Tappa campana per Contratto on the road con oltre 150 dirigenti sindacali provenienti da tutta la regione. Il segretario nazionale Fabi ha spiegato la piattaforma ora al vaglio delle assemblee
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MILAZZO A NAPOLI: I LAVORATORI HANNO GIA’ FATTO SACRIFICI

Tappa campana per Contratto on the road con oltre 150 dirigenti sindacali provenienti da tutta la regione. Il segretario nazionale Fabi ha spiegato la piattaforma ora al vaglio delle assemblee
MILAZZO A NAPOLI: I LAVORATORI HANNO GIA' FATTO SACRIFICI
Tappa a Napoli, oggi, per “Contratto on the road”, il “giro d’Italia” della Fabi che toccherà, regione per regione, tutto il territorio nazionale. L’evento fa infatti parte del lungo tour – dal 3 al 15 aprile – durante il quale la segreteria nazionale della Fabi presenta, ai rappresentanti sindacali e ai dirigenti dell’organizzazione, la piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro che riguarda 300mila lavoratori bancari. “Non vogliamo fare sconti a nessuno. Questo è un contratto da conquistare, tenendo ovviamente conto delle mutate condizioni del settore, ma anche del ruolo imprescindibile dei lavoratori e dei sacrifici già fatti” ha detto il segretario nazionale, Giuseppe Milazzo che ha ricordato l’importanza di un contratto unico per tutti i lavoratori bancari, a tutela dell’occupazione, ma anche dell’intero settore. “La piattaforma che abbiamo preparato – ha aggiunto Milazzo illustrando la piattaforma che ha contribuito a preparare – prevede proposte molto concrete, come gli aumenti economici per i lavoratori a fronte del ritorno agli utili delle banche e la riduzione di 30 minuti dell’orario di lavoro settimanale. Vogliamo un nuovo contratto che elimini il salario d’ingresso e quindi la distinzione tra vecchi e nuovi assunti, che metta fine alle indebite pressioni commerciali, che punti al recupero della fiducia della clientela, elemento imprescindibile perché le banche continuino a svolgere il loro ruolo sociale. E un settore bancario che torni a investire al Sud, per evitare che i giovani siano obbligati a spostarsi al Nord per lavorare”.
 
“Contratto on the road” coincide con l’avvio delle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori chiamati a votare la piattaforma rivendicativa, approvata dai segretari generali di tutti i sindacati di categoria lo scorso 15 marzo. Le consultazioni fra i dipendenti si concluderanno entro il 24 maggio, poi il documento con le richieste per il nuovo contratto sarà formalmente presentata all’Abi e, presumibilmente entro il mese di giugno, partirà il negoziato per il rinnovo del contratto nazionale.
 
Nel dettaglio, queste le richieste del sindacato: ampliamento dell’area contrattuale, tutela dell’occupazione attraverso la conferma del Foc (Fondo per l’occupazione), una cabina di regia sui processi di digitalizzazione, rivendicazione salariale di 200 euro medi mensili per lavoratore, l’abolizione del salario di ingresso per i giovani, miglioramento delle tutele dei dipendenti (reintegra in caso di licenziamento illegittimo col superamento del Jobs Act che aveva modificato l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori), una revisione degli inquadramenti, il diritto alla disconnessione, una regolamentazione specifica per il whistleblowing (denunce anonime “interne”), regole nazionali per lo smart working, lo stop alle indebite pressioni commerciali, riduzione al 10% del divario salariale dei contratti complementari.
 
All’evento ha partecipato anche il segretario nazionale, Mauro Morelli, che ha sottolineato la necessità di un recupero salariale capace di contrastare l’enorme divario tra gli stipendi di manager, spesso incapaci, e dipendenti. “Un contratto ambizioso, da conquistare e, poi, difendere pezzo per pezzo. Il nostro – ha osservato Morelli - sarà un contratto rivendicativo della dignità dei lavoratori del credito. Abbiamo la presunzione di aver capito che, insieme, bisogna gestire le nuove forme di lavoro, con una adeguata formazione, con un confronto continuo con le aziende ma anche con le innovazioni. Un’innovazione tecnologica che, però, deve portarci a nuove forme di investimento ma, soprattutto, ad un percorso virtuoso che le banche non hanno mai voluto fare. Ricordiamoci che la credibilità del settore non è un problema della categoria, ma un problema delle aziende” ha rimarcato il segretario nazionale”.
 
Sede dell’evento, nel capoluogo campano, l’Hotel Ramada, dove i lavori sono iniziati alle 14.30 per proseguire l’intero pomeriggio. A fare gli onori di casa il responsabile del Sab di Napoli, Roberto Mercurio. Lo affiancano Aldo Quarantiello, coordinatore di Benevento, Egidio Cerino coordinatore di Salerno, Franco Di Dio, coordinatore di Avellino, Mario D’Antona, coordinatore di Caserta. Numerosi gli interventi dagli oltre 150 dirigenti sindacali in platea, che hanno contribuito ad arricchire il dibattito. Ora, il via alle assemblee, dove la parola passerà ai lavoratori. Nello specifico della regione Campania: gli istituti di credito presenti sono 25 e 1.368 gli sportelli. I lavoratori bancari sono, complessivamente, 12.347 e Napoli ne conta ben il 60%. 
 
Napoli, 4 aprile 2019
 
 
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