AdnKronos) ISSN 2465 – 1222 02-LUG-18 15:35
BCC, IPOTESI DI NUOVO CONTRATTO APPROVATA COL 98% DEI SÌ

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BANCHE, A RADIO24 LE STIME FABI SUL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ

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