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PARI A PERUGIA: “GOVERNIAMO I CAMBIAMENTI NELLE BANCHE”

Tappa umbra di “Contratto on the road” col segretario nazionale Fabi che ha illustrato tutti i dettagli della piattaforma
PARI A PERUGIA:
Il tour della segreteria nazionale Fabi sul territorio italiano arriva oggi a Perugia. L’evento nel capoluogo umbro è una delle tappe di “Contratto on the road”, il giro d’Italia della Federazione organizzato in vista del rinnovo del contratto nazionale di lavoro che riguarda, a livello nazionale, 300.000 lavoratrici e lavoratori. Numerosi i dirigenti e rappresentanti sindacali territoriali riuniti per confrontarsi con il segretario nazionale, Mattia Pari. Ad aprire i lavori è il coordinatore del sab perugino Corrado Galli. Lo affiancano i componenti della segreteria provinciale Enrico Simonetti, Claudio Cresta, Anna Minelli, Manuel Sansi. Tra i presenti, Giacomo Melfi, membro del Comitato direttivo Pensionati ed Esodati.
Pari ha aperto il suo intervento ricordando l’importanza delle assemblee e del rapporto con i lavoratori, vera forza di un’organizzazione sindacale: fondamentale il momento delle assemblee per raccogliere le loro istanze e illustrare il percorso da fare insieme. Il segretario nazionale è passato poi ad illustrare la piattaforma con le proposte da sottoporre ai lavoratori, distinguendo le tre macro-aree del nuovo contratto, la parte economica, la normativa e quella sociale. Partendo dall’esposizione dell’area contrattuale, Pari ha esposto a uno a uno ogni aspetto della piattaforma. In sintesi, queste le richieste del sindacato: ampliamento dell’area contrattuale, tutela dell’occupazione attraverso la conferma del Fondo per l’occupazione, una cabina di regia sui processi di digitalizzazione, rivendicazione salariale di 200 euro medi mensili per lavoratore, abolizione del salario di ingresso per i giovani, miglioramento delle tutele dei dipendenti, una revisione degli inquadramenti, il diritto alla disconnessione, una regolamentazione specifica per il whistleblowing (denunce anonime “interne”), regole nazionali per lo smart working, lo stop alle indebite pressioni commerciali, riduzione al 10% del divario salariale dei contratti complementari.
Una piattaforma che ha puntato su obiettivi importanti, alcuni dei quali non negoziabili. Al centro c’è, sempre, l’occupazione. L’esigenza di piani industriali rigorosi e uno stop deciso a bilanci realizzati solo attraversoesuberi e svendita delle sofferenze sono alcuni dei presupposti, insieme ad un freno alle indebite pressioni commerciali. E, ancora, maggiori tutele per l’occupazione e per il risparmio, un deciso no al lavoro ibrido, con il lavoratore che per metà è dipendente e per metà consulente finanziario, e un rientro economico anche per i lavoratori, ora che le banche sono tornate a produrre utili.
Pari ha fatto il punto anche sulla richiesta di un’informativa da parte delle banche sugli straordinari per regolamentarli e averne contezza, e sulla proposta dell’abolizione del salario d’ingresso per evitare che ci siano distinzioni di retribuzione tra nuovi e vecchi assunti che svolgono le stesse mansioni.
E un focus sulla novità assoluta di questa piattaforma: il diritto alla disconnessione, per permettere al lavoratore di coniugare realmente i tempi di vita e lavoro e consentire quindi un miglioramento della qualità della vita.
Per quanto riguarda la tecnologia è prevista una cabina di regia sulla digitalizzazione: “Sono anni che abbiamo proposto un nuovo modello di banca per governare insieme i cambiamenti” ha specificato Pari “e ora ci aspettiamo delle risposte concrete. Noi non rifiutiamo la modernità, siamo pronti a parlare di tutto, attraverso una cabina di regia, però, composta da organizzazioni sindacali ed Abi”.
“È una piattaforma importante, estremamente significativa e, finalmente, offensiva, cucita sulle esigenze dei lavoratori da chi li ascolta e difende sul campo tutti i giorni. E, soprattutto, una piattaforma che dice una cosa chiarissima: noi siamo disposti a confrontarci su ogni argomento e vogliamo dialogare anche con la collettività. Siamo pronti a farlo, vediamo se Abi lo è altrettanto”, la chiusura di Pari.
Numerosi gli interventi dalla platea, che hanno vivacizzato il dibattito. Il prossimo step sono i lavoratori e la loro approvazione. Le consultazioni si concluderanno poi entro il 24 maggio, dopodiché il documento con le richieste per il nuovo contratto sarà formalmente presentato all’Abi e partirà il negoziato per il rinnovo del contratto nazionale.
Perugia, 12/04/2019
 
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