La nota congiunta della FABI e degli altri sindacati per dire no al giro di vite tributario sui bilanci delle banche. Il comunicato unitario è stato ripreso da tutte le agenzie di stampa (ANSA, Radiocor, AGI, AdnKronos, LaPresse). Leggi tutti i testi
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?NO AI TAGLI ALLE DEDUZIONI FISCALI SUGLI INTERESSI PASSIVI?

La nota congiunta della FABI e degli altri sindacati per dire no al giro di vite tributario sui bilanci delle banche. Il comunicato unitario è stato ripreso da tutte le agenzie di stampa (ANSA, Radiocor, AGI, AdnKronos, LaPresse). Leggi tutti i testi
?NO AI TAGLI ALLE DEDUZIONI FISCALI SUGLI INTERESSI PASSIVI?
La nota congiunta della FABI e degli altri sindacati per dire no al giro di vite tributario sui bilanci delle banche. Il comunicato unitario è stato ripreso da tutte le agenzie di stampa (ANSA, Radiocor, AGI, AdnKronos, LaPresse). Leggi tutti i testi integrali

BANCHE, SINDACATI AL GOVERNO:LE DEDUZIONI FISCALI NON SONO AGEVOLAZIONI. NON DISPOSTI A PAGARLI CON IL RINNOVO DEL CCNL
A proposito del DEF, nessuno pensi di scaricare il costo dello spread sul Paese e il taglio eventuale della deducibilità degli interessi passivi per le banche, sui lavoratori/lavoratrici del credito che in questi anni di crisi hanno già pagato pesanti sacrifici in termini di riduzioni dell’occupazione e di peggioramento delle condizioni di lavoro.
Il Governo sa’ che la norma di cui si parla è oggi omogenea a quanto previsto nel resto d’Europa e in particolare in Germania e Francia e non si capisce il perché si dovrebbe realizzare uno svantaggio competitivo per il sistema del credito che rischia di scaricare il costo di maggiori tasse sugli anelli più deboli della catena e cioè i lavoratori e i risparmiatori.
Negli anni della crisi abbiamo fatto un contratto al tempo dello spread oltre i 500 punti base a gennaio del 2012 non più ripetibile, per questo le Segreterie Unitarie inizieranno nella giornata del 19 ottobre un lavoro comune per giungere entro l’anno, previa consultazione dei lavoratori, alla presentazione della piattaforma per il rinnovo del CCNL con l’obiettivo di aumentare i salari reali difendere l’occupazione e rafforzare l’area contrattuale.
Roma, 4 ottobre 2018
TUTTI I LANCI DELLE AGENZIE DI STAMPA
Manovra: Sindacati, taglio Dta non si scarichi su lavoratori
(ANSA) – MILANO, 4 OTT – “Nessuno pensi di scaricare il costo dello spread sul Paese e il taglio eventuale della deducibilita’ degli interessi passivi per le banche, sui lavoratori-lavoratrici del credito che in questi anni di crisi hanno gia’ pagato pesanti sacrifici in termini di riduzioni dell’occupazione e di peggioramento delle condizioni di lavoro”. Lo sottolineano, in una nota congiunta, Fabi, First-Cisl, Cgil-Fisac, Uilca e Unisin in relazione ad un possibile taglio della deducibilita’ delle Dta (imposte differite attive) delle banche ventilato dal vice premier Luigi Di Maio nell’ambito della manovra. “Il Governo sa che la norma di cui si parla e’ oggi omogenea a quanto previsto nel resto d’Europa e, in particolare in Germania e Francia, e non si capisce – sottolineano i sindacati – il perche’ si dovrebbe realizzare uno svantaggio competitivo per il sistema del credito che rischia di scaricare il costo di maggiori tasse sugli anelli piu’ deboli della catena e cioe’ i lavoratori e i risparmiatori”. “Negli anni della crisi abbiamo fatto un contratto al tempo dello spread oltre i 500 punti base a gennaio del 2012 non piu’ ripetibile, per questo le segreterie Unitarie inizieranno nella giornata del 19 ottobre un lavoro comune per giungere entro l’anno, previa consultazione dei lavoratori, alla presentazione della piattaforma per il rinnovo del Ccnl con l’obiettivo di aumentare i salari reali difendere l’occupazione e rafforzare l’area contrattuale”, concludono Fabi, First-Cisl, Cgil-Fisac, Uilca e Unisin.(ANSA). PEG 04-OTT-18 13:56
