Accoglienza calorosa sull’isola per il segretario generale della Fabi atterrato per illustrare, con il segretario nazionale, Giuseppe Milazzo, la piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale: “dovremo lottare per difendere il concetto stesso di banca”
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CONTRATTO ON THE ROAD, 400 SICILIANI PER SILEONI

Accoglienza calorosa sull’isola per il segretario generale della Fabi atterrato per illustrare, con il segretario nazionale, Giuseppe Milazzo, la piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale: “dovremo lottare per difendere il concetto stesso di banca”
CONTRATTO ON THE ROAD, 400 SICILIANI PER SILEONI
“Il filo conduttore che ci troveremo ad affrontare durante il rinnovo del contratto si chiama ‘sfiducia nel sistema bancario’: chi parla bene delle banche perde elettori, la clientela ha paura.  Dopo i recenti scandali e i casi di risparmio tradito ci troveremo a dover difendere non solo i lavoratori, come sempre, ma il ruolo e il destino della banca”.
 
Il segretario generale Lando Maria Sileoni apre con queste parole l’incontro siciliano di “contratto on the road”, tour della segreteria nazionale sul territorio che coincide con l’avvio delle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori chiamati a votare la piattaforma rivendicativa, approvata dai segretari generali di tutti i sindacati di categoria lo scorso 15 marzo. Le consultazioni fra i dipendenti si concluderanno entro il 24 maggio, poi il documento con le richieste per il nuovo contratto sarà formalmente presentata all’Abi e partirà il negoziato per il rinnovo del contratto nazionale.
 
“È abbastanza sciocco, ma doveroso, continuare a sottolineare che il dipendente di banca non è il manager” ha detto Sileoni ascoltato attentamente dalla platea di circa 400 dirigenti sindacali arrivati a Caltanissetta da ogni parte dell’isola. Tuttavia, secondo il segretario generale, è fondamentale, soprattutto in questo momento, distinguere tra chi impartisce ordini in banca e chi è tenuto ad eseguirli, tra chi viene sacrificato sull’altare del taglio costi e chi conclude esperienze manageriali fallimentari con buone uscite milionarie. “Parlo di queste cose – ha detto Sileoni - per arrivare al contratto nazionale e dimostrarvi che saremo soli contro tutti e avremo di fronte, al tavolo, un mondo estremamente frammentato: ogni banca pensa ai suoi interessi. Per riprenderci un contratto serio e legittimo dovremo essere pronti a dire anche no”.
 
Ma la Fabi non arretra e non si spaventa. “Finché sarò alla guida di questa organizzazione – ha rimarcato Sileoni tra gli applausi – l’Abi può sognarsi anche solo di proporci un salario a due velocità, una fissa e una legata agli obiettivi raggiunti e un contratto ibrido bancario-consulente”. L’intenzione, al contrario, è quella di chiedere più tutele e aumenti economici legittimi, un’area contrattuale forte e dinamica, al passo con i tempi, ma che non svilisca il dipendente e tenga al centro la persona. “Vogliamo che il contratto sia il vangelo” ha concluso Sileoni.
 
“Questi incontri sono fondamentali per noi – ha detto il padrone di casa, il coordinatore Fabi Caltanissetta, Antonello Messina ringraziando la segreteria nazionale e i dirigenti siciliani presenti - perché ci consentono un dialogo proficuo e costruttivo con i vertici dell’organizzazione e non solo sul rinnovo del contratto, imprescindibile, ma sull’intero quadro politico, economico e sociale entro il quale il sindacato e la categoria si muovono. Sono confronti in cui nasce nuova consapevolezza sui propri diritti e su come lottare per vederli assicurati”.
 
“Siamo qui – ha detto Carmelo Raffa, coordinatore Fabi regionale e di Palermo – per difendere i lavoratori e ricordargli che la loro casa, la casa dei bancari, si chiama Fabi. Siamo qui per dire ai manager di restituire il maltolto e per spiegare all’opinione pubblica il ruolo sociale della banca”.
 
 
“La presenza del nostro segretario generale – ha detto Cetty di Benedetto, coordinatrice Fabi Catania – ci rafforza e ci sprona a dei momenti assembleari consapevoli della battaglia necessaria per il raggiungimento degli obiettivi che proponiamo in piattaforma”.
 
Quindi i punti principali della piattaforma sono stati illustrati dal segretario nazionale Giuseppe Milazzo che ha tratteggiato le aree all’interno delle quali i sindacati vogliono fare proposte concrete ad Abi per gestire insieme il cambiamento in atto nel settore.
“Ci serve – ha detto Milazzo - un contratto che governi senza strappi i cambiamenti e le novità del settore tra cui la digitalizzazione dei processi, la competizione con nuovi gestori, e le mutate esigenze della clientela che, a cascata, comportano nuove esigenze di mansioni e ruoli professionali in banca”. La Fabi non ha intenzione di evitar eil problema, ma di affrontarlo in maniera attiva per gestirlo e non subirlo.
 
Moltissime infine le domande e osservazioni dal pubblico per avere risposte da parte della segreteria nazionale e linee guida essenziali su cui improntare le assemblee con i lavoratori e i prossimi passi che il sindacato dovrà compiere verso il rinnovo contrattuale che riguarda, a livello nazionale, 300.000 lavoratrici e lavoratori, scaduto lo scorso 31 dicembre e prorogato al 31 maggio.
 
Caltanissetta 10/04/2019
 

 
Il servizio realizzato dalla FABI TV

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