Ieri l’incontro tra la FABI e le altre Organizzazioni Sindacali e Federcasse sul rinnovo del CCNL firmato il 9 gennaio. Sciolta la riserva. Gli aumenti salariali scattano da marzo, con gli arretrati del 2019. Leggi il comunicato.
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CONTRATTO BCC, DALLE ASSEMBLEE DEI LAVORATORI VIA LIBERA COL 95% DEI SI

Ieri l’incontro tra la FABI e le altre Organizzazioni Sindacali e Federcasse sul rinnovo del CCNL firmato il 9 gennaio. Sciolta la riserva. Gli aumenti salariali scattano da marzo, con gli arretrati del 2019. Leggi il comunicato.
CONTRATTO BCC, DALLE ASSEMBLEE DEI LAVORATORI VIA LIBERA COL 95% DEI SI

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I lavoratori e le lavoratrici del Credito Cooperativo hanno approvato l’ipotesi di rinnovo contrattuale firmato il 9 gennaio 2019 dalla FABI e le altre Organizzazioni Sindacali con Federcasse. La sintesi delle assemblee dei dipendenti delle BCC è stata illustrata, ieri, a Roma, durante un incontro tra i sindacati e Federcasse. Le assemblee hanno coinvolto 13.000 lavoratori e il 95% ha approvato il “nuovo” Contratto.
 
Secondo quanto illustrato nel comunicato unitario, il lungo percorso, incominciato nel 2013 e che si è accavallato negli anni con la autoriforma del Credito Cooperativo, proseguirà per affrontare i temi centrali del settore, per la tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, con la richiesta, da parte delle Segreterie Nazionali a Federcasse, della convocazione dell’Osservatorio Nazionale per discutere gli impatti della riforma sul personale.
 
I sindacati mirano a proseguire il lavoro svolto finora con Federcasse nel solco del valore e della diversità al fine di mantenere il tratto distintivo che il Credito Cooperativo riveste. Federcasse provvederà ad adeguare le retribuzioni a decorrere dal mese di marzo con i relativi arretrati dei primi mesi del 2019.
 
“Siamo molto soddisfatti del riscontro ottenuto fra i lavoratori – ha detto Piergiuseppe Mazzoldi, Coordinatore Nazionale FABI BCC – perché conferma la bontà del percorso intrapreso per questo rinnovo contrattuale. Ora ci aspettano mesi impegnativi perché il sindacato dovrà strutturare i nuovi coordinamenti di gruppo e le delegazioni sindacali che avranno il compito di avviare le relazioni industriali con le holding ICCREA Banca e CCB (Cassa Centrale Banca). In particolare dovranno essere armonizzati i 15 contratti integrativi regionali perché diventino i due contratti aziendali delle capogruppo. Rimane da definire la situazione per Raiffeisen che comunque rientrerà nel Contratto Nazionale del Credito Cooperativo”.
 
 
Roma, 14 marzo 2019
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