BANCHE, RISPARMIO E DIAMANTI, SILEONI A COFFEE BREAK
Il Segretario Generale ospite nella trasmissione di La7 condotta da Andrea Pancani. Le banche, il risparmio tradito e i rimborsi delle vittime delle truffe, il bail in e la fiducia, il caso diamanti e le pressioni commerciali. Rivedi la puntata del 5 marzo
I nodi del settore bancario, dal risparmio tradito al caso diamanti, dalla riforma delle Popolari al bail in. Nella trasmissione Coffee Break, condotta da Andrea Pancani e andata in onda questa mattina, il Segretario Generale Lando Maria Sileoni ha partecipato ad un acceso dibattito insieme agli altri ospiti: Alessio Villarosa, sottosegretario all’Economia, Luigi Marattin, deputato Pd e Marco Fratini, capo redazione economica Tg La7.
A partire dallo studio in casa Bankitalia dell’aggregazione delle Popolari, Sileoni ha svelato come siano sul piatto due progetti: “uno che prevede l’accorpamento di 17 piccole e medie popolari e l’altro l’accorpamento di sei grandi popolari. Banche che non hanno requisiti per rispettare le regole della BCE”. Quindi la questione, ancora irrisolta, delle risparmio tradito. A latere dei proclami, rimane ancora in stand by il decreto attuativo per il rimborso ai cosiddetti “truffati” dalle banche. Sileoni ha sottolineato che si tratta di casi isolati alle “quattro banche” e alla Popolare di Vicenza e Veneto Banca e sancito categoricamente la necessità di un rimborso al 100%.
“Questo Governo deve risolvere quanto prima il problema dei truffati: i clienti vanno rimborsati al 100%, perché sono persone che hanno affidato i loro risparmi alla banca locale e in questo modo viene meno il concetto di banca locale. Per uscire da questa situazione – ha precisato Sileoni - due sono i punti centrali: rimborso dei clienti al 100% e riforma delle Banche Popolari”.
Sull’argomento del giorno: la truffa dei diamanti: “I diamanti vengono venduti nel settore dal 1987, sono le norme presenti in questo contratto che sono fuorvianti – ha detto il Segretario Generale - E i dipendenti sono costretti nella vendita di prodotti secondo disposizioni che vengono dall’alto. Serve una legge che metta argine alle truffe, perché senza una legge oggi ci sono i diamanti, domani ci sarà qualcos’altro.
E voglio precisare: il contratto di vendita dei diamanti è predisposto dalle direzioni della banca e dato ai dipendenti per la sottoscrizione dei clienti. I lavoratori e le lavoratrici bancari ricevono questo documento e devono fare budget sia personale sia di agenzia”.
Poi il bail in e la politica: “oggi tutti criticano la norma, ma all’epoca della votazione tutti la accettarono. Ha ragione Patuelli, presidente dell’ABI, quando afferma che è una norma che va superata. Perché le piccole banche, oggi, tra la crisi del settore e il bail in si sentono schiacciate. E alla fine, rimarranno solo i grandi Gruppi bancari”.
Rivedi la puntata intera.
Roma, 05/03/2019
LA SINTESI DEGLI INTERVENTI DI SILEONI A COFFEE BREAK