Giornata di sciopero per i dipendenti di Banco Bpm interessati dalla cessione della società di credito al consumo ProFamily e delle attività di gestione dei crediti deteriorati (npl). Si è svolta lunedì 21 gennaio in piazza Meda la manifestazione che ha visto protagonisti i lavoratori dei due rami d’azienda e i sindacati. “Lo sciopero - ha detto Piero Marioli, Coordinatore FABI Banco BPM – ha avuto un’adesione altissima in tutta Italia, quasi l’80% dei lavoratori interessati. A Milano, il presidio che ha coinvolto circa 300 persone, è servito per ribadire la netta opposizione a qualsiasi ipotesi di esternalizzazione che penalizzi i lavoratori”.
Intanto l’azienda ha fatto recapitare le lettere di avvio formale delle procedure, operazioni di cessione o razionalizzazione che interessano, complessivamente, quasi 400 dipendenti: circa 100 della società di credito al consumo e circa 300 della piattaforma di gestione degli Npl (piattaforma con dentro sofferenze per 8 miliardi di euro circa).
“Se nel corso della procedura, non verranno riconosciute reali garanzie a tutela del futuro dei lavoratori coinvolti - ha ribadito Marioli - saranno valutate ulteriori iniziative”.
Milano, 21/01/2019
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