“Siamo pronti, come primo sindacato di categoria, ad assumerci le nostre responsabilità   in vista di questo importantissimo traguardo. Sappiamo che non possiamo più dare nulla per scontato e che dovremo guadagnarci sul campo la tenuta dell’area contrattuale. Vogliamo una cornice di tutele che tenga insieme un settore che, altrimenti, rischia di sgretolarsi e frammentarsi. Se i lavoratori daranno fiducia a questa piattaforma possono stare tranquilli che andremo fino in fondo. In questo periodo di incertezze, l’unica garanzia, l’unico punto fermo è l’indiscussa capacità e tenacia della Fabi che saprà determinare le sorti di questo rinnovo contrattuale”. Lo ha detto il segretario nazionale Fabi, Luca Bertinotti, durante i lavori della tappa calabrese di Contratto on the road, il giro d’Italia della Fabi per illustrare la piattaforma in vista del rinnovo del contratto nazionale di lavoro.

  

“Quella di girare tutte le regioni italiane è, come al solito, una trovata brillante della segreteria generale e nazionale” ha spiegato il coordinatore Fabi Cosenza, Ernesto Biondino. “Ci confrontiamo con i vertici dell’organizzazione – ha aggiunto Biondino - sui punti principali di una piattaforma che siamo pronti a presentare ai lavoratori, fiduciosi che la sposeranno in pieno perché si tratta di un testo che ha in sé tanto la rivendicazione delle conquiste passate che il necessario sguardo al futuro”.

 

Terminato il tour Fabi, il prossimo passo sono le assemblee dei lavoratori che dovranno vagliare la piattaforma e approvarla prima che approdi al tavolo della trattativa nazionale. I tempi sono stretti e l’interesse altissimo. Ragion per cui i quadri sindacali della regione, circa un centinaio di persone, hanno posto numerose domande alla segreteria nazionale che he delineato il percorso da affrontare in vista del confronto con Abi.

 

Oltre 300.000 lavoratrici e lavoratori del settore del credito stanno aspettando un rinnovo fondamentale per la categoria. “Vogliamo un nuovo contratto - ha detto il segretario nazionale Giuseppe Milazzo - che elimini il salario d’ingresso e quindi la distinzione tra vecchi e nuovi assunti, che metta fine alle indebite pressioni commerciali, che punti al recupero della fiducia della clientela, elemento imprescindibile perché le banche continuino a svolgere il loro ruolo sociale. E un settore bancario che torni a investire al Sud, per evitare che i giovani siano obbligati a spostarsi al Nord per lavorare”.

 

La Fabi si schiera compatta in vista dei cambiamenti del settore. “Ci serve – ha osservato Milazzo - un contratto che governi senza strappi i cambiamenti e le novità del settore tra cui la digitalizzazione dei processi, la competizione con nuovi gestori, e le mutate esigenze della clientela che, a cascata, comportano nuove esigenze di mansioni e ruoli professionali in banca”.

 

Cosenza, 12/04/2019