All’indomani della firma del Contratto Nazionale, si è svolta a Trento la prima assemblea generale dei dirigenti FABI del nuovo Gruppo bancario cooperativo. Presente anche il Segretario Generale Lando Maria Sileoni
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CASSA CENTRALE BANCA, PRIMA ASSEMBLEA FABI DEL NUOVO GRUPPO

All’indomani della firma del Contratto Nazionale, si è svolta a Trento la prima assemblea generale dei dirigenti FABI del nuovo Gruppo bancario cooperativo. Presente anche il Segretario Generale Lando Maria Sileoni
CASSA CENTRALE BANCA, PRIMA ASSEMBLEA FABI DEL NUOVO GRUPPO
Prende il via a Trento la nuova realtà FABI, dopo la costituzione del Gruppo bancario cooperativo Cassa Centrale Banca, al quale aderiscono 84 Banche di Credito Cooperativo localizzate nelle diverse regioni del territorio nazionale, con circa 1.500 sportelli e 11.000 dipendenti.
 
In sala, oltre 150 tra attivisti e dirigenti sindacali provenienti da tutta Italia in rappresentanza delle Casse aderenti al gruppo; a presenziare ai lavori, il Segretario Generale, Lando Maria Sileoni, i Segretari Nazionali Luca Bertinotti e Giuliano Xausa, Pier Giuseppe Mazzoldi, Coordinatore Nazionale FABI BCC e Domenico Mazzucchi Coordinatore del SAB di Trento e componente dell’Esecutivo Nazionale FABI BCC.
 
All’indomani della formale partenza del nuovo Gruppo cooperativo, la riunione ha rappresentato il primo appuntamento dedicato espressamente alle problematiche sindacali e di tutela delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, derivanti dal nuovo assetto industriale previsto dalla Legge di riforma del Credito Cooperativo.
 
Nel corso del dibattito si è fatto il punto sul Contratto Nazionale firmato ieri sera in Federcasse dopo una no stop di due giorni, ma soprattutto dopo 54 mesi di attesa. In particolare, oltre agli aspetti tecnici derivanti dall’intesa raggiunta, l’accento è stato posto sull’importanza delle relazioni sindacali infra gruppo e dei nuovi strumenti normativi necessari per tutelare al meglio i lavoratori in questa fase ancora delicata.
 
Le nuove procedure di confronto all’interno dei Gruppi dovranno consolidare e valorizzare le relazioni sindacali nel settore del Credito cooperativo, che per radicamento sul territorio e la particolare evoluzione storica vede da sempre nell’operatività del personale un elemento identitario.
 
Ora, compito del Coordinamento, sarà quello di avviare quanto prima un confronto organico con la nuova controparte, per entrare nel merito delle materie negoziali di Gruppo previste nei nuovi demandi del CCNL appena sottoscritto, a partire dai contenuti del piano industriale.
 
 
Trento, 10 gennaio 2019
 
 
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