UBIBANCA: FABI, ACCORDO PER RIDURRE PRESSIONI COMMERCIALI
Regole condivise per le procedure di vendita. Citterio: “Passi in avanti”. Ecco i dettagli.
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Stop a espressioni minacciose e offensive, comunicazioni e riunioni nel rispetto dell’orario di lavoro, meno report sulle vendite, una casella di posta elettronica dedicata per denunciare comportamenti scorretti dei superiori e anomalie nei processi commerciali. Questi gli aspetti più rilevanti di un accordo, firmato venerdì scorso dalla FABI e dagli altri sindacati con Ubibanca, per mettere un argine alle pressioni commerciali. “Questo accordo rappresenta un’importante occasione per fare un passo in avanti sul tema delle pressioni commerciali. Questo passo sarà tanto più determinante quanto più concrete saranno le azioni messe in campo dai soggetti coinvolti: dipendenti, azienda e organizzazioni sindacali, ciascuna per la parte di propria competenza” commenta il Coordinatore FABI Gruppo UBI, Paolo Citterio.
Ecco, qui di seguito, le cinque principali novità per il Gruppo Ubibanca, che si inseriscono nel solco tracciato con l’accordo nazionale dell’8 febbraio 2017 firmata con l’ABI da tutti i sindacati.
1)L’accordo regola anzitutto i vari tipi di report a oggi caricati ai colleghi da vari uffici. Con l’accordo, gli unici report consentiti saranno quelli presenti sull’apposita sezione “politiche commerciali” che verrà creata sul portale aziendale. Diventa così immediatamente chiaro, per il dipendente, se un report è consentito (se non lo è, si segnala alla competente Commissione)
2) Diventano vietati i report con i quali si chiede al collega la “previsione” di vendita futura sui vari prodotti
3) L’accordo è da considerarsi a tutti gli effetti “normativa aziendale”; questo aspetto è di estrema importanza anche in funzione che i comportamenti difformi sono presi in considerazione dall’azienda anche per possibili provvedimenti disciplinari
4) L’accordo cerca di fare un concreto passo in avanti attraverso la previsione di un preciso “iter di verifica” di tutte le segnalazioni fatte dai dipendenti e dai Rappresentanti Sindacali, attraverso la specifica casella di segnalazione, circa comportamenti difformi; questo iter prevede la verifica dei fatti, la valutazione del grado di gravità e successivamente le più opportune valutazioni aziendali per la loro rimozione
5) Sono definiti i “soggetti attori dell’accordo: dipendenti, azienda e organizzazioni sindacali; ciascun attore ha responsabilità e compiti.
“Questo risultato è il frutto di un lavoro congiunto fatto da tutta la Segreteria FABI di Gruppo, la competente Commissione sulle politiche commerciali e tutto il quadro sindacale presente in UBI” aggiunge Citterio.
Roma, 9 dicembre 2018
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