Contratto on the road atterra a Sassari per la tappa sarda. Il coordinatore provinciale, Vittorio Carta Mantiglia: “Penso a come eravamo e dove siamo arrivati e il merito è solo della Fabi”
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PARI IN SARDEGNA: LE BANCHE DEVONO VALORIZZARE I TERRITORI

Contratto on the road atterra a Sassari per la tappa sarda. Il coordinatore provinciale, Vittorio Carta Mantiglia: “Penso a come eravamo e dove siamo arrivati e il merito è solo della Fabi”
PARI IN SARDEGNA: LE BANCHE DEVONO VALORIZZARE I TERRITORI
Il tour Fabi sulla piattaforma contrattuale arriva alla sua ultima tappa. Per la chiusura di “Contratto on the road”, la Sardegna apre le porte, con un centinaio di dirigenti arrivati da tutta la regione, al segretario nazionale, Mattia Pari, per confrontarsi sulle proposte da presentare ai lavoratori bancari durante le assemblee e successivamente ad Abi al tavolo nazionale per il rinnovo contrattuale atteso da oltre 300.000 lavoratori del settore. La piattaforma è stata illustrata nei suoi punti principali dal segretario nazionale: “Abbiamo l’ambizione di rivolgerci anche all’esterno della categoria per recuperare la fiducia persa nel settore in questi anni. Per noi è fondamentale tutelare i bancari, ma anche la clientela”.
 
Ascoltato con molta attenzione, Pari, ha proseguito tracciano anche un quadro sulla situazione locale. “Vogliamo ribadire che questa è una piattaforma sociale e rivendicativa, che prevede giusti riconoscimenti economici ai lavoratori, ma anche una serie di tutele aggiuntive indispensabili in un mondo che cambia velocemente. È necessario che le banche, per esempio, valorizzino i territori, tutti i territori, senza lasciare indietro nessuno e la Fabi si batterà perché ci sia questa attenzione. Saremo protagonisti del cambiamento perché vogliamo gestirlo e non subirlo”.
 
Infine uno sguardo alle assemblee imminenti che si concluderanno a fine maggio. “Ora, terminato il tour per discutere la piattaforma con i dirigenti di tutta Italia, ci aspetta un altro appuntamento fondamentale: quello dell’ascolto. Non c’è cosa più importante del confronto con i lavoratori per capire se il lavoro fatto fino ad oggi va nella direzione auspicata, ma proprio perché da sempre abbiamo questa attenzione nei confronti dei territori e delle esigenze e problematiche dei nostri colleghi siamo convinti che questa piattaforma avrà un ottimo riscontro”.
 
Un ringraziamento particolare all’impegno della segreteria nazionale che da settimane gira tutta l’Italia è arrivato dal padrone di casa, il coordinatore Fabi Sassari, Vittorio Carta Mantiglia, che ha poi fatto una riflessione sull’attuale situazione del mondo del credito e sul ruolo del sindacato. “Vorrei ricordare la Fabi di anni fa – ha detto Carta Mantiglia - e sottolineare quanto siamo cambiati. Oggi ci presentiamo al tavolo delle trattative con il peso politico che abbiamo, rispettati e temuti. Abbiamo rapporti con la controparte, ma non retrocediamo mai di un passo tenendo fermo il punto e ribadendo il nostro obiettivo: quello di tutelare lavoratrici e lavoratori”. Difendere i bancari, secondo Carta Mantiglia, significa, concretamente, supportarli nel loro quotidiano: “Un argomento che mi sta particolarmente a cuore sono le pressioni commerciali che stanno facendo danni enormi ai lavoratori e alla stessa clientela”. Quindi uno sguardo alla Sardegna: “Con tutte le aggregazioni di banche e la sovrapposizione di filiali e sportelli ci sarà da combattere per tenere in piedi i posti di lavoro qui da noi. Ma la Fabi non si tira indietro e punteremo al ricambio generazionale e alla formazione qualificante per fare in modo, tra l’altro, che la tecnologia sia alleata e non killer”.
 
Pari, terminato il suo intervento, ha risposto alle numerose domande dei dirigenti in sala preoccupati della situazione bancaria sarda, un’isola che sembra abbandonata a se stessa: poche banche, poco ricambio generazionale, troppo carico lavorativo su poche persone. “Lavoriamo quotidianamente al fianco di colleghi – ha detto Maria Antonietta Soggiu, segreteria provinciale Fabi Sassari – accorgendoci che sono sempre più soli e demoralizzati. Le banche chiedono obiettivi giornalieri ai dipendenti senza incentivarli, senza ridistribuire con loro i profitti. Da anni si continuano a chiedere solo sacrifici ai lavoratori. Noi speriamo, con questo contratto, di pareggiare il conto e vogliamo un contratto, come detto da Pari, che valorizzi ogni territorio”.
 
Sassari, 15/04/2019
 

 
Il servizio realizzato dalla FABI TV

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