OLTRE 200 DIRIGENTI FABI A BARI CON DE FILIPPIS E SCARIN
Tappa pugliese per Contratto on the road. Faro sulle richieste per il rinnovo e sul ruolo del sindacato
Contratto on the road fa tappa a Bari. Il segretario generale aggiunto Fabi, Giuliano De Filippis e il segretario nazionale Mauro Scarin hanno incontrato nel capoluogo pugliese gli oltre 200 dirigenti e rappresentanti sindacali delle regioni Puglia a Basilicata. L’occasione è la presentazione della piattaforma contrattuale, approvata il 15 marzo da tuttle segreterie generali dei sindacati del settore e ora al vaglio delle assemblee dei lavoratori che si concluderanno a fine maggio. Poi la palla passerà ad Abi.
Ha aperto i lavori Mauro Scarin: “È un contratto per il futuro del settore a difesa dell’occupazione. La centralità è la persona: i dipendenti che sono insostituibili e i clienti quale elemento fondamentale delle politiche economiche. Recuperare il rapporto di fiducia con la clientela” ha detto il segretario nazionale “esigere una maggiore qualità e trasparenza dei prodotti e dei servizi sono le linee guida della piattaforma. Le banche devono tornare a essere il motore economico di questo Paese”. Scarin ha illustrato tutti i punti della piattaforma partendo dall’occupazione passando per Le tutele e diritti arrivando all’aspetto economico. “Il settore sta uscendo da una crisi che è durata anni, le banche sono tornate agli utili e distribuiranno ai loro azionisti importanti dividendi” ha sottolineato Mauro Scarin “per questo siamo assolutamente legittimati a richiedere l’aumento economico di 200 euro che abbiamo inserito in piattaforma”.
Per il sindacato, fondamentale è non solo tutelare l’area contrattuale, ma anche ampliarla e adattarla ai tempi: le trasformazioni degli ultimi anni, le multicanalità, le mutate esigenze professionali dopo l’arrivo anche di competitor non bancari (Google, Amazon Pay…) richiedono un ridisegno del contratto nazionale come unico vero collante del settore e unico punto di riferimento dell’intera categoria. Le continue riorganizzazioni aziendali hanno determinato esternalizzazioni ed appalti dissaldando il forte legame culturale ed identitario del settore. Attraverso le maglie larghe del contratto Ccnl è stato tecnicamente possibile lo scorporo di singole lavorazioni dalle attività con perdita di personale. Importante il passaggio sulle tutele, in particolare il ripristino dell’ex articolo 18 per i nuovi assunti con l’obbligo di reintegra in caso di licenziamenti illegittimi, sulle regole nazionali per lo smart working, il diritto alla disconnessione, pressioni commercial, whistleblowing (denunce anonime “interne”) e soprattutto il deciso “no” al contratto ibrido che la Fabi non vuole assolutamente introdurre.
La parola è passata al padrone di casa, Paolo Baldassarra, Coordinatore Fabi Bari: “è una piattaforma perfetta perché ha toccato con estrema semplicità e chiarezza tutti i punti in sospeso che c’erano, a tutela della nostra categoria e del settore in generale. “Indispensabile la conferma del Foc (Fondo per l’occupazione)”. “Il cuore di questa piattaforma, e della trattativa che ne seguirà” ha concluso Baldassarra “risiede in tre capitoli: area contrattuale, formazione e inquadramenti. Le declaratorie degli inquadramenti vanno completamente riformulate adeguandole alle mutate forme dell’organizzazione e del lavoro in cui operiamo, con la lungimiranza delle trasformazioni continue e sempre più veloci”.
La riunione è proseguita con gli interventi dei presenti e conclusa con le parole del segretario generale aggiunto Giuliano De Filippis: “La funzione del sindacato è storica, unica e concentrata nella difesa del lavoro e dei lavoratori. È arrivato il momento di scoprire una nuova funzione, un sindacato in movimento e non si faccia intrappolare nella sola funzione di protesta” ha sottolineato De Filippis. Secondo il segretario generale aggiunto Fabi “noi dobbiamo avere la forza di entrare nella gestione delle aziende, nei piani industriali, nell’utilizzo delle nuove tecnologie, senza questo passaggio culturale continueremo a fare una battaglia di retroguardia. Bisogna essere preparati e competenti: e la Fabi lo è”.
Presenti i coordinatori Giorgio Lezzi, della struttura di Lecce, Enrico Surico di Taranto, Mario Serinelli di Brindisi, Michele Sacco di Matera, Canio Moliterni di Potenza e per la struttura di Foggia il segretario provinciale Nicola Cardone. I dipendenti bancari in Puglia sono complessivamente 11.100, a Bari concentrato il 47%, gli sportelli nella regione sono 1.203. In Basilicata lavorano 1.132 addetti al credito e in totale 226 sportelli.
Bari, 11/04/2019