Def: sindacati banche, taglio deduzioni ricade su lavoratori e risparmiatori
Nota unitaria Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 04 ott – “Nessuno pensi di scaricare il costo dello spread sul Paese e il taglio eventuale della deducibilita’ degli interessi passivi per le banche, sui lavoratori del credito che in questi anni di crisi hanno gia’ pagato pesanti sacrifici in termini di riduzioni dell’occupazione e di peggioramento delle condizioni di lavoro”. Lo scrivono i sindacati dei bancari Fabi, First/Cisl, Fisac/Cgil, Uilca/Uil e Unisin in una nota congiunta. “Il Governo sa che la norma di cui si parla e’ omogenea a quanto previsto in Europa, in particolare in Germania e Francia, e non si capisce perche’ si dovrebbe realizzare uno svantaggio competitivo per il credito che rischia di scaricare il costo di maggiori tasse sugli anelli piu’ deboli della catena,cioe’ lavoratori e risparmiatori. Negli anni della crisi abbiamo fatto un contratto non piu’ ripetibile, per questo le Segreterie unitarie inizieranno il 19 ottobre un lavoro comune per giungere entro l’anno alla presentazione della piattaforma per il rinnovo del CCNL con l’obiettivo di aumentare i salari reali difendere l’occupazione e rafforzare l’area contrattuale”. bab (RADIOCOR) 04-10-18 14:51:45 (0363)PA 5
Manovra: sindacati, taglio deducibilita’ non pesi su lavoratori =
(AGI) – Roma, 4 ott. – “Nessuno pensi di scaricare il costo dello spread sul Paese e il taglio eventuale della deducibilita’ degli interessi passivi per le banche sui lavoratori e le lavoratrici del credito, che in questi anni di crisi hanno gia’ pagato pesanti sacrifici in termini di riduzioni dell’occupazione e di peggioramento delle condizioni di lavoro”. E’ quanto affermano in una nota Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin, in merito alla misura in manovra di un taglio della deducibilita’ delle Dta (imposte differite attive) delle banche, secondo quanto illustrato dal vicepremier Luigi Di Maio. Il Governo, proseguono i sindacati, “sa che la norma di cui si parla e’ oggi omogenea a quanto previsto nel resto d’Europa e in particolare in Germania e Francia e non si capisce il perche’ si dovrebbe realizzare uno svantaggio competitivo per il sistema del credito che rischia di scaricare il costo di maggiori tasse sugli anelli piu’ deboli della catena, e cioe’ i lavoratori e i risparmiatori”. Negli anni della crisi, aggiungono, “abbiamo fatto un contratto al tempo dello spread oltre i 500 punti base a gennaio del 2012 non piu’ ripetibile, per questo le segreterie unitarie inizieranno nella giornata del 19 ottobre un lavoro comune per giungere entro l’anno, previa consultazione dei lavoratori, alla presentazione della piattaforma per il rinnovo del Contratto nazionale con l’obiettivo di aumentare i salari reali, difendere l’occupazione e rafforzare l’area contrattuale”, concludono. (AGI) Red/Gav 041410 OTT 18
DEF: SINDACATI, DEDUZIONI FISCALI SU INTERESSI PASSIVI NON SONO AGEVOLAZIONI =
Non siamo disposti a pagare taglio con rinnovo contratto
Roma, 4 ott. (AdnKronos) – Le deduzioni fiscali sugli interessi passivi “non sono agevolazioni e non siamo disposti a pagare i tagli con il rinnovo del contratto nazionale”. è quanto affermano in una nota i sindacati bancari Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin, commentando le misure allo studio del governo da inserire nel Def a copertura degli interventi di spesa. ”Nessuno pensi di scaricare il costo dello spread sul Paese e il taglio eventuale della deducibilità degli interessi passivi per le banche, sui lavoratori e le lavoratrici del credito che in questi anni di crisi hanno già pagato pesanti sacrifici in termini di riduzioni dell’occupazione e di peggioramento delle condizioni di lavoro”, dicono ad una sola voce. (Tes/AdnKronos) ISSN 2465 – 1222 04-OTT-18 13:26
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