In commissione Finanze al Senato si discutono gli emendamenti al provvedimento sul gruppo ligure. La maggioranza pronta ad accogliere la richiesta della Federazione per limitare le vendite di prodotti a rischio. Leggi l’articolo
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DECRETO CARIGE E PRESSIONI COMMERCIALI, PASSA LA LINEA FABI

In commissione Finanze al Senato si discutono gli emendamenti al provvedimento sul gruppo ligure. La maggioranza pronta ad accogliere la richiesta della Federazione per limitare le vendite di prodotti a rischio. Leggi l’articolo
DECRETO CARIGE E PRESSIONI COMMERCIALI, PASSA LA LINEA FABI
In commissione Finanze al Senato si discutono gli emendamenti al provvedimento sul gruppo ligure. La maggioranza pronta ad accogliere la richiesta della Federazione per limitare le vendite di prodotti a rischio. Leggi l’articolo

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Banche:Sileoni,con emendamento svolta pressioni commerciali Segretario Fabi su proposta in dl Carige di punibilita’ manager (ANSA)
 
– ROMA, 23 GEN – "Il cambiamento ora potra’ realizzarsi. Siamo a una svolta storica. Se l’emendamento diventera’ legge, per 330mila lavoratrici e lavoratori bancari con contratto Abi e con contratto bcc oltre che per milioni di clienti potra’ essere l’inizio della fine di un incubo". E’ quanto scrive sul suo profilo Facebook il segretario generale Fabi, Lando Maria Sileoni, in relazione a un emendamento che i Cinque stelle stanno per presentare al decreto legge "salva Carige", col quale si mira a introdurre la punibilita’ degli amministratori degli istituti di credito che esercitano indebite pressioni sulla vendita di prodotti commerciali. Secondo Sileoni "con questo emendamento avremmo evitato i casi di Popolare di Vicenza, Veneto Banca o Banca Etruria".
 
Banche:Sileoni,con emendamento svolta pressioni commerciali Segretario Fabi su proposta in dl Carige di punibilita’ manager (ANSA LIGURIA)
 
– ROMA, 23 GEN – "Il cambiamento ora potra’ realizzarsi. Siamo a una svolta storica. Se l’emendamento diventera’ legge, per 330mila lavoratrici e lavoratori bancari con contratto Abi e con contratto bcc oltre che per milioni di clienti potra’ essere l’inizio della fine di un incubo". E’ quanto scrive sul suo profilo Facebook il segretario generale Fabi, Lando Maria Sileoni, in relazione a un emendamento che i Cinque stelle stanno per presentare al decreto legge "salva Carige", col quale si mira a introdurre la punibilita’ degli amministratori degli istituti di credito che esercitano indebite pressioni sulla vendita di prodotti commerciali. Secondo Sileoni "con questo emendamento avremmo evitato i casi di Popolare di Vicenza, Veneto Banca o Banca Etruria". DOA 23-GEN-19 10:45 NNNN
 
Banche, Sileoni (Fabi): Svolta su vendita prodotti commerciali
 
Milano, 23 gen. (LaPresse) – "Il cambiamento ora potrà realizzarsi. Siamo a una svolta storica. Se l’emendamento diventerà legge, per 330mila lavoratrici e lavoratori bancari con contratto Abi e con contratto Bcc oltre che per milioni di clienti potrà essere l’inizio della fine di un incubo". È quanto scrive sul suo profilo Facebook il segretario generale Fabi, Lando Maria Sileoni, in relazione a un emendamento che i Cinquestelle stanno per presentare al decreto legge ‘salva Carige’, col quale si mira a introdurre la punibilità degli amministratori degli istituti di credito che esercitano indebite pressioni sulla vendita di prodotti commerciali. Secondo Sileoni "con questo emendamento avremmo evitato i casi di Popolare di Vicenza, Veneto Banca o Banca Etruria".
 
BANCHE: SILEONI, EMENDAMENTO SU PRESSIONI COMMERCIALI SVOLTA STORICA
 
Segretario Fabi, avrebbe evitato casi come Etruria Roma, 23 gen. (AdnKronos) – "Il cambiamento ora potrà realizzarsi. Siamo ad una svolta storica. Se l’emendamento diventerà legge, per 330mila lavoratrici e lavoratori bancari di Abi e banche di credito cooperativo e per milioni di clienti potrà essere l’inizio della fine di un incubo". Lo dice Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, nel commentare la proposta contenuta in un emendamento che i Cinque stelle presenteranno con la conversione in legge del decreto ‘salva Carige’ e che prevede la punibilità degli amministratori degli istituti di credito qualora esercitino indebite pressioni sulla vendita di prodotti commerciali. "Con questo emendamento avremmo evitato i casi di Popolare di vicenza, Veneto Banca o Banca Etruria", aggiunge Sileoni. 

