SCARIN A GENOVA: CONTRATTO DA CONQUISTARE
Tappa ligure per il giro d’Italia della Federazione sulla piattaforma. Presenti tutti i dirigenti sindacali Fabi della regione. Leggi il comunicato e guarda il servizio del Tg3 Liguria
“È un contratto da conquistare, nessuno s’illuda che la piattaforma porti automaticamente alla conquista delle richieste”. Il segretario nazionale della Fabi, Mauro Scarin, nella sua introduzione oggi a Genova per la tappa ligure di “Contratto on the road”, parla chiaro e toglie agli uditori l’illusione che i giochi siano già fatti. L’illustrazione dei contenuti della piattaforma rivendicativa, che viene presentata a 100 quadri sindacali della Liguria per la prima volta riuniti insieme, nell’ambito del giro d’Italia della segreteria nazionale Fabi, è dettagliata e molto didascalica. Obiettivo dell’iniziativa è preparare i rappresentanti sindacali Fabi ad affrontare le assemblee dei lavoratori, giudici supremi del lavoro fatto dal sindacato sinora, e che dovranno licenziare il documento definitivo da presentare all’Abi. Oltre a Scarin, hanno partecipato all’evento all’hotel Bristol il segretario nazionale Fabi, Giuseppe Milazzo, il segretario generale aggiunto Mauro Bossola, il coordinatore del Sab Fabi di Genova, Riccardo Garbarino.
Il dibattito, vivace e partecipato, s’è focalizzato su turni, tutele, reintegra dell’ex articolo 18 per i nuovi assunti, il diritto alla disconnessione, pressioni commerciali e conciliazione dei tempi di vita e lavoro, whistleblowing, tutele legali a seguito anche di denunce da parte di associazioni di consumatori o di singoli cittadini, senza che le banche abbiano difeso i loro dipendenti e, infine, sul contratto ibrido, che la Fabi non vuole assolutamente introdurre. Dopo il contratto nazionale, la partita si sposterà nei gruppi bancari e nelle aziende: è lì che il sindacato dovrà tenere, evitando ogni forzatura.
“Noi vogliamo aumentare lo stipendio, quello fisso che arriva ogni mese, non solo indennità e premi vari. Noi siamo perfettamente legittimati dai bilanci delle banche, migliorati anche grazie all’impegno ed ai sacrifici degli addetti, siamo legittimati – ha detto Bossola – a chiedere 200 euro”.Il segretario generale aggiunto Fabi ha poi ribadito la centralità e l’indispensabilità del Contratto collettivo nazionale di lavoro, per tenere unito il settore e per un’effettiva applicazione erga omnes delle previsioni.
“Non è una piattaforma rivoluzionaria, ha concluso Bossola, ma risponde concretamente alle esigenze dei lavoratori, portate dai processi di trasformazione delle banche e dalla digitalizzazione, che costituiscono un rischio reale per diverse lavorazioni. Ora la piattaforma dev’essere convintamente sostenute nelle assemblee. Poi si tratterà di confrontarsi con Abi e di lottare, anche duramente se necessario. La categoria è sotto attacco e la Fabi, l’unico sindacato che rappresenta solo i solo bancari, deve rispondere all’attacco, per centrare l’obiettivo”.
Genova, 08/04/2019