Roma, 7 settembre 2018. Assunzioni per 271 unità di personale in Ubibanca: è quanto previsto nell'ambito dell'accordo siglato ieri da tutte le Organizzazioni sindacali e il gruppo, al fine di disciplinare l'ulteriore fase del piano di esodi volontari. Si tratta del percorso stabilito nel Piano industriale 2019/2020 aggiornato dopo l'acquisizione delle tre Bridge Bank (Etruria, Marche, Chieti).

Nel dettaglio, l'accordo stabilisce l'accoglimento di 369 domande di ingresso al Fondo di solidarietà di settore presentate in occasione del precedente piano esodi, che aveva registrato richieste di adesione volontaria superiori a quelle ammesse. I prepensionamenti sono rivolti ai lavoratori il cui accesso alla pensione è previsto entro il 1° gennaio 2024 e saranno attuati già a partire da ottobre 2018. Con riferimento al piano di ricambio generazionale correlato all'iniziativa di esodo, i sindacati hanno ottenuto dall'azienda un totale di 271 assunzioni di cui 123 nuovi ingressi, da definirsi entro il 2019, e la stabilizzazione di tutti i 148 lavoratori con contratto a tempo determinato ora presenti in azienda.

«L'Accordo siglato ieri nel gruppo Ubi ha consentito di ottenere un ottimo risultato per due motivi: il primo è che si continuano a gestire gli esuberi attraverso forme volontarie di prepensionamento, il secondo è quello occupazionale. Stabilizzare tutti i precari oggi presenti nel Gruppo e inoltre prevedere 123 nuove assunzioni è un messaggio positivo tra le tante difficoltà che quotidianamente i colleghi vivono in questi anni di profondo cambiamento del settore» commenta il coordinatore FABI UBI, Paolo Citterio, che prosegue «ora il prossimo obiettivo delle organizzazioni sindacali è dare una risposta concreta sul capitolo Politiche Commerciali, dando seguito all'accordo di settore dell'8 febbraio 2017 che fissa importanti principi che poi a livello aziendale devono essere tramutati in regole chiare per limitare pressioni e continui monitoraggi».

Per le assunzioni a tempo indeterminato viene confermato il ricorso al Fondo per la nuova occupazione (Foc) lo strumento fortemente voluto dai sindacati, interamente finanziato dai lavoratori e che si conferma ancora una volta un importante strumento a sostegno delle nuove generazioni.