Carige: proposte M5s, da lotta a furbetti a pressioni commerciali
 
(AGI) – Roma, 23 gen. – Dal fondo anti-furbetti alla punibilita’ degli amministratori che esercitano pressioni commerciali improprie per la vendita di prodotti finanziari nascondendo i rischi ai clienti, dalla lotta alle "porte girevoli" alle norme sulla bancarotta fraudolenta in caso di risoluzione delle banche. Sono alcune delle proposte contenute nel pacchetto di emendamenti che i 5 Stelle si preparano a presentare al decreto legge su Carige in commissione Finanze alla Camera. Le norme, secondo quanto apprende l’AGI, sono state esaminate nel corso di una riunione di parlamentari 5 Stelle, cui ha partecipato, tra gli altri, il sottosegretario all’Economia, Alessio Villarosa, e recepiscono anche alcuni contributi della Fabi, il principale sindacato dei bancari. Si tratta di proposte di modifica, viene spiegato, che aprono la strada a una riforma complessiva del diritto bancario, anche penale. Si punta a intervenire sulla normativa sul riciclaggio e autoriciclaggio, su false comunicazioni, aggiotaggio e manipolazione del mercato, sull’omessa comunicazione del conflitto di interessi bancario e sulla gestione infedele. 
 
Carige: proposte M5s, da lotta a furbetti a pressioni commerciali (2)
 
(AGI) – Roma, 23 gen. – Tra gli interventi che i pentastellati vorrebbero inserire nel dl Carige, c’e’ l’istituzione di un ‘Fondo Anti Furbetti’. La proposta prevede che almeno il 30% degli emolumenti dei vertici bancari e il 3% dell’utile annuale di ogni banca venga versato a un fondo gestito dalla Banca d’Italia che restera’ indisponibile fino al quinto anno successivo al termine della carica presso la banca e verra’ utilizzato per risarcire eventuali risparmiatori truffati. Tra le proposte anche la lotta alle pressioni commerciali improprie. Si prevede la punibilita’ nei confronti di amministratori che spingono in modo "improprio" i propri dipendenti a vendere a ogni costo prodotti finanziari della banca nascondendo i rischi ai clienti. Lo scopo e’ tutelare i dipendenti che, per paura di perdere il posto di lavoro, si trovano costretti ad assumere tali comportamenti. In arrivo anche lo stop ai fidi facili ai dirigenti delle banche. I manager e le "figure apicali" di un istituto non potranno piu’ sottoscrivere strumenti, prestiti o fidi personali che provengano dalle banche che loro stessi amministrano. Inoltre vertici e personale degli organi di vigilanza non potranno piu’ fare operazioni con "parti correlate" (parenti, affini, persone influenti). Alcuni interventi riguardano la trasparenza dei crediti e dei creditori. Per agevolare i compiti alle autorita’ di vigilanza si sottolinea l’opportunita’ di aumentare la trasparenza sui processi bancari, come ad esempio nell’erogazione di prestiti superiori a una certa soglia, cosi’ come di rendere noti, quantomeno su quelli passati in sofferenza, gli importi, gli estremi dei prenditori e dell’organo bancario che ha autorizzato il finanziamento oltre all’entita’ delle garanzie offerte. Si propone inoltre di introdurre l’obbligo di presenza delle associazioni di consumatori in organismi interni alla Banca d’Italia con funzioni consultive vincolanti sulla tutela del risparmio. In arrivo anche nuove restrizioni sulle proposte finanziarie delle banche ai correntisti.
 
Carige: proposte M5s, da lotta a furbetti a pressioni commerciali (3)
 
(AGI) – Roma, 23 gen. – Altro tema, la lotta alle "porte girevoli". L’obiettivo e’ introdurre il principio del "cooling off", ovvero un periodo di "congelamento" di 6 anni che parte dal termine del mandato del funzionario di vigilanza, durante il quale tali esponenti non possono accettare incarichi diretti o indiretti presso gli istituti vigilati. Gli M5s rilanciano anche la Procura unica specializzata contro i reati finanziari, con maggiori mezzi e personale esperto in grado di aiutare o offrire consulenza alle procure meno attrezzate. Infine, si propongono anche nuove norme in tema di bancarotta fraudolenta in caso di risoluzione. In futuro se lo Stato sara’ a costretto a intervenire per tutelare risparmiatori con soldi pubblici o sara’ necessaria una misura che preveda la condivisione da parte di azionisti, obbligazionisti e correntisti, la "risoluzione" comportera’ gli stessi effetti penali della bancarotta fraudolenta.